Tempo di Natale
Epifania di Nostro Signore Gesù Cristo
Aforisma del giorno di Charles Dickens
È bene tornare bimbi talvolta e il momento migliore è a Natale, quando Dio stesso è un bambino”.
Preghiera del giorno
O Dio, che in questo giorno, con la guida della stella, hai rivelato alle genti il tuo Figlio unigenito,
conduci benigno anche noi, che già ti abbiamo conosciuto per la fede, a contemplare la bellezza della tua gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio del giorno
Isaia 60,1-6; Salmo 71; Efesini 3,2-3a.5-6; Matteo 2,1-12
Nato Gesù a Betlemme, al tempo del re Erode alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.
Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.
Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
Riflessione del giorno della comunità di Bose
Un editto di Ashoka, re indiano e buddhista del III secolo a.C. dice: “La fede di tutti gli altri deve essere rispettata …onorando la fede degli altri si esalta la propria fede … Io desidero che gli uomini del mio regno conoscano le religioni degli altri uomini, e così acquisiranno una sapienza più salda”. Ecco lo spirito di ricerca che spinge i Magi a partire ed è così che costoro “vengono associati, nel modo che Dio conosce, al mistero pasquale”.
Il bambino nato a Betlemme appare dunque oggi come un dono di Dio a tutta l’umanità e, insieme, come l’atteso da tutta l’umanità, anche da quanti non conoscono la fede dei credenti nel Dio unico. E così la benedizione giunge a tutte le genti, secondo la promessa fatta ad Abramo: “In te e nella tua discendenza saranno benedette tutte le genti della terra”. Nella discendenza di Abramo si colloca lo stesso Gesù Cristo, il Messia; in più, però, egli è “la speranza degli orizzonti della terra”, capace di attirare a sé tutti gli uomini.
I Magi hanno lasciato la loro terra, il loro mondo, e hanno intrapreso un lungo viaggio; spinti della loro sete di verità e salvezza, hanno camminato con perseveranza verso una meta, fino a raggiungerla, perché Dio si fa incontro a chi lo cerca con sincerità. E non sono venuti soli: hanno portato con sé la loro cultura, la loro identità, la loro storia, offrendo tutto al Salvatore.
Il loro incontro con il Messia, però, non ha segnato la fine della loro ricerca: essi hanno ripreso a camminare “seguendo un’altra strada”, come dice Matteo, continuando cioè in modo differente a cercare la verità. Sul loro esempio, noi cristiani siamo disposti a cercare con umiltà quella verità che sempre ci precede e che alla fine della storia ci accoglierà, insieme a tutti gli uomini, nel Regno?
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo per gli uomini di cultura e di scienza: come i Magi sappiano riconoscere nella creazione i segni di Dio e si aprano al dono della verità tutta intera.
Don’t Forget! Annuncio del Giorno della Pasqua
Fratelli carissimi, la gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in mezzo a noi fino al suo ritorno. Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza. Centro di tutto l’anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il 17 aprile 2022.
In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa rende presente questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte. Dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni santi: Le Ceneri, inizio della Quaresima, il 2 marzo 2022. L’Ascensione del Signore, il 29 maggio 2022. La Pentecoste, il 5 giugno 2022. La prima domenica di Avvento, il 27 novembre 2022.
Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli Apostoli, dei Santi e nella commemorazione dei fedeli defunti, la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore. A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne nei secoli dei secoli. Amen.
Santo del giorno
I tre Re Magi
Si celebra il 24 luglio la memoria della traslazione delle reliquie dei tre Magi d’Oriente adoratori di Cristo da Milano a Colonia in Germania, avvenuta nel 1162 per volere di Federico I Barbarossa. Nel 1247, visto il grande culto instauratosi, papa Innocenzo IV concesse speciali indulgenze per i pellegrini.
Il racconto evangelico di Matteo della loro venuta a Betlemme nei secoli successivi ha acceso la curiosità dintorno a queste figure. Matteo indica nella parola «magi» una categoria di persone pie e venerabili; probabilmente costituivano una casta sacerdotale o di sapienti e studiosi di astrologia. È incerto il numero di tre così come il tempo della loro adorazione.
I nomi comparvero per la 1.a volta in un manoscritto di Parigi del sec VII: si chiamavano Bithisarea, Melchior, Gathaspa. Nel IX secolo il prete cronista Agnello scrisse che i Magi si chiamavano Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, nomi divenuti poi comuni in Occidente.
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