venerdì 19 marzo ’21

     

     

    nell’immagine un dipinto di  Moise Kisling

     

    IV.a Settimana di Quaresima

     

    Proverbio del giorno

    L’uomo che fa il male e ne ha vergogna ha nell’anima la possibilità di redimersi. L’uomo che fa il bene e vuol farlo sapere a tutti ha nell’anima la possibilità di perdersi.

     

    La preghiera del giorno – Archimandrita Sofronio

    Vieni e fai la Tua volontà in me. I tuoi comandamenti non entrano nel mio cuore stretto e la mia mente limitata non afferra il loro contenuto…Se tu non vorrai benevolmente dimorare in me allora io inevitabilmente camminerò verso il buio. So che tu non agisci con violenza, ma ti supplico, entra con potere nella mia casa e fai rinascere tutto me. Cambia il buio infernale della mia superbia nel tuo amore umile. Trasforma la mia natura corrotta, in modo che nessuna passione rimanga in me, capace di ostacolare la venuta di tuo Padre insieme a te. Fai di me di quella Santa Vita che tu stesso mi hai permesso di assaporare in parte…Sì, Signore, ti prego, non privarmi di questo segno della tua bontà.

     

     

    Santo del giorno: S. Giuseppe

    Solennità di S. Giuseppe, sposo della beata Vergine Maria: uomo giusto, nato dalla stirpe di Davide, fece da padre al Figlio di Dio Gesù Cristo, che volle essere chiamato figlio di Giuseppe ed essergli sottomesso come un figlio al padre. La Chiesa con speciale onore lo venera come patrono, posto dal Signore a custodia della sua famiglia. Il 2021 è stato proclamato da Papa Francesco l’anno di S. Giuseppe

     

     

    La Parola di Dio del giorno Lc 2,41-51

    I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quand’egli ebbe 12 anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nazareth e stava loro sottomesso.

     

    Riflessione per il giorno

    A 150 anni dalla proclamazione di S. Giuseppe patrono della Chiesa universale, Papa Francesco ha voluto che gli fosse dedicato un Anno speciale con la possibilità dell’indulgenza plenaria fino all’8-12-2021. S. Giuseppe è un “tesoro” che la Chiesa continua a scoprire, è l’immagine forte e piena di speranza di uomo di autentica fede, il cui invito è quello di “riscoprire il rapporto filiale col Padre” e di “rinnovare la fedeltà alla preghiera e la corrispondenza alla volontà di Dio”. Egli incoraggia anche a “riscoprire il valore di silenzio, prudenza e lealtà nel compiere i propri doveri”. In quanto sposo di Maria e padre di Gesù, S. Giuseppe ha anche il ruolo di custode della famiglia all’interno della quale va ricreato “lo stesso clima di intimità comunione, di amore e di preghiera che si viveva nella Sacra Famiglia”. Ricordando le attuali sofferenze del mondo, la protezione di S. Giuseppe è richiesta anche a favore dei malati e anziani e di chi non può muoversi di casa. L’esperienza della pandemia poi ha fatto riscoprire l’importanza delle persone comuni che, lontane dalla ribalta, esercitano pazienza e infondono speranza, seminando corresponsabilità, come S. Giuseppe, “l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, ma che ciononostante esercita un protagonismo senza pari nella storia della salvezza” (Papa Francesco).

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Per tutti i papà del mondo intero, perché come S. Giuseppe siano i custodi dei valori familiari.

     

    Don’t forget!

    Per il Patronato S. Vincenzo si tratta di un’occasione da non perdere: S. Giuseppe infatti  è  nostro patrono insieme alla Vergine Santissima, a S. Vincenzo de’ Paoli e a S. Giovanni Bosco. Don Bepo che ne portava il nome, ne era devotissimo e numerosi sono stati i preti del PSV che con la loro testimonianza di fede e di carità hanno onorato la figura di questo grande santo: oltre a don Bepo, don G. Rota, don G. Capelli, don G. Poloni preti del PSV a tutti gli effetti, anche don G. Bonomi, don G. Pellegrini don G. Ferrari, don G. Airoldi. E tra i viventi, don Giuseppe Bracchi.

     

     

     

     

     

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