Venerdì 17 dicembre 2021

     

    3a Settimana di Avvento

     

    Aforisma del giorno di Nicolàs Gòmez Dàvila

    Chi si lamenta dell’angustia dell’ambiente in cui vive pretende che siano gli avvenimenti, i vicini, i paesaggi a fornirgli la sensibilità e l’intelligenza che la natura gli ha negato.

     

    Preghiera del giorno di S. Gregorio di Narek

    O Re celeste, fai sorgere in me la luce dell’espiazione, sì che scuotendo la polvere dei peccati, possa rialzarmi da terra, stabilirmi sulla solidità della tua speranza in maniera incrollabile, possa rivestirmi della forza del tuo braccio potente, della primitiva purezza, per esprimere la gloria e la dolcezza della tua divinità, donatrice di tutti i beni. Sii benedetto per sempre! Amen.

     

    Santo del giorno

    Provenzale, docente di teologia a Parigi, prete a 40 anni, Giovanni de Matha lasciò la cattedra, divenendo sacerdote.

    Nella 1.a Messa, il 28-2-1193 ebbe una visione: un Uomo dal volto radioso, che teneva per mano due uomini incatenati, uno nero e deforme, l’altro pallido e macilento, gli indicò di liberare quei poveri per motivi di fede.

    Giovanni comprese che si trattava di Gesù Cristo e capì che la sua missione era di liberare gli schiavi cristiani in Africa. Perciò fondò, nel 1194, in Cerfroid, presso Parigi, con 4 eremiti l’Ordine della SS. Trinità (Ordo Sanctae Trinitatis et redemptionis captivorum).

    Ottenuta l’approvazione papale, partì per il Marocco e iniziò i primi riscatti di schiavi. Il suo esempio sarà seguito da Pietro Nolasco che fonderà i Mercedari con la stessa finalità di redenzione degli schiavi. Giovanni morì a Roma e nel 1600 il suo corpo fu portato a Madrid. Fu santificato nel 1666.

     

    La parola di Dio del giorno Matteo 1,1-17

    Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.

    Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.

    Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono 14, da Davide fino alla deportazione in Babilonia 14, dalla deportazione in Babilonia a Cristo 14.

     

    Riflessione del giorno M. Teresa di Calcutta ai bambini

    Vorrei rivolgere qualche parola ai bambini. Vorrei dire loro: voi siete il regalo di Dio per le vostre famiglie. Dovete essere riconoscenti a Dio perché le vostre famiglie, i vostri genitori, vi hanno amato con tenerezza tale da rendervi capaci di frequentare la scuola, di imparare e di crescere, di servire le persone che ne hanno bisogno.

    Conservate la gioia di amare nei vostri cuori. Amate i vostri papà e le vostre mamme. Amate i vostri fratelli e sorelle. Amate tutti i vostri compagni. Amando loro, amate Dio. E se amate Dio, i vostri cuori si manterranno sempre puri e Dio potrà stabilirsi nei vostri cuori.

    Pregherò per voi perché possiate mantenervi puri e santi come Dio vi ha creati. Pregherò per voi perché possiate mantenervi belli fino alla fine della vostra vita. E chiederò che Dio vi benedica.

     

    Intenzione di Preghiera per il giorno

    Inizia la novena di Natale: perché questi siano giorno di particolare fervore in preparazione alla venuta di Gesù.

     

    Don’t Forget! Santi e Beati della carità

    S. Giovanni da Kety (S. Giovanni Canzio)

    Giovanni da Kety detto anche Giovanni Canzio, nasce a Kety cittadina polacca presso Cracovia nel 1390. Intraprende gli studi con risultati brillanti e a 27 anni è docente di filosofia. Poi intraprende anche studi di teologia, e a 34 anni viene ordinato sacerdote, ma continua a insegnare, perché questa è la sua passione.

    Più tardi viene inserito nel clero della collegiata di San Floriano in Cracovia: compie una breve esperienza parrocchiale in provincia e torna a stabilirsi nuovamente in Cracovia, risalendo sull’amata cattedra universitaria.

    In qualità di precettore dei prìncipi della casa reale polacca, talvolta non poteva esimersi dal partecipare a qualche festa mondana. Un giorno si presentò a un banchetto in abiti dimessi e venne messo alla porta da un domestico. Ma il professore Giovanni ama la strada quanto la cattedra, gli affamati di sapere e gli affamati di pane e sul loro percorso, i poveri di Cracovia incontrano spesso il Professore; lo vedono entrare nei loro rifugi, portando loro quello che spesso è necessario a lui.

    Ne sfama tanti, non con le ricchezze che non possiede, ma con la sua paga di insegnante e i suoi digiuni. E un’altra strada ancora per lui, è quella del pellegrinaggio. Il suo viaggio più lungo è in Terrasanta, compiuto a piedi fin dov’era possibile. Poi va pellegrino a Roma, per 4 volte e sempre a piedi, andata e ritorno. Umile camminatore e compagno di viandanti e poveri, diventa anche consigliere e sostenitore dei suoi concittadini più indifesi e soli.

    Quando sale in cattedra è maestro autorevole, ma sono le lezioni di amore che teneva lungo le strade e nelle case, tra malnutriti e ammalati a farlo amare dalla gente. Muore a Cracovia durante la Messa della vigilia di Natale del 1473. Docente e amico degli ultimi, la gente prende subito a considerarlo santo ricordando le sue lezioni di amore tra i malnutriti e i malati.

    Canonizzato da Clemente XIII nel 1767, è patrono dell’arcidiocesi di Cracovia, degli insegnanti delle scuole cattoliche e della “Caritas”. «All’Ateneo da me tanto amato auguro la benedizione della SS. Trinità e la perpetua protezione di Maria, Sede della Sapienza, come anche il patrocinio fedele di S. Giovanni da Kety, suo professore più di 500 anni fa». Così Giovanni Paolo II, in visita a Cracovia il 9 giugno 1979, ha ricordato il “professore santo” di quell’università.

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