Tempo di Quaresima
Proverbio del giorno (Iran)
«Chi semina orzo non può raccogliere grano»
Iniziamo la Giornata Pregando
Ecco che è venuto il tempo del digiuno, perché lo Sposo mi è stato sottratto, io non avevo lavato il mio vestito per il banchetto, e poiché guardavo indietro ho trovato la stanza del banchetto nuziale chiusa. Digiunerò, pregherò sino a quando si apriranno le porte della misericordia, fino a quando si illuminerà il volto di colui che il mio cuore ama, fino a quando potrò di nuovo contemplare la sua gloria. Non ho riempito la mia lampada dell’olio dello Spirito Santo; spogliata di buone azioni, la mia nudità davanti a te mi rende vergognoso. O mio Salvatore, salvami.
Casimiro
Nasce a Cracovia nel 1458, figlio del re di Polonia. Quando gli Ungheresi offrirono a lui tredicenne la corona, Casimiro rinunciò appena seppe che il Papa era contrario. Impegnato in politiche di espansione, suo padre Casimiro IV gli diede l’incarico di reggente di Polonia: minato dalla tubercolosi, svolse il suo compito, ma non si lasciò irretire dalle seduzioni del potere. Gli fu proposto il matrimonio con la figlia di Federico III per ragioni di stato, non accettò per non venir meno all’ideale di purezza. Di straordinaria bellezza, corteggiato, Casimiro riservò il suo cuore alla Vergine. Si spense a 25 anni a Grodno (Lituania) il 1484.
Ascoltiamo la Parola di Dio (Luca 5,27-32)
Gesù vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla di pubblicani e d’altra gente seduta con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?». Gesù rispose: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi».
Riflessione Per Il Giorno (Richard Rolle sec. XIV eremita inglese)
Cristo in croce chiama a gran voce: considera ciò, mio carissimo! Io, il Creatore infinito, ho sposato la carne per poter nascere da una donna. Io, Dio, mi sono fatto compagno dei poveri. E’ coi peccatori che ho mangiato. I persecutori li ho sopportati. Ho fatto l’esperienza della frusta e “fino alla morte di croce mi sono abbassato” (Fil 2,8). “Che cosa dovevo fare ancora?” (Is 5,4) Ho aperto il costato alla lancia. Le mie mani e i miei piedi li ho lasciati trapassare. La mia carne insanguinata, perché non la guardi? La mia testa inclinata (Gv 19,30), come mai non gli presti alcuna attenzione? Ho accettato di essere contato nel numero dei condannati, ed ecco che, colmo di dolori muoio per te, affinché tu viva per me. Se non ti dai gran pensiero per te, se non cerchi di sfuggire alla morte, pentiti, almeno adesso, grazie a me che ho versato per te il balsamo tanto prezioso del mio sangue. Guardami in punto di morte e fermati sulla china del peccato. Sì, smetti di peccare: mi sei costato così caro prezzo!
Intenzione del giorno
Preghiamo perché le comunità e le associazioni riscoprano la gioia e la forza della testimonianza.
Don’t forget!
04-03-1972: Muore don Pietro Bertoletti prete del PSV
MEDIOEVO ETÀ DEL BUIO? NO, ALTRE DUE DI 10 INVENZIONI DEL PERIODO:
- MULINI AD ACQUA
- ARATRO PESANTE
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