10.a settimana del tempo ordinario
Avvenne il 13 giugno…
313 – Viene promulgato l’Editto di Milano a nome di Costantino I e Licinio
1946 – Italia: Umberto II di Savoia lascia l’Italia dopo il referendum istituzionale del 2 giugno
1973 – Henry Kissinger e Lê Đức Thọ firmano un accordo di pace nella guerra del Vietnam.
1983 – Il Pioneer 10 diventa il primo oggetto costruito dall’uomo a uscire dal sistema solare.
1995 – Il presidente francese Jacques Chirac annuncia la ripresa dei test nucleari in Polinesia.
Aforisma dagli scritti di S. Antonio di Padova
“Accumula tesori in cielo chi dà a Cristo. E dà a Cristo chi dà ai poveri.”
Preghiera
Dio onnipotente ed eterno, che in sant’Antonio di Padova hai dato al tuo popolo un insigne predicatore e un patrono dei poveri e dei sofferenti, fa’ che per sua intercessione seguiamo gli insegnamenti del Vangelo e sperimentiamo nella prova il soccorso della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno

S. Antonio di Padova
Fernando di Buglione nasce a Lisbona. A 15 anni è novizio nel monastero di S. Vincenzo, tra i Canonici Regolari di S. Agostino. Nel 1219 viene ordinato prete. Nel 1220 giungono a Coimbra i corpi dei 5 frati francescani decapitati in Marocco, dove si erano recati a predicare per ordine di Francesco d’Assisi.
Ottenuto il permesso, Fernando entra nel romitorio dei Minori mutando il nome in Antonio. Invitato al Capitolo generale di Assisi, a S. Maria degli Angeli ha modo di ascoltare Francesco. Per circa un anno e mezzo vive nell’eremo di Montepaolo.
Su mandato di Francesco, inizia poi a predicare in Romagna, nel nord-Italia e in Francia. Nel 1227 è provinciale d’Italia del nord proseguendo nell’opera di predicazione. Il 13-6-1231 si trova a Camposampiero e, sentendosi male, chiede di rientrare a Padova, dove spirerà nel convento dell’Arcella. È uno dei santi più popolari del mondo cattolico.
Parola di dio del giorno Matteo 5,27-32
Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna.
E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna. Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».
Riflessione Frasi di S. Antonio di Padova
La fede vera è accompagnata dalla carità. Credere in Dio. per il cristiano, non significa tanto credere che Dio esiste e neppure credere che Egli è verace, significa credere amando, credere abbandonandosi in Dio, unendosi e uniformandosi a Lui – Il grande pericolo del cristiano è predicare e non praticare, credere ma non vivere in accordo con ciò che si crede. – Due cose, l’amore di Dio e del prossimo, rendono l’uomo perfetto. – Accumula tesori in cielo chi dà a Cristo.
E dà a Cristo chi dà ai poveri. – Convertiti a Dio e la terra sarà sempre in pace con te. – Se predichi Gesù, egli scioglie i cuori duri; se lo invochi, addolcisci le amare tentazioni; se lo pensi, ti illumina il cuore; se lo leggi, egli ti sazia la mente. – La natura ha posto davanti alla lingua due porte, cioè i denti e le labbra, per indicare che la parola non deve uscire se non con grande cautela. – Il cristiano deve appoggiarsi alla Croce di Cristo come il viandante si appoggia al bastone quando intraprende un lungo viaggio. – Cristo, che è la tua vita, sta appeso davanti a te, perché tu guardi nella croce come in uno specchio.
Lì potrai conoscere quanto mortali furono le tue ferite, che nessuna medicina avrebbe potuto sanare, se non quella del sangue del Figlio di Dio. Se guarderai bene, potrai renderti conto di quanto grandi siano la tua dignità umana e il tuo valore… In nessun altro luogo l’uomo può meglio rendersi conto di quanto egli valga, che guardandosi nello specchio della croce. –
Intenzione di preghiera
Preghiamo perché la sensibilità e la dignità di ogni persona collabori a porre fine allo scandalo della droga, allo sfruttamento della donna, alla diffusione della pornografia.
Don’t Forget! Santi e beati della carità
BEATA MARIANNA BIERNACKA
MADRE DI FAMIGLIA, MARTIRE 1888-1943


Marianna Biernacka della diocesi di Lomza in Polonia, nacque nel 1888 a Lipsk, in una famiglia di cristiani ortodossi. A 17 anni nel 1905, insieme ai suoi familiari, passò fra i cattolici di rito latino. All’età di 20 anni si sposò con il rito cattolico con Ludwik Biernacki; dal matrimonio nacquero sei figli. Dopo la morte del marito coabitò con il figlio Stanislao e con sua moglie, condividendo la sua vita con la giovane coppia, dimostrando saggezza cristiana e amore fraterno verso di essi e i loro figli.
Tra la gente del suo paese era conosciuta per la sua benevolenza e profonda religiosità. Quando Lipsk il 1° luglio 1943, fu colpita da una rappresaglia tedesca e sconvolta da arresti di massa, anche la giovane nuora incinta di un altro figlio fu arrestata; allora si fece avanti Marianna e si propose al posto della nuora per salvare lei e la vita del nascituro. Fu un nobile slancio d’amore di una semplice donna di 55 anni, che offrì la sua vita per altri, come già fece s. Massimiliano Maria Kolbe (1894-1941) frate conventuale, nel campo di Auschwitz.
Lo scambio fu accettato e gli arrestati furono tradotti in carcere, da lì fu spostata a Naumowicz presso Grodno (attualmente in Bielorussia) e fucilata il 13 luglio 1943. E la Chiesa ha voluto affiancare ai tanti suoi figli consacrati, vittime in Polonia della barbarie nazista, anche questa umile donna, che a pari loro, riconoscendo Gesù nei fratelli, mise in pratica il detto evangelico “Chi perderà la propria vita per me, la salverà”.
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