Venerdì 24 ottobre 2025

     

    29.a settimana tempo ordinario

     

    Avvenne il 24 ottobre…

    1648 – Con la firma della pace di Vestfalia termina la guerra dei trent’anni.

    1795 – La Polonia viene spartita fra Austria, Prussia e Russia.

    1917 – Austro-tedeschi sfondano le linee italiane nell’alto Isonzo: ha inizio la battaglia di Caporetto.

    1918 – Inizia la battaglia di Vittorio Veneto.

    1929 – giovedì nero per le borse americane. Ha inizio la grande depressione.

    1945 – Statuto Nazioni Unite viene ratificato dai paesi firmatari, dando così vita all’ONU.

     

    Aforisma di Ennio Flaiano 

    «La situazione politica in Italia è grave ma non è seria».

     

    Santo del giorno

    Nato a Sallent, in Catalogna, Spagna, 23-12-1807, Antonio Maria Claret diventerà una figura del secolo XIX al cui nome è tuttora legata una congregazione religiosa diffusa in tutti i continenti, quella dei Missionari del Cuore Immacolato di Maria, detti appunto Clarettiani. Appena ordinato sacerdote Claret si recò a Roma, a Propaganda Fide, per essere inviato missionario. Ma la salute precaria lo costrinse a tornare in patria.

    Così per sette anni si dedica alla predicazione delle missioni popolari tra la Catalogna e le Isole Canarie. È tra i giovani raggiunti in questa attività apostolica che nasce l’idea della congregazione e nel 1849 da vita ai Figli dell’Immacolato Cuore di Maria noti come Missionari Clarettiani.

    Nel 1936/39, durante la guerra civile spagnola, 271 dono uccisi per causa della fede. Tra questi spiccano i 51 Martiri di Barbastro, beatificati da Giovanni Paolo II il 1992. Nel 1849 viene nominato arcivescovo di Santiago di Cuba. Morirà il 24 ottobre 1870 a Fontfroide, Francia.

     

    Preghiera Colletta

    Dio onnipotente ed eterno, donaci di orientare sempre a te la nostra volontà e di servirti con cuore sincero. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Parola di dio Luca 12,54-59

    In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?

    Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».

     

    Riflessione don Arturo Bellini commenta don Bepo

    «Penso e credo di andare presto in Paradiso, mi fanno paura le mie miserie, ma più mi rassicura la bontà di Dio, il suo Amore per me. Vorrei essere strumento in mano di Dio, per felice il mio prossimo con l’amarlo, amarlo unicamente per farlo felice». don Bepo Vavassori (diario 1952-‘66, 4-8-1962).

    Don Bepo esamina la propria coscienza e si rende conto che per arrivare in Paradiso ciascuno è chiamato a venire alla luce, per tutta la vita. La matematica di Gesù insegna che per alzarsi bisogna abbassarsi; che il primo è l’ultimo; che il grande è il piccolo. Sono misure oggi fuori mercato! Sono le misure sovversive di Dio: a misura di bambino: Il monito: “Se non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli” ci ricorda che le porte del Paradiso sono basse come l’ingresso nella Basilica di Betlemme, ad altezza di bambino o poco più. 

    Al bambino non interessano i discorsi astratti, ma le cose concrete, prendere le cose e lasciarsene sorprendere. Gli basta poco: un foglio una matita, dei gessetti ed è pronto a disegnare ciò che ama, ciò che sogna, ciò che vive. È un foglio con linee e colori imperfetti, ma quel disegno è una carta di identità del suo mondo, una finestra aperta sul suo cuore. Quando te lo mostra, ti sta affidando fiducia, amore, gioia. “Noi siamo i bambini del futuro” – ha scritto Bonhoeffer – l’infanzia è il nostro destino, non il nostro passato ed è uno scenario grande quello di diventare piccoli”.

    «Signore, insegnami, a godere della vita, come un bambino, a giocare e a ridere delle piccole cose come un bambino. Insegnami a guardare con occhi innocenti, a credere nella vita, negli altri, a non fare calcoli. A fidarmi di Te. Insegnami a godere del “momento” come i bambini. Insegnami a dare grande valore alle parole, agli sguardi, ai anche ai dettagli. Signore a volte penso che con Te si debba parlare solo di cose importanti, di argomenti seri e gravi. Tu invece hai a cuore tutto di me: il mio lavoro, la mia fame, le mie necessità, le mie piccolezze, i miei desideri».

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo perché il processo di pace in Terra Santa sia rispettato da tutti e sostenuto dalla comunità internazionale e si abbandonino le continue polemiche che avvelenano anche le cose buone. 

     

    Don’t Forget! Foto della settimana

    Non solo Gaza…1) Haiti

    PORT-AU-PRINCE, HAITI: Un bambino fa capolino da dietro la tenda di un rifugio per famiglie sfollate a causa della violenza delle bande criminali (AP PHOTO / ODELYN JOSEPH)

     

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