nell’immagine un dipinto di Victor Gabriel Gilbert
XVIIIa Settimana del Tempo Ordinario
Proverbio del Giorno
Una nave nel porto è al sicuro, ma non è per questo che le navi sono state costruite.
Preghiera del giorno (Preghiera di S. Domenico)
Guida e proteggi, Signore, la tua Chiesa per i meriti e gli insegnamenti di S. Domenico: egli, che fu insigne predicatore della tua verità, interceda come nostro patrono davanti a te. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna per i secoli dei secoli. Amen
Ascoltiamo la Parola di Dio (Matteo 17,14-20)
In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo». E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me». Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito. Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile».”
Riflessione Per Il Giorno (Benedetto XVI)
Domenico che oggi festeggiamo esortava i suoi frati a:
VIVERE: la vita fraterna in comunità vivificate dalla Parola di Dio; nella condivisione della fede, dell’amicizia, nella partecipazione reciproca degli eventi tristi e gioiosi della vita propria e della gente, mettendo in comune i beni del proprio lavoro, nell’osservanza delle regole comunitarie
ASCOLTARE: la Parola di Dio per conoscere Dio, il suo progetto d’amore e di salvezza e disponibili all’ascolto di ogni persona per conoscere le speranze, le paure, le gioie e l’ansia di verità…
STUDIARE: per “riflettere sulla multiforme sapienza di Dio e ‘Imparare a discernere le molteplici vie del Vangelo nelle cose create, nelle opere e istituzioni umane e nelle diverse religioni;
CONTEMPLARE: Dio e la Sua Verità, per gustare la Parola nel silenzio e assimilarla nella preghiera, per comunicare agli altri la bontà di Dio, la grandezza della Sua presenza in noi.
CELEBRARE: la Parola rivelata “solennemente e in comune” nell’eucaristia quotidiana, centro e cuore della vita, in cui si radica l’unità, si glorifica Dio, si invoca la misericordia del Padre, si rafforza la fede e si trova l’efficacia della missione;
PREDICARE: è la ragion d’essere dell’ordine domenicano: annunciare nel mondo intero la Parola che salva; spendere la vita nel dialogo con le culture e con gli uomini di buona volontà.
Intenzione del giorno
Preghiamo per chi predica il Vangelo, perché diventi voce e bocca di Dio
Don’t Forget! La foto della settimana
La foto più bella e più ricca di significato dell’evento di inaugurazione del nuovo ponte “Genova S. Giorgio” progettato da Renzo Piano, che ha avuto luogo martedì 3 agosto alla presenza del Presidente della Repubblica e delle massime autorità del governo nazionale e locale, è stata senza dubbio quella dell’arcobaleno che sovrastava il nuovo ponte, come simbolo di speranza e di riconciliazione.
Il ricordo e il grazie… Pietro Salvini L’ALPINO CHE COSTRUI’ LA STRADA DI S. MARCO Morto il 6 marzo 2020 |
Con Salvini, cavaliere ufficiale al merito della Repubblica per decenni di impegno profuso per lo sviluppo della sua terra, scompare uno dei personaggi che hanno lavorato con più intensità e passione per la comunità dell’Alta Val Brembana, in particolare per Mezzoldo dove era nato. Pietro aveva la passione amministrativa nel sangue, infatti ha dedicato la sua vita a ricoprire incarichi amministrativi per la sua comunità, tra cui quello di sindaco. Aveva una visione proiettata nel futuro, era convinto che la valle dovesse essere aperta sul territorio e verso la Valtellina. È grazie a lui che, infatti, venne costruita una strada di valico, tra le due vallate (la strada del passo S. Marco). Oltre a ciò, Pietro era alpino e nel 1969 diede vita alla manifestazione Trofeo Nikolajewka per ricordare i Caduti del fronte russo nel secondo conflitto mondiale. Insomma, dove ha potuto Pietro ha migliorato la sua comunità, il suo paese e il suo territorio grazie alla sua tenacia e speranza di un futuro migliore. La sua morte ha lasciato nello sconforto la moglie Elsa, i figli Guido, Cinzia, Nadia, Katia, i nipoti, le sorelle Teresina, Pina, i rispettivi figli e tutti i parenti, ma il suo contributo sarà riconosciuto per sempre e il suo carattere sarà un esempio per tutte le persone che ha conosciuto e lo hanno amato.
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