venerdì 12 novembre ’21

     

    32a Settimana del tempo ordinario

     

    Aforisma del giorno di M. Teresa di Calcutta

    Quando avremo il cuore colmo, la bocca parlerà, la mente penserà.

     

    Preghiera del giorno di Madre Teresa di Calcutta

    Affinché chi mi guarda non veda la mia persona, ma Te in me, Signore. Rimani con me e risplenderò del Tuo splendore e potrò essere luce per gli altri.

    La mia luce verrà da Te solo, Gesù, non sarà mio nemmeno un piccolo raggio. Sei Tu che illuminerai gli altri attraverso me. Ispirami la lode che Ti è più gradita, illuminando gli altri attorno a me.

    Che io Ti annunci non con le parole ma con l’esempio, con la testimonianza dei miei atti, con lo scatto dell’amore che il mio cuore riceve da Te. Amen.

     

    Santo del giorno

    S. GIOSAFAT KUNCEWYCZ Nato in Volynia (Ucraina) nel 1580 è ricordato come il martire delle lotte tra ortodossi e uniati. La diocesi di Polock si trovava in Rutenia che era passata sotto il dominio del Re di Polonia, Sigismondo III.

    La fede dei Polacchi era cattolica; in Rutenia i fedeli erano greco-ortodossi. Si tentò l’unione della chiesa greca con quella latina, mantenendo i riti e i preti ortodossi, ma ristabilendo la comunione con Roma.

    La Chiesa detta «uniate» ebbe l’approvazione del Re di Polonia e del Papa Clemente VIII. Ma gli ortodossi accusavano di tradimento gli uniati. Giovanni Kuncevitz, che prese il nome di Giosafat, fu il difensore della Chiesa uniate.

    A 20 anni era entrato tra i monaci basiliani: monaco, priore, abate e arcivescovo di Polock, intraprese la riforma dei costumi monastici della Rutenia, ma a causa del suo operato nel 1623 un gruppo di ortodossi lo assalì e lo uccise a colpi di spada e di moschetto.

     

    Parola di Dio del giorno Luca 17,26-37

    Gesù disse: «Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.

    Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sodoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.

    In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.

    Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata». Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno anche gli avvoltoi».

     

    Riflessione del giorno (anonimo)

    Una delle cose più difficili della vita è dimenticare le vecchie ferite. Spesso pensiamo: «Quello che hai fatto a me e alla mia famiglia, ai miei antenati o ai miei amici non posso dimenticarlo né perdonarlo…un giorno pagherai per questo». Talvolta i ricordi sono vecchi di decenni, ma continuano a chiedere vendetta.

    Imputare le colpe alle persone crea spesso un muro impenetrabile. Ma ascoltate Paolo: «Se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco, sono diventate nuove.

    Tutto ciò viene da Dio» (2 Cor 5,17-18). Difatti noi non riusciamo a dimenticare le vecchie ferite, ma Dio sì. Paolo dice: «È stato Dio infatti a riconciliare a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe» (2 Cor 5,19).

    È opera di Dio, ma noi siamo suoi ministri, poiché il Dio che ha riconciliato il mondo a Dio ci ha affidato «il messaggio della riconciliazione» (2 Cor 5,19). Questo messaggio ci invita a dimenticare le nostre ferite nel Nome di Dio. È questo il messaggio che il nostro mondo ha più bisogno di ascoltare.

     

    Intenzione di Preghiera per il giorno

    Preghiamo perché Dio ci conceda la forza di perdonare, fino a dimenticarle, le offese ricevute.

     

    Don’t Forget! Foto della settimana

    5 novembre Venezia. Acqua alta in piazza San Marco (AP Photo/Luigi Costantini)

     

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