Venerdì 19 luglio 2024

     

    XV settimana T. Ordinario

     

    Avvenne il 19 luglio…

    64 – Grande incendio di Roma, il giorno passerà alla storia come Dies nefastus

    1870 – La Francia dichiara guerra alla Prussia. È l’inizio della guerra franco-prussiana.

    1943 – 2.a guerra mondiale: Roma bombardata dagli Alleati per la prima volta; i morti sono 617, la Basilica di S. Lorenzo è danneggiata, e Papa Pio XII lascia il Vaticano per soccorrere le vittime

    1985 – Alle 12:22 cede un bacino di decantazione di una miniera della Val di Stava. Lungo il suo percorso la colata di fango provoca la morte di 268 persone.

    1992 – Paolo Borsellino viene ucciso con la sua scorta in un attentato mafioso.

     

    Aforisma di Cicerone

    «Nervos belli, pecuniam infinitam (=la forza della guerra è il denaro illimitato)».

     

    Preghiera di Serapione, Eucologio, 6

    La mano pura e vivificante, la mano del Figliolo unico, la mano che toglie tutti i mali, che porta santità e protezione, si stenda sulle teste di questo popolo. Su di esso si spanda la benedizione dello Spirito, la benedizione del cielo, la benedizione dei Profeti e degli Apostoli, La benedizione conservi i corpi nella purezza e nella castità, le anime nello studio, nella conoscenza e nei misteri. Tutti insieme siano benedetti per mezzo del tuo Figliolo unico, Gesù Cristo. Per lui ti siano rese gloria e potenza nello Spirito Santo, ora ed in tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Arsenio era nato a Roma nel 354 da nobile famiglia senatoria. Nel 383 l’imperatore Teodosio lo volle a Costantinopoli per affidargli l’educazione dei figli Arcadio e Onorio. Vi restò fino al 394, quando dopo una crisi ottenne l’esonero dall’incarico per ritirarsi nel deserto egiziano.

    Chiese a Dio la via sicura per la salvezza e una voce misteriosa gli avrebbe risposto: «Fuggi gli uomini». Il quarantenne Arsenio seguì alla lettera il consiglio: sbarcato ad Alessandria d’Egitto, si aggregò alla comunità degli anacoreti di Scete, in pieno deserto. Trascorreva notti intere in una preghiera fatta più di lacrime che di parole, poiché egli ebbe da Dio il “dono del pianto”.

    Dal 434 al 450, che si presume sia l’anno della morte, Arsenio dovette vivere lontano dalla tranquilla Scete, invasa da una tribù libica. Morì a Troe presso Menfi. Di lui, oltre a una cronistoria e a sagge massime, riferite da Daniele di Pharan, amico di due discepoli di Arsenio, ci resta un ritratto in cui appare di bell’aspetto, maestoso alto e asciutto.

     

    Parola di Dio del giorno Matteo 11,1-8

    In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato».

    Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti.

    O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».».

     

    Riflessione da “Sunset limited” di Cormac Mc Carthy

    NERO… Ma il punto, ovviamente, è che la paura più grossa dell’ubriacone non è quella di morire per colpa dell’alcol, cosa che tanto gli capiterà. È restare a corto di alcol prima che gli succede. Ma se dai un bicchiere pieno a un ubriacone e intanto gli dici che non è quello che vuole davvero, secondo te, lui che cosa ti risponde?

    BIANCO: penso di potermelo immaginare cosa mi risponde

    NERO: Certo, eppure avevi ragione tu…

    BIANCO: …dicendogli che non è quello che vuole davvero.

    NERO: Esatto. Perché quello che vuole davvero non lo può avere. Oppure è convinto che non lo può avere. E quindi si ingozza di quello che non vuole davvero.

    BIANCO: E invece cos’è che l’ubriacone vuole davvero?

    NERO: Avanti, lo sai anche da solo.

    BIANCO: No, non lo so.

    NERO: Sì invece.

    BIANCO: No.

    NERO: Hm…

    BIANCO: Hm… cosa?

    NERO: Sei un caso difficile, professore.

    BIANCO: Guardi che neanche lei è una passeggiata.

    NERO: E così non sai ciò che l’ubriacone vuole davvero?

    BIANCO: No, che non lo so.

    NERO: Vuole quello che vogliono tutti.

    BIANCO: E cioè?

    NERO: Essere amato da Dio.

     

    Intenzione di preghiera settimanale

    Perché i capi delle nazioni siano più responsabili nel parlare, nell’agire, nel mettere in pratica quello che esigono dagli altri e siano di esempio per coloro che li hanno scelti ed eletti…

     

    Don’t Forget! La foto della settimana

    Sabato 13 luglio 2024: Donald Trump è stato colpito all’orecchio in un tentato omicidio da parte di un uomo armato durante il comizio elettorale a Butler, Pennsylvania. Questa foto è diventata da subito iconica.

     

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