venerdì 18 ottobre ’19

     

     

    Proverbio del Giorno (Afganistan)

    Le cose a buon mercato portano grane, quelle costose richiedono sforzo

     

    Iniziamo la giornata pregando

    Signore Dio nostro, che hai scelto san Luca per rivelare al mondo con la predicazione e con gli scritti il mistero della tua predilezione per i poveri, fa’ che i cristiani siano un cuor solo e un’anima sola, e tutti i popoli vedano la tua salvezza. Per il nostro Signore… 

     

    Luca – Evangelista

    Figlio di pagani, compagno e collaboratore di Paolo, che lo chiama «il caro medico», è l’autore del 3° Vangelo e Atti degli Apostoli. Da osservatore attento, Luca conosce le debolezze della comunità cristiana e ha preso atto che la venuta del Signore non è imminente. Dischiude dunque l’orizzonte storico della comunità cristiana, destinata a crescere e a moltiplicarsi per la diffusione del Vangelo. Secondo la tradizione, Luca morì martire a Patrasso. I suoi resti si trovano a Padova nella Basilica di S. Giustina.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio Lc 10,1-9

    Il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio».

     

    La Riflessione del giorno (Frammenti di vita)

    La conferenza è andata per le lunghe e temo che l’amico che ho invitato a partecipare e che non è abituato a queste cose, si sia annoiato. C’è da dire che lui non ha mai distolto gli occhi dal relatore, ma non ha neanche tradito il minimo interesse, così che mi azzardo a chiedergli: “Come è andata?”. E lui: “Interessante”. Non è un tipo di molte parole e così tento di avvivare il dialogo sottolineando quel che a me è piaciuto del lungo discorso. Lui mi interrompe e in un bergamasco schietto e rude -che ingentilisco nella traduzione- mi fa: “Si capisce la distanza che c’è fra quel che uno dice e quello che uno fa, dal numero di parole che usa…e questo qui ne ha usate tante”. Brutale, ma chiaro. Torno alla carica: “D’accordo, ma questo qui non parla a vanvera e sa bene quel che dice”. E lui implacabile: “Diciamo piuttosto che dice quel che sa. Io non ho studiato e non mi mantengo con le parole, ma con il lavoro. Di sicuro stasera lui ha parlato bene e io mi sono sforzato di seguirlo con attenzione, ma c’è qualcosa che non mi convince, credo cioè che alle parole di quel professore manchi qualcosa…” “Sarebbe?” chiedo. E lui: “Questo professore parla come se quel che dice non gli sia costato niente. Forse per questo spende così facilmente le sue parole”.   

      

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per i perseguitati a causa della fede, perché Dio li aiuti e la comunità cristiana li sostenga

     

    Don’t Forget! Buone notizie

    Aveva bisogno di 20 giorni di malattia in più per fare la chemioterapia. Dopo un appello su Facebook, Robert Goodman, insegnante di storia della Florida, affetto da un cancro al colon al terzo stadio, ha ricevuto un regalo inaspettato: i colleghi si sono fatti avanti regalandogli 75 giorni liberi, sottraendoli a quelli che spettavano loro di diritto per malattia. L’uomo ha postato una foto dall’ospedale in cui esponeva agli utenti il suo problema: aveva già usato tutti i giorni di malattia e non gliene rimaneva neanche uno per poter continuare la chemio.

    È stato allora che sono entrati in gioco i colleghi, i quali, organizzandosi, sono riusciti a regalargli i 75 giorni liberi.

     

    nell’immagine un dipinto di Giovanni Paolo Pannini

     

     

     

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