Sabato 4 giugno 2022

     

    Settima settimana di pasqua

     

    Aforisma del giorno di Pascal

    Dio non costringe nessuno a credere. Infatti c’è luce sufficiente per chi vuol credere; ma c’è buio sufficiente per chi non vuol credere.

     

    Preghiera del giorno allo Spirito Santo

    Vieni in me, Spirito Santo, Spirito di sapienza: donami lo sguardo e l’udito interiore, perché non mi attacchi alle cose materiali ma ricerchi sempre le realtà spirituali.

    Vieni in me, Spirito Santo, Spirito dell’amore: riversa sempre più la carità nel mio cuore. Vieni in me, Spirito Santo, Spirito di verità: concedimi di pervenire alla conoscenza della verità in tutta la sua pienezza.

    Vieni in me, Spirito Santo, acqua viva che zampilla per la vita eterna: fammi la grazia di contemplare il volto del Padre nella vita e nella gioia senza fine. Amen.

     

    Santo del giorno

    S. Francesco Caracciolo

    Si chiamava Ascanio e abitava presso la Congregazione dei Bianchi della Giustizia che si dedicava ai condannati a morte, dove operava un altro sacerdote suo omonimo.

    Un giorno giunse una lettera, scritta da Agostino Adorno e da Fabrizio Caracciolo, abate di S. Maria Maggiore di Napoli che si rivolgevano ad Ascanio Caracciolo – a quale dei due? – per chiedergli di collaborare alla fondazione del nuovo Ordine dei Chierici Regolari Minori.

    Il postino recapitò la lettera al giovane sacerdote, nato il 13 ottobre 1563 a Villa S. Maria di Chieti e trasferitosi a Napoli a 22 anni per gli studi teologici. All’eremo di Camaldoli scrisse la Regola e l’anno dopo emetteva i voti prendendo il nome di Francesco.

    Nel 1593 Francesco accettò la carica di preposito generale della congregazione. Francesco morì a Roma il 4-6-1608.

     

    Parola di Dio del giorno Giovanni 21,20-25

    In quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?».

    Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?».

    Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.

     

    Riflessione del giorno di Natalia Ginzburg, Le piccole virtù

    “Quello che deve starci a cuore, nell’educazione, è che nei nostri figli non venga mai meno l’amore alla vita. Esso può prendere diverse forme, e a volte un ragazzo svogliato, solitario e schivo non è senza amore per la vita, né oppresso dalla paura di vivere, ma semplicemente in stato di attesa, intento a preparare sé stesso alla propria vocazione.

    E che cos’è la vocazione di un essere umano, se non la più alta espressione del suo amore per la vita? Noi dobbiamo allora aspettare, accanto a lui, che la sua vocazione si svegli, e prenda corpo. Il suo atteggiamento può assomigliare a quello della talpa o della lucertola, che se ne sta immobile, fingendosi morta: ma in realtà fiuta e spia la traccia dell’insetto, sul quale si getterà con un balzo.

    Accanto a lui, ma in silenzio e un poco in disparte, noi dobbiamo aspettare lo scatto del suo spirito. Non dobbiamo pretendere nulla: non dobbiamo chiedere o sperare che sia un genio, un artista, un eroe o un santo; eppure dobbiamo essere disposti a tutto; la nostra attesa e la nostra pazienza deve contenere la possibilità del più alto e del più modesto destino”.

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Preghiamo perché la Chiesa viva una nuova Pentecoste che rinnovi la speranza dell’umanità.

     

    Don’t forget! Foto della settimana

    HOUSTON, TEXAS USA. Un bambino con in mano un fucile durante la convention annuale della National Rifle Association (NRA), la lobby americana delle armi.  

     

    Sono 21 i morti, 19 bambini e 2 adulti del massacro compiuto dal 18enne Salvador Ramos alla ROBB ELEMENTARY SCHOOL DI UVALDE, TEXAS. Decine i feriti tra i quali la nonna del killer, la prima a essere colpita dalla furia omicida del nipote, ricoverata in gravi condizioni.

    BRANDON BELL / GETTY IMAGES.

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