venerdì 2 giugno ’17

    VII Settimana da Pasqua

     

    Proverbio del giorno

    Nessuno, come gli italiani, sa organizzare così bene le tempeste dentro ai bicchieri d’acqua.

     

    Iniziamo la giornata pregando (preghiera per l’Italia)

    O Dio nostro Padre, Ti chiediamo di vegliare sull’Italia perché si conservi unita intorno agli ideali umani, sociali, religiosi e morali della fede cristiana, senza lotte, divisioni e risentimenti politici, che minano la pace sociale e l’armonia tra le persone, le regioni e le classi. O Dio benedici il nostro paese. Amen

     

    SS Marcellino e Pietro martiri

    Marcellino, sacerdote e Pietro, esorcista furono condannati a morte nella persecuzione di Diocleziano; condotti fra i rovi sul luogo del supplizio ebbero l’ordine di scavarsi il sepolcro con le proprie mani, perché i loro corpi rimanessero nascosti a tutti e fosse così evitato il ricordo, ma la pia donna Lucilla diede degna sepoltura ai due martiri a Roma.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio

    Quando si fu manifestato ai discepoli ed essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle». Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi vuoi bene? e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle. In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi». Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: «Seguimi». 

     

    Riflessione Per Il Giorno (Gramsci: quaderni dal carcere)

    «Il cosmopolitismo tradizionale italiano dovrebbe diventare un cosmopolitismo di tipo moderno, cioè tale da assicurare le condizioni migliori di sviluppo all’uomo-lavoro italiano, in qualsiasi parte del mondo egli si trovi. Non il cittadino del mondo in quanto civis romanus o in quanto cattolico, ma in quanto produttore di civiltà. Perciò si può sostenere che la tradizione italiana si continua dialetticamente nel popolo lavoratore e nei suoi intellettuali, non nel cittadino tradizionale e nell’intellettuale tradizionale. Il popolo italiano è quel popolo che “nazionalmente” è più interessato a una moderna forma di cosmopolitismo. Non solo l’operaio, ma il contadino e specialmente il contadino meridionale» (Quaderno 19, § 5).

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Preghiamo per il popolo Italiano e per la nostra Repubblica 

     

    Don’t forget!

    FESTA REPUBBLICA ITALIANA

    2 giugno 1946: dopo 85 anni di Regno, in seguito al referendum col quale gli italiani decidono di ripudiare la Monarchia (13.717.923 voti contro 10.719.248) l’Italia è Repubblica

    Gl’Italiani hanno voluto far un’Italia nuova, e loro rimanere gl’Italiani vecchi di prima, colle dappocaggini e le miserie morali che furono la loro rovina; pensano a riformare l’Italia, e per riuscirci bisogna, prima, che si riformino loro. Massimo D’Azeglio

     

     

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