venerdì 17 aprile ’15

    2a Settimana del Tempo di Pasqua

     

    ROBERTO DI LA CHAISE DIEU

    appartenente alla famiglia di La-Chaise-Dieu (Casa Dei), nacque in Alvernia (Francia) all’inizio dell’XI secolo. Divenuto prete e canonico, fondò un’opera per i poveri. Ma si sentiva chiamato alla più stretta vita monastica. Siamo nell’XI secolo, ai tempi della riforma cluniacense. Lui andò a Cluny e poi pellegrino a Roma. Al ritorno visse da eremita nella sua Alvernia, dove raggiunto da numerosi compagni, fondò l’abbazia benedettina di La-Chaise-Dieu, di cui divenne primo abate. Morì nel 1067.

    La Parola di Dio del giorno (Gv 6,1-15)

    Gesù andò all’altra riva del mare di Galilea, e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi. Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. E quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: «Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo..

    La Riflessione Per Il Giorno (Mons. Ravasi: Mattutino)

    “Anche gli dei sono impotenti davanti alla follia degli uomini, che cercano la sofferenza invece della gioia e continuano a ripetere sempre gli stessi errori”. Nel Giappone del ‘500 due fratelli, animati da odio smisurato, si combattono senza tregua con una sete di vendetta implacabile. È il cuore di un grandioso e terribile film, “Ran” diretto nel 1986 dal giapponese Akira Kurosawa, film che rappresenta impietosamente la follia umana. La citazione dedicata all’assurdità del comportamento umano, capace di tante crudeltà e generatore di tante infelicità è estratta dalla sceneggiatura del film. Nel suo Mistero dei Santi Innocenti Péguy metteva in bocca a Dio le parole: «Gli uomini preparavano tali mostruosità che io stesso, Dio, ne fui spaventato. Non ne potevo quasi sopportare l’idea. Ho dovuto perdere la pazienza, eppure io sono paziente perché eterno». Anche in questo tempo di Pasqua il flusso delle violenze e ingiustizie continua a scorrere, a coprire pagine di giornali. Dio rispetta la libertà umana, ma non ci abbandona alla degenerazione e non rimane indifferente al male. È, quindi, necessario un appello alla nostra coscienza perché non si lasci catturare dalla spirale dell’odio, perché stia sempre in guardia contro questo virus che, in dosi magari minime, è però insediato anche in chi dice di credere.

    La Preghiera del giorno (S. Ambrogio)

    O mirabile portento: che a far sparire il contagio del mondo e a togliere i peccati di tutti, sia una carne che monda i vizi della carne! Può esserci prodigio più grande: che la colpa cerchi la grazia, la carità liberi dal timore, la morte ridoni vita nuova? La morte divori il suo pungiglione e si avvinca nei suoi lacci: muoia la vita di tutti, risorga la vita di tutti. Poiché la morte passa per tutti, tutti i morti risorgano; distrutta dal suo stesso morso, gema d’esser perita lei sola.

    L’intenzione del giorno

    Preghiamo per le vittime dei genocidi di tutti i tempi e luoghi.

    Don’t forget! …Ricorda!

    Anniversario dell’Olocausto di Auschwitz

     

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