Venerdì 22 novembre 2024

     

    XXXIII settimana T. Ordinario

     

    Avvenne il 22 novembre…

    1936 – La BBC diventa la prima emittente televisiva al mondo a fornire un servizio regolare.

    1963 – John Fitzgerald Kennedy viene assassinato a Dallas.

    1977 – Air France e British Airways iniziano il servizio da Parigi e Londra a New York con il Concorde.

    1990 – Margaret Thatcher rassegna le dimissioni da primo ministro del Regno Unito

    2004 – In Ucraina ha inizio la Rivoluzione arancione, a seguito delle elezioni presidenziali

    2005 – Angela Merkel è la Cancelliera Tedesca, prima donna a ricoprire questa carica in Germania

     

    Aforisma di Gilbert K. Chesterton

    “La Bibbia ci dice di amare i nostri vicini di casa, ed anche di amare i nostri nemici. Probabilmente perché spesso sono la stessa cosa.”

     

    Preghiera

    Dio, che ogni anno ci allieti con la memoria di santa Cecilia, concedi che i mirabili esempi della sua vita ci offrano un modello da imitare e proclamino le meraviglie che Cristo tuo Figlio opera nei suoi fedeli. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    La nobildonna romana Cecilia (sec. III) fu martire a Roma, dove le venne dedicata una basilica in Trastevere (sec. IV). La vasta diffusione del suo culto risale a una Passione (sec. V) nella quale viene presentata come modello di vergine cristiana: mentre si elevano canti e suoni per il suo matrimonio, Cecilia innalza nel cuore un inno al suo Sposo divino. Di qui anche il ruolo attribuitole di patrona della musica.

    Quando la martire morì, papa Urbano I, sua guida spirituale, con i suoi diaconi, prese di notte il corpo e lo seppellì con gli altri papi e fece della casa di Cecilia una chiesa. La sua memoria il 22 novembre era già celebrata nel secolo VI. È una delle 7 donne ricordate nel Canone Romano. Nel XIX secolo sorse il movimento Ceciliano, diffuso poi in Italia, Francia e Germania. Vi aderirono musicisti, liturgisti e studiosi, che restituirono onore alla musica liturgica sottraendola all’influsso di melodramma e musica popolare.

     

    Parola di Dio del giorno Luca 19,45-48

    Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Ogni giorno insegnava nel tempio.

    I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.

     

    Riflessione

    Oggi contempliamo una bambina che si dà completamente al Signore. La Chiesa ha capito che l’atteggiamento di Maria all’annunciazione non era una improvvisazione e che nella sua anima l’offerta andava preparandosi da tempo, si era già progressivamente realizzata. E commovente vedere una bambina attirata dalla santità di Dio, che vuoi darsi a Dio, una bambina che capisce che l’opera di Dio è importante, che bisogna mettersi al servizio di Dio, ciascuno con le proprie capacità, aprirsi a Dio.

    Maria realizzava quello che san Paolo più tardi proporrà come ideale dei cristiani: offrire se stessi: “Vi esorto, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio…Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio” (cfr. Rm 12,12). Cerchiamo allora di comprendere più profondamente le condizioni dell’offerta.

    Lo facciamo tenendo presente il canto del Magnificat che esprime i sentimenti formatisi nell’anima di Maria ben prima della visitazione, sentimenti di fondo che sono proprio la base della sua offerta: la sua offerta di bambina, poi l’offerta all’annunciazione e infine l’offerta sul Calvario. Prima dell’offerta c’è sempre il dono di Dio e il riconoscimento di questo dono. “Ha guardato l’umiltà della sua serva… Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente… Di generazione in generazione si stende la sua misericordia“: è proprio la scoperta dell’amore di Dio che fa pensare all’offerta, è la riconoscenza che suscita il bisogno di offrire.

     

    Intenzione di preghiera per la settimana

    Preghiamo perché tutti i genitori che piangono la morte di un figlio o una figlia trovino sostegno nella comunità e ottengano dallo Spirito consolatore la pace del cuore.

     

    Don’t Forget! S. Cecilia patron della musica

    L’ACCADEMIA NAZIONALE S. CECILIA è una delle più antiche istituzioni musicali al mondo. La sede storica e sede legale, è in via Vittoria a Roma, ma tutta la struttura artistica, amministrativa e museale dal 2003 si trova presso l’Auditorium Parco della Musica. Fondata nel 1585 con la bolla papale Ratione congruit di papa Sisto V, invocava due santi importanti nella storia della musica: S. Gregorio Magno, che diede il nome al canto gregoriano e S. Cecilia, patrona della musica.

    Istituita come congregazione a scopi artistici e assistenziali, nel corso dei secoli è divenuta Accademia internazionalmente acclamata per la sua importanza, con un corpo accademico di 70 membri effettivi e 30 onorari, nel quale figurano i maggiori musicisti italiani e stranieri, ed un’orchestra e un coro sinfonici noti e apprezzati in tutto il mondo. All’attività concertistica si affiancano un’attività di promozione della cultura e del patrimonio musicale e una tradizione didattica di altissimo livello con corsi di perfezionamento tenuti dai migliori solisti.

    Nel XIX secolo è sorto anche il MOVIMENTO CECILIANO, diffuso in Italia, Francia e Germania. Vi aderirono musicisti, liturgisti e studiosi, che volevano restituire onore alla musica liturgica sottraendola all’influsso del melodramma e della musica popolare. Il movimento ebbe il merito di ripresentare nelle chiese il gregoriano e la polifonia rinascimentale delle liturgiche cattoliche.

    Nacquero così le varie Scholae cantorum in molte parrocchie e i vari Istituti Diocesani di Musica Sacra (IDMS), che dovevano formare i maestri delle Scholae. Il tortonese don Lorenzo Perosi, che trovò in S. Pio X un mecenate, è l’esponente più noto del Movimento Ceciliano, che ebbe in Papa Sarto un sostenitore. Il 22-11-1903 il Papa emanò il Motu Proprio Inter Sollicitudines, considerato manifesto del Movimento.

     

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