8.a settimana Tempo Ordinario
Aforisma del giorno di Confucio
Se pensi in termini di anni, pianta il riso. Se pensi in termini di decenni, pianta alberi. Se pensi in termini di secoli, insegna alla gente.
Preghiera del giorno di Alexis Carrel
Mio Dio, quanto mi rammarico di non aver capito nulla della vita, di aver tentato di capire cose che era inutile capire. La vita non consiste nel capire, ma nell’amare. Fa’ mio Dio che non sia troppo tardi!
Che l’ultima pagina non sia ancora scritta. È stato un deserto la mia vita, perché non ti ho conosciuto. Fa’ che il deserto fiorisca. Che ogni minuto che mi resta sia consacrato a Te. Che io sia nelle tue mani come fumo portato dal vento. Amen.
Santo del giorno
Carlo Gaetano Calosirto nacque a Ischia il 15-8-1654. A 16 anni entrò nel convento napoletano di Santa Lucia al Monte dei Frati Minori Alcantarini, dove condusse vita ascetica.
Con 11 frati fu mandato nel santuario di S. Maria Occorrevole di Piedimonte d’Alife, per la costruzione di un nuovo convento e poi a Napoli come maestro dei novizi e a Piedimonte come padre guardiano. Quando, all’inizo del 1.700 si formò la nuova provincia alcantarina italiana, padre Giovan Giuseppe ne fu eletto primo provinciale. Morì il 5 marzo 1734.
Fu canonizzato nel 1839 con Alfonso Maria de’ Liguori e Francesco de Geronimo, dei quali era stato consigliere spirituale. Le sue spoglie sono venerate dal 30-9-2003 nella chiesa conventuale dei Frati Minori di S. Antonio alla Mandra, in Ischia Ponte.
La Parola di Dio del giorno Luca 5,27-32
Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola.
I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».
Riflessione del giorno di Mons. Ravasi
La semplicità viene dal cuore, l’ingenuità dalla mente. Un uomo semplice è quasi sempre un uomo buono; un uomo ingenuo può essere un farabutto. Perciò l’ingenuità è sempre naturale, mentre la semplicità può essere frutto dell’esercizio.
Ci pare significativo riflettere oggi su due termini talora usati come sinonimi, semplicità e ingenuità. Lo scrittore francese ottocentesco René de Chateaubriand ci aiuta a distinguerli e a scoprirne la profonda differenza.
Sì, perché ingenui si nasce e, per questa via, si cade in una serie di incidenti ma anche di cattiverie, compiute forse senza malizia ma capaci di generare sofferenze e mali. La sprovvedutezza e la dabbenaggine di un ingenuo non sono una virtù, anzi, sono sorgente di sciocchezze, di imprudenze, di sventatezze. La semplicità, al contrario, è una conquista che nasce da un’ascesi e da una purificazione della mente e del cuore.
Non per nulla il poeta russo Sergej Esenin diceva che «mostrarsi semplici e sorridenti è un’arte suprema». Dio stesso è semplice nella sua unità e unicità assoluta, ma non è certo né ingenuo né banale. E allora raccogliamo la lezione che potremmo sintetizzare col motto di un altro poeta, l’inglese William Wordsworth: «Vivere con semplicità e pensare con grandezza».
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo per il Popolo Russo e quello Ucraino perché ritrovino la via del dialogo e della pace.
Don’t Forget! Marzo: il Patronato S. Vincenzo Ricorda i suoi Defunti
02-03-2018: Mons. Lino Belotti, Vescovo
01-03-1993: don Pietro Erba
04-03-1972: don Pietro Bartoletti
22-03-2005: don Gianmaria Pizzigalli
30-03-1995: don Giovanni Pellegrinelli
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