sabato 31 agosto ’19

    Proverbio del giorno

    I pregi della nave li puoi vedere in alto mare, non dentro il cantiere.

     

    Iniziamo la Giornata Pregando

    Signore, fa’ che oggi io senta la voce della tua bontà: che non trascuri mai le tue ispirazioni e abbia, invece, sempre fiducia in Te. Insegnami a fare la tua volontà e a ricevere da te il frutto della tua vigna, che è il dono del tuo corpo e del tuo sangue, perché tu sei il mio Signore e il mio Dio. Amen

    Abbondio, Vescovo di Como Di Abbondio si sa che fu vescovo lariano dal 440, mentre non si sanno con certezza data di nascita e morte, così come ignoto è il luogo di origine. Conosceva bene il greco e perciò fu mandato dal Papa Leone a Costantinopoli per dirimere, con successo, la questione sulle due nature di Cristo suscitata da Nestorio ed Eutiche.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno

    «Un uomo, partendo per un viaggio, chiamò i servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che ha. E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti».

     

    Riflessione Per Il Giorno (Leone Tolstoj: fatti veri)

    C’era a Londra uno zoo con animali feroci e lo si poteva visitare pagando oppure donando cani e gatti per il pasto delle belve. Un tale acchiappò per la strada un cagnolino e lo portò al serraglio. Lui entrò e il cagnolino fu buttato nella gabbia del leone perché se lo mangiasse. Il leone gli si avvicinò e prese ad annusare il cagnolino che si coricò sulla schiena, alzò le zampe e agitò la coda. Il leone guardava il cagnolino, piegando la testa ora da una parte ora dall’altra, ma non lo toccava. Quando il padrone del serraglio gettò della carne alla belva, il leone ne strappò un pezzo e lo offrì al cagnolino. La sera, il cagnolino si sdraiò accanto al leone e gli posò la testa su una zampa. Da allora il cagnolino visse nella gabbia con il leone che non lo toccava, mangiava e dormiva con lui e talvolta giocavano persino insieme. Così, per un anno intero, leone e cagnolino vissero nella stessa gabbia. Dopo un anno il cagnolino si ammalò e morì. Il leone smise di mangiare e continuava a fiutarlo, a leccarlo e a scuoterlo con le zampe. Quando capì che era morto fece un balzo, s’infuriò e per tutta la giornata si dibatté per la gabbia ruggendo; alla fine si accucciò presso il cagnolino e si acquietò. Il padrone volle portar via il cagnolino morto, ma il leone non lasciava che nessuno vi si accostasse. Allora il padrone pensò che il leone avrebbe scordato il suo dolore se gli avesse dato un altro cagnolino, e gliene mise nella gabbia un altro: ma il leone lo sbranò. Poi prese tra le zampe il cagnolino morto e rimase disteso così per cinque giorni. Il sesto giorno il leone morì. 

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché rinfrancati dal riposo estivo, riprendiamo con buona volontà il lavoro quotidiano

     

    Don’t forget!

    La foto della settimana

    VENERDÌ 23 AGOSTO 20219 – BIARRITZ, FRANCIA

    UN GRUPPO DI PERSONE CHE INDOSSANO LE MASCHERE DI TRUMP, MERKEL, MACRON, CONTE, BORIS JOHNSON, JUSTIN TRUDEAU E SHINZO ABE MANIFESTANO PER CHIEDERE CHE GLI INCENDI IN AMAZZONIA SIANO MESSI ALL’ORDINE DEL GIORNO PER GLI INCONTRI DEL G7 (AP PHOTO/PETER DEJONG)

     

     

     

     

     

    nel’immagine un dipinto di Nicolas Party

     

     

     

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