6.a settimana di Pasqua
Avvenne il 31 maggio…
1740 – Federico II Hohenzollern viene incoronato re di Prussia.
1902 – Gli afrikaner firmano un trattato di pace con il Regno Unito mettendo fine alla seconda guerra boera e assicurando il controllo britannico sul Sudafrica.
1961 – Viene creata la Repubblica del Sud Africa.
1972 – Strage di Peteano: autobomba di Ordine Nuovo uccide 3 carabinieri e ne ferisce altri due.
1974 – Siria e Israele firmano un accordo di disimpegno che risolve la guerra del Kippur
2003 – Viene effettuato l’ultimo volo di un Concorde dell’Air France.
Aforisma dalla lettera ai romani
“Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile.”
Santo del giorno

Dopo l’annuncio dell’Angelo, Maria si mette in viaggio verso la cugina Elisabetta per aiutarla. Viaggia attraversando la Samaria e arriva ad Ain-Karim, in Giudea. Mentre riflette sul mistero dell’Incarnazione, Maria esprime la sua gioia e riconoscenza con il Magnificat, un canto di lode a Dio.
Elisabetta, ispirata dallo Spirito Santo, riconosce in Maria la Madre di Dio e prova grande gioia. Maria rimane con Elisabetta fino alla nascita di Giovanni Battista. La festa della Visitazione, celebrata il 2 luglio, ha origini francescane e si è spostata al 31 maggio per concludere il mese dedicato alla Vergine.
Il Papa Urbano VI estese la festa a tutta la Chiesa per favorire la pace tra i cristiani divisi. San Francesco di Sales sottolineava che l’umiltà di Maria si esprime nel servizio verso gli altri.
Preghiera Colletta
Dio onnipotente ed eterno, tu hai ispirato alla beata Vergine Maria, che portava in grembo il tuo Figlio, di visitare sant’Elisabetta: concedi a noi di essere docili all’azione dello Spirito, per magnificare sempre con Maria il tuo santo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Parola di Dio Giovanni 16,20-23
In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo.
E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Riflessione La visitazione di Maria a Elisabetta.
Il vangelo ci rivela che Maria è regina della comunicazione e dell’accoglienza. Il mistero della Visitazione, infatti, è il mistero della comunicazione mutua di due donne diverse per età, ambiente, caratteristiche e della rispettosa vicendevole accoglienza. Due donne, ciascuna delle quali porta un segreto difficile a comunicare, il segreto più intimo e più profondo che una donna possa sperimentare sul piano della vita fisica: l’attesa di un figlio. Elisabetta fatica a dirlo a causa dell’età, della novità, della stranezza.
Maria fatica perché non può spiegare a nessuno le parole dell’angelo. Se Elisabetta ha vissuto, secondo il Vangelo, nascosta per alcuni mesi nella solitudine, infinitamente più grande è stata la solitudine di Maria. Forse per questo parte “in fretta”; ha bisogno di trovarsi con qualcuno che capisca e da ciò che le ha detto l’angelo ha capito che la cugina è la persona più adatta. Quando si incontrano, Maria è regina nel salutare per prima, è regina nel saper rendere onore agli altri, perché la sua regalità è di attenzione premurosa e preveniente, quella che dovrebbe avere ogni donna.
Elisabetta si sente capita ed esclama: “Benedetta tu tra le donne”. Immaginiamo l’esultanza e lo stupore di Maria che si sente a sua volta compresa, amata, esaltata. Sente che la sua fede nella Parola è stata riconosciuta. Il mistero della Visitazione ci parla quindi di una compenetrazione di anime, di un’accoglienza reciproca e discretissima, che non si logora con la moltitudine delle parole, che non richiede un eloquio fluviale ma che con semplici accenni di luci, di fiaccole nella notte, permette una comunicazione perfetta”.
Intenzione di preghiera
Preghiamo per quanti si dedicano al servizio del prossimo: sul modello della carità di Maria verso Elisabetta, siano il segno della sollecitudine di Cristo verso i fratelli.
Don’t Forget! Foto della settimana
GIOVEDÌ 29 MAGGIO 2025. BLATTEN, SVIZZERA
Mercoledì 28/5 alle 15,30, gran parte del ghiacciaio del Birch, Svizzera, è crollato trascinando a valle milioni di tonnellate di ghiaccio, neve e roccia. La gigantesca frana era attesa, e il comune sottostante di Blatten, nel canton Vallese, era stato evacuato in precedenza così che non si contano né morti né feriti, ma solo un disperso.
Il crollo del ghiacciaio ha distrutto ogni edificio di Blatten, con montagne di detriti alte decine di metri. In totale sono circa 300 le persone che hanno lasciato la loro casa.
FOTO DI JEAN-CHRISTOPHE BOTT/KEYSTONE VIA AP
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