Venerdì 23 giugno 2023

     

    XI settimana Tempo Ordinario

     

    Aforisma di Lucio A. Seneca 4 a. C – 65 d. C

    “Lasciamo ai pigri e ai vili le vie piane e sicure: i valorosi salgono alle vette.”

     

    Preghiera di Dietrich Bonhoeffer

    Facciamo silenzio prima di ascoltare la Parola, perché i nostri pensieri sono già rivolti verso la Parola. Facciamo silenzio dopo l’ascolto della Parola, perché questa ci parla ancora, vive e dimora in noi.

    Facciamo silenzio la mattina presto, perché Dio deve avere la prima Parola, e facciamo silenzio prima di coricarci, perché l’ultima Parola appartiene a Dio. Facciamo silenzio solo per amore della Parola.

     

    Santo del giorno

    S. Giuseppe Cafasso

    Nasce a Castelnuovo d’Asti nel 1811, frequenta le scuole pubbliche al suo paese ed entra in Seminario a Chieri (Torino). È di salute malferma, ma sacerdote già a 22 anni, e con un solido ascendente sui compagni. Viene accolto dal teologo Luigi Guala nel convitto ecclesiastico da lui aperto a Torino.

    Questi lo spinge a compiere opera di catechesi verso i giovani muratori e i carcerati, poi lo vuole a fianco nella cattedra di teologia morale. In 24 anni di insegnamento Giuseppe forma generazioni di sacerdoti, dedicandosi anche a un’intensa opera pastorale verso tutti bisognosi: condivide le ore estreme con i condannati a morte ed opera tra i carcerati, cui non fa mancare buone parole e sigari, includendo nel suo servizio anche l’aiuto alle famiglie e il soccorso ai dimessi.

    Succeduto al Guala, ne perfeziona l’opera, rifiutando sempre ogni titolo onorifico. Grande amico di don Giovanni Bosco (che lo definirà «modello di vita sacerdotale»), lo aiuta materialmente e moralmente nella sua missione. Papa Pio XII lo canonizzò il 22 giugno 1947.

     

    Parola di dio del giorno Matteo 6,19-23

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassinano e non rubano.

    Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».

     

    Riflessione di S. Francesco di Sales

    «Ci sono certi uccelli che Aristotele chiama apodi’, perché hanno gambe talmente corte e piedi così deboli, che non se ne possono servire, proprio come se non li avessero; e se, per caso, si appoggiano a terra, ci rimangono, senza poter riprendere il volo da soli, perché, non avendo l’uso delle gambe, né quello dei piedi, non hanno modo di spingersi e lanciarsi in aria; per cui rimangono accovacciati per terra e vi muoiono, a meno che il vento, sostituendosi alla loro incapacità, con folate sul terreno li prenda e li sollevi, come fa con molte altre cose.

    In tal caso se, servendosi delle ali, assecondano lo slancio e la prima spinta che dà loro il vento, lo stesso vento continua a venire in loro aiuto spingendoli sempre più in alto per aiutarli e riprendere il volo». Così è l’uomo: fatto da Dio per volare e dispiegare tutte le sue potenzialità nella chiamata all’amore, rischia di diventare incapace di spiccare il volo quando cade a terra e non acconsente a riaprire le ali alla brezza dello Spirito”.

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Preghiamo per i cappellani delle carceri a Bergamo e in tutto il mondo e per i carcerati.

     

    Don’t forget! Africa news – L’influenza russa in Africa

    Poche Il rapimento del cardinale centrafricano, Dieudonné Nzapalainga, in occasione di una visita pastorale nella parte centro-orientale del Paese avvenuta nella notte tra il 17 e il 18 marzo 2023 a opera di un gruppo di uomini armati appartenenti a Coalition des patriotes pour le changement (CPC) ha acceso i riflettori sulla situazione del Paese centrafricano dove la presenza dei mercenari del gruppo Wagner conferma la sempre più massiccia e pesante influenza russa sul paese.

    Human Rights Watch in un rapporto dello scorso maggio, accusa i mercenari di crimini di guerra perpetrati nella Repubblica Centrafricana. Bangui è sempre più vicino a Mosca. L’insegnamento della lingua russa è diventato obbligatorio nelle università con l’anno accademico in corso e non si esclude che con la revisione della Costituzione, la lingua di Putin possa diventare una delle tre lingue ufficiali, accanto al francese e il sango.

    Ma non solo il Centrafrica, anche altri Paesi del continente, per lo più ex colonie francesi, subiscono il fascino di Mosca e dei Wagner. A partire dal 2000, infatti vi è stata una forte ripresa delle relazioni economiche e politiche tra Russia e Paesi africani, tanto che l’interscambio commerciale è aumentato del 470% tra il 2005 e il 2018 (da 3,4 miliardi di dollari nel 2005 a 19,5 nel 2018). Anche la vendita delle armi è aumentata, così come la conflittualità nei paesi della zona.

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