Venerdì 12 luglio 2024

     

    XIV settimana T. Ordinario (A. pari)

     

    Avvenne il 12 luglio…

    1191 – Terza crociata: Saladino pone fine all’assedio di S. Giovanni d’Acri arrendendosi: la città è riconquistata da Riccardo I

    1290 – Gli ebrei sono espulsi dall’Inghilterra per ordine di re Edoardo I Plantageneto

    1470 – I turchi strappano l’isola greca di Eubea (Negroponte) al dominio della Repubblica di Venezia

    1916 – 1.a guerra mondiale: Cesare Battisti e Fabio Filzi impiccati dagli austriaci per tradimento

    1935 – Firmato l’armistizio tra Paraguay e Bolivia che mette fine alla disastrosa guerra del Chaco

    1980 – Si conclude il primo viaggio apostolico di papa Giovanni Paolo II in America Latina

     

    Aforisma di Victor Hugo

    L’umanità ha un sinonimo: l’uguaglianza.

     

    Preghiera

    O Padre, che nell’umiliazione del tuo Figlio hai risollevato l’umanità dalla sua caduta, dona ai tuoi fedeli una gioia santa, perché, liberati dalla schiavitù del peccato, godano della felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Di Giovanni Gualberto sappiamo che è nato a Firenze, tra il 985/995 circa ed è morto a Passignano Val di Pesa (FI) 12-7-1073 Ma gli altri dati certi sulla sua vita, al di là della leggenda, sono pochi. Monaco di S. Miniato, dopo aver denunciato il proprio abate per simonia, abbandonò il convento alla ricerca di un nuovo monastero.

    Giunto a Vallombrosa, un luogo isolato sull’ Appennino, con l’appoggio dell’abate di Settimo, diede origine con i monaci che avevano abbandonato S. Miniato, a una comunità che si ingrandì anche per il sopraggiungere di laici da Firenze. Accettata con riluttanza la carica di abate, Giovanni fondò l’Ordine dei Vallombrosani.

    Egli volle ritornare agli insegnamenti degli Apostoli, dei Padri della Chiesa, di S. Basilio e di S. Benedetto, accentuando gli aspetti della povertà e del lavoro manuale, impegnandosi decisamente e direttamente alla riforma dei monasteri.

     

    Parola di Dio del giorno Matteo 10,16-23

    Disse Gesù: «Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.

    Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno.

    Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».

     

    Riflessione

    Com’è noto, il bene non fa notizia. Per questo i media si gettano con avidità su ogni notizia che odora di male per diffonderla e moltiplicarla in mille modi. Ma un vecchio racconto medievale aiuterà a chiarire molte cose. S. Paolo apostolo in Efesini 6,10-20 afferma: “La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i principati e le potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti”.

    Ebbene a un monaco che si chiedeva il significato di queste parole il Signore concesse un giorno di poter vedere questi «spiriti dell’aria» di cui parla S. Paolo. E vide che a capo di una grande città c’era un solo diavolo che ogni tanto schioccava svogliatamente la sua frusta sopra i suoi abitanti. Invece, sopra un conventino sperduto di pochi frati, i diavoli erano moltissimi, una vera e propria legione.

    Chiesto come mai, si sentì rispondere che quei frati si sforzavano di essere fedeli a Dio, perciò torme di demoni erano intenti a distoglierli. Gli abitanti della grande città, invece, non avevano bisogno di stimoli perché già facevano tutto da soli. Fuor d’apologo, è già di suo un argomento apologetico il dato, storico, che tutto l’Inferno si sia scatenato sulla Cristianità e praticamente solo su di essa e lo fa perseguitando, accusando, condannando quasi esclusivamente i cristiani, con particolare predilezione per i cattolici.

     

    Intenzione di preghiera della settimana

    Per tutte le persone che ogni anno muoiono sul posto di lavoro e per le vittime degli incidenti stradali.

     

    Don’t Forget! MONASTERI BENEDETTINI FEMMINILI BERGAMASCHI

    MONASTERO BENEDETTINO di S. GRATA di via Arena in Bergamo alta. Nel IV sec. donne devote a S. Grata, com-patrona di Bergamo, si riunirono attorno alla chiesa di S. Maria vetere. Nel 1027 la comunità femminile accolse la regola benedettina dando vita al monastero. Nel 1575, al momento della visita apostolica di Carlo Borromeo la comunità era composta da 57 monache. Nel corso della sua lunga storia fu soppresso 2 volte, nel 1798 e nel 1810, e fu riattivato definitivamente nel 1817.

     

    In Bergamo bassa, in via S. Alessandro c’è il MONASTERO delle BENEDETTINE che trae origine dalla fusione delle comunità benedettine del primitivo sito di S. Maria Novella (in loco) e S. Maria in Valmarina. Fu una comunità in rapida crescita, tanto che nel 1504 contava 28 monache professe. Si ampliò così il complesso claustrale e la chiesa, i cui lavori iniziarono nel medesimo anno. Il progetto fu affidato all’arch. Pietro Cleri detto Isabello. 

     

    ex-MONASTERO di VALMARINA (BG). Fondato tra il 1146 e il 1153, l’originario monastero benedettino femminile doveva corrispondere al volume rettangolare posto sul lato orientale, dove sono ancora leggibili i resti di un’antica chiesetta romanica intitolata a S. Maria con pianta a croce greca. Oggi il complesso è la sede del parco dei colli di Bergamo.

     

    L’attestazione più antica dell’esistenza del MONASTERO BENEDETTINO Femminile di S. FERMO è contenuta in una pergamena del 1156 in cui il Vescovo di Bergamo Gerardo concede alla Badessa dei possedimenti. Se ne deduce che dovette sorgere tra il 1000 e il 1100, all’interno del movimento di fioritura monastica influenzato da Cluny. Oggi il complesso è di proprietà della parrocchia di S. Anna e ospita la comunità di S. Fermo.

     

    Il MONASTERO BENEDETTINO DI S. CARLO A GANDINO (Bergamo) fu fondato il 16-10-1610, anno della canonizzazione di S. Carlo Borromeo rimasto nella memoria dei gandinesi per la sua visita apostolica del novembre 1575. Un decreto veneto del 1610 dava il permesso «di poter edificare un Monastero di monache per il culto di Dio, e comodità di molte povere figlie di quel luogo». Soppresso nel 1810, in seguito ai decreti napoleonici, nel 1880 l’edificio fu acquistato dalle Orsoline di Gandino.

     

    MONASTERO BENEDETTINO S. PIETRO A BORGO DI TERZO, femminile. Di antica fondazione (è documentato già nel 1100) ebbe secoli di grande importanza sia per le famiglie nobili della zona, sia per la popolazione. Le badesse del monastero erano vere e proprie imprenditrici che hanno contribuito nei secoli allo sviluppo della zona.  Attualmente l’ex monastero è strato trasformato in una struttura privata alberghiera. 

     

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