Sabato 7 giugno 2025

     

    7.a settimana del tempo pasquale

    Novena di pentecoste

     

    Avvenne il 7 giugno…

    1494 – Spagna e Portogallo firmano il trattato di Tordesillas, che divide il mondo fra le due nazioni.

    1905 – La Norvegia dichiara dissolta l’unione con la Svezia.

    1914 – Il primo vascello passa attraverso le chiuse del canale di Panama.

    1942 – La battaglia delle Midway si conclude con la vittoria degli Stati Uniti d’America.

    2006 – L’esercito USA, con la collaborazione dell’intelligence giordana e delle forze di sicurezza irachene, uccide con un raid aereo il leader di Al Qaida in Iraq, Abu Mus’ab al-Zarqawi

     

    Aforisma dal Vangelo di Giovanni

    “Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce.”

     

    Preghiera Colletta

    Dio onnipotente, ai tuoi figli, che hanno celebrato con gioia le feste pasquali, concedi, per tua grazia, di testimoniare nella vita e nelle opere la loro forza salvifica. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen.

     

    Santo del giorno

    Nato il 12-4-1789, a Cereta, Chiavari, Antonio Maria Gianelli entrò in seminario a 19 anni e fu ordinato prete 4 anni dopo. Dal 1826 al 1838 fu arciprete a Chiavari: fu un periodo segnato da una serie di innovazioni pastorali e dalla creazione di varie istituzioni, come un seminario proprio. Sotto il nome inconsueto di «Società Economica» prese l’avvio un’istituzione culturale e assistenziale affidata da don Gianelli «alle cure delle Signore della Carità» per l’istruzione gratuita delle ragazze povere.

    Era l’abbozzo della fondazione, avvenuta nel 1829, delle Figlie di Maria, conosciute tuttora col nome di suore Gianelline. Due anni prima aveva creato una piccola congregazione missionaria per la predicazione al popolo e l’organizzazione del clero. Nel 1838 venne eletto vescovo di Bobbio. Ricostituì la sua congregazione col nome di Oblati di S. Alfonso. Morì il 7 giugno 1846.

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    Parola di dio del giorno Giovanni 21,20-25

    In quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto.

    Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?». Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.

     

    Riflessione di Monsignor Ravasi “Mattutino”

    L’unico consiglio che mi sento di dare ” e che regolarmente do ” ai giovani è questo: combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s’ingaggia ogni mattina davanti allo specchio. Si cita spesso una battuta: «Bisogna vivere come si pensa, altrimenti si finirà per pensare come si è vissuto» (la frase è nel romanzo Il demonio meridiano pubblicato nel 1914 dallo scrittore francese Paul Bourget). Questo monito vale soprattutto per i giovani che non hanno ancora impresso alla loro vita una piega.

    È per questo che lo accosto al «consiglio» che a loro indirizzava Indro Montanelli nel suo scritto “Soltanto un giornalista”. Egli introduceva una duplice dimensione nel suo suggerimento. La prima è quella del «pudore», una realtà sempre più scarsa nei nostri giorni «svergognati». Come si sa, la decenza non è solo quella sessuale, ma anche il rossore quando si traligna. Lo scrittore irlandese George Bernard Shaw ricordava che «l’uomo è l’unico animale capace di arrossire. Ma è anche l’unico ad averne bisogno». Purtroppo, spesso, e non solo tra i giovani, impera la sfrontatezza.

    Sulle guance si spalma il colore neutro dell’indifferenza morale, della spudoratezza, dell’improntitudine che cancella ogni rossore della coscienza. C’è un’altra dimensione che il «consiglio» di Montanelli introduce ed è quella della coerenza con le proprie idee. Certo, ironicamente ci si potrebbe talora chiedere: ma si hanno ancora idee o convinzioni oggi? La verifica della conformità tra pensare e fare la si ha simbolicamente «davanti allo specchio», ossia quando si esamina la propria coscienza. Ma anche qui sorge una domanda: si è ancora abituati a guardarsi dentro l’anima e a giudicarsi? Facciamo, allora, risuonare le parole di sant’Agostino: «Ritorna in te stesso: è lì che abita la verità».

     

    Foto della settimana

    DOMENICA 1 GIUGNO – VATICANO

    Papa Leone XIV riceve la Maglia Rosa da Urbano Cairo, il presidente di RCS Media Group, prima dell’inizio dell’ultima tappa del Giro

    AP PHOTO / ANDREW MEDICHINI

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