venerdì 19 febbraio ’16

nella fotografia un quadro di Franz Marc

Preghiera del giorno (S. Simeone nuovo Teologo)

Signore di tutte le cose, che hai potere su ogni vita e su ogni anima, tu solo puoi guarirmi: ascolta la preghiera di me infelice. Per intervento del tuo divino Spirito fa’ morire e scomparire il serpente che si nasconde in me… Concedi, Signore, l’umiltà di cuore e pensieri convenienti a un peccatore deciso di ritornare a te. Non abbandonare per sempre un’anima che una volta si è sottomessa a te, ti ha confessato, ti ha scelto e onorato al di sopra del mondo intero. Tu, o Signore, sai che voglio essere salvato, anche se il mio malvagio tenore di vita mi è di ostacolo; ma a te, Signore, è possibile tutto ciò che è impossibile ai mortali.”

MARTIRI DI PALESTINA

Commemorazione dei santi monaci e degli altri martiri che in Palestina per la fede di Cristo furono uccisi crudelmente dai Saraceni guidati da Mūndhīr III.

Ascoltiamo la Parola di Dio (Matteo 5,20-26)

Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.  Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna. Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione.  In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo!»

La Riflessione del Giorno

Ogni giorno, alle 12, il vecchio Jim entra in chiesa per due minuti ed esce. Il sagrestano, incuriosito, gli chiede: “Che vieni a fare ogni giorno?”. “A pregare”. “Che preghiera reciti in due minuti?”. “Prego Dio a modo mio. Dico: Gesù, sono qui, sono Jim. E vado via”. Passano gli anni. Jim, anziano e malato, è portato in ospedale. Quando sembra che stia morendo, dice al prete: “Quando andavo per tutti i quartieri visitavo tante persone e parlavo con loro; ora chiamo tutti, li faccio ridere e li rendo felici. Con Jim si è sempre allegri”. “Perché sei felice?”. “Tu, quando ricevi visite, non sei felice?”. “Certo. Ma chi viene a visitarti? Non c’è nessuno”. “Quando sei entrato ho chiesto due sedie: una per te e una per l’ospite.”. “Chi è il tuo ospite?”. “È Gesù. Prima andavo io in chiesa a visitarlo; ora è lui, alle 12 di ogni giorno, a venire da me”. “E cosa ti dice?”. “Dice: Jim, sono qui, sono Gesù!”. “Prima di morire ha fatto un gesto come per invitare qualcuno a sedersi accanto a lui; ha sorriso e ha chiuso gli occhi”.

Intenzione del giorno

Preghiamo perché cessi ogni genere di sfruttamento nei confronti dei bambini e dei minori

E…don’t forget: TESTIMONI DEL NOSTRO TEMPO: Iqbal Masih

Bimbo pakistano venduto a 5 anni dai genitori (per debiti) a un fabbricante di tappeti; per 6 anni è legato al telaio dopo aver tentato di fuggire; la paga 1 rupia (= 3 cent di euro) per 12 ore di lavoro. Conosce Eshal Ullah Kahn del Fronte di Liberazione dal Lavoro forzato e viaggia, tiene conferenze. A Stoccolma nel 1994 Iqbal dice: “Gli unici strumenti di lavoro che un bimbo deve tenere in mano sono penne e matite” Vuol diventare avvocato per poter dire: “Non ho paura del mio padrone; ora è lui ad aver paura di me”. Per le sue denunce le autorità sono costrette a chiudere decine di fabbriche di tappeti, ma il 16 aprile 1995, a 12 anni, Iqbal viene ucciso, vittima di un colpo di fucile, sparato da un assassino rimasto ignoto.