Sabato 7 maggio 2022

     

    Terza settimana di pasqua

     

    Aforisma del giorno di B. Pascal

    “Basta poco per consolarci, perché basta poco per affliggerci”.

     

    Preghiera del giorno Inno di Pasqua

    O Trinità infinita, cantiamo la Tua gloria in questo vespro, perché nel Cristo Tu ci hai resi figli
    e i nostri cuori sono Tua dimora. Eterno, senza tempo, sorgente della vita che non muore, a Te la creazione fa ritorno nell’incessante fluire dell’amore.

    Noi Ti cantiamo, o Immenso, in questo breve sabato del tempo, che annuncia il grande giorno senza sera, in cui vedremo Te, vivente luce. A Te la nostra lode, o Trinità dolcissima e beata, che sempre sgorghi e sempre rifluisci nel quieto mare del Tuo stesso amore. Amen.

     

    Santo del giorno

    S. Flavia Domitilla

    Visse tra il 1° e il 2° secolo, ma le informazioni su di lei sono poche. A parte una leggendaria Passio, non anteriore al V secolo, sia Eusebio sia Dione Cassio raccontano che sarebbe stata perseguitata sotto Diocleziano.

    Da Eusebio sappiamo che Flavia, nipote di Flavio Clemente, uno dei consoli di Roma (95 d.C.), per la sua fede in Cristo fu deportata nell’isola di Ponza dove soffrì, secondo S. Girolamo, un lungo martirio. Dione Cassio ci dice, invece, che fu moglie di Flavio Clemente e che perse la vita per la sua fede.

    Una iscrizione conservata oggi nella basilica dei SS. Nereo e Achilleo conferma queste ultime affermazioni, precisando che Flavia Domitilla era “neptis“ nipote di Vespasiano, padre di Domiziano, e che fu moglie di Flavio Clemente.

     

    Parola di Dio del giorno Giovanni 6,60-69

    Molti discepoli di Gesù, dopo averlo ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».

    Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».

    Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.

    Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

     

    Riflessione del giorno di don Davide Rota

    1945-2022: abbiamo goduto di 77 anni di pace in Europa non compromessi in fondo dalla cortina di ferro, dalla guerra fredda, dalle guerre nella ex-Jugoslavia, dal terrorismo rosso o nero, dagli attentati dei fondamentalisti islamici…finché a inizio 2022 scoppia violenta l’invasione dell’Ucraina da parte dei Russi e gli europei devono prendere atto che la pace che sembrava consolidata, anzi garantita (non è uno dei diritti dell’uomo?) almeno in Occidente, purtroppo rimane come in passato, una condizione fragile, precaria, esposta ai capricci e agli abusi del potente o della superpotenza di turno.

    Diritto alla pace? Sì, ma a condizione che il vicino prepotente non faccia quel che sa fare meglio: scatenare la guerra, come avviene anche in un’Europa e un Occidente che di pace e diritti umani si ritengono i sommi interpreti e i massimi garanti. Ci siano permesse alcune considerazioni. La guerra in atto ci ricorda che pace, libertà, giustizia, eguaglianza ecc. prima ancora che diritti, sono doveri da compiere con tutti, senza stancarsi, ricominciando da capo ogni giorno.

    Cortei, marce, slogan non bastano e la guerra in corso rivela non solo la prepotenza russa, ma anche l’incapacità o non volontà occidentale di salvaguardare un bene così prezioso: negli ultimi anni da noi sono aumentati a tal punto i livelli di aggressività, pretesa, sospetto, risentimento (e il covid ha fatto la sua parte) che c’è da stupirsi che la guerra non sia scoppiata prima.

    Bastano i talk-show televisivi contro la guerra a scandalizzarci per i toni usati e per le aggressioni verbali: chi bandisce pacatezza, riflessione, ascolto, rispetto, come può dichiararsi pacifista? Chi sacrifica l’oggettività dei fatti alla soggettività delle opinioni fino a ribaltare i ruoli di aggressore e aggredito, come fa a sostenere di essere contro la guerra?

    Chi non mette in atto un minimo di discernimento di fronte a problematiche di enorme complessità e ricorre a schemini ideologici triti e ritriti, come può avere un minimo di credibilità? E se a comportarsi così sono politici, intellettuali, studiosi, giornalisti, impresari, sindacalisti e magari anche dei preti…cosa si pretende dalla gente comune? Tutti costoro assicurano che la pace è per loro al primo posto, ma per fortuna nei dibattiti non entrano armati, altrimenti non esiterebbero a spararsi addosso.

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Preghiamo perché sappiamo costruire, garantire, custodire la pace ogni giorno, nel cuore, nella mente, nella vita e nei vicendevoli rapporti quotidiani con Dio e il prossimo.

     

    Don’t Forget! Foto della settimana

    Aprile 2022: Bucarest – Romania: rappresentazione del presidente Vladimir Putin opera dell’artista lettone Kriss Salmanis fuori dall’ambasciata russa (AP Photo/Vadim Ghirda)

     

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