12a settimana del tempo ordinario
Proverbio Sapienza Orientale
Vivi con gli uomini come se ti vedesse un dio; parla con il tuo dio come se ti udissero gli uomini.
Preghiera del giorno Comunità di Romena
Possa la via crescere con te; possa il vento essere alle tue spalle; possa il sole scaldare il tuo viso; possa Dio tenerti nel palmo della Sua mano. Prenditi tempo per amare, perché questo è il privilegio che Dio ti dà.
Prenditi tempo per essere amabile, perché questo è il cammino della felicità. Prenditi tempo per ridere, perché il sorriso è la musica dell’anima. Prenditi tempo per amare con tenerezza, perché la vita è troppo corta per essere egoisti.
Santo del giorno
DOMENICO HENARES e FRANCESCO DO MINH CHIEU VESCOVO E LAICO, MARTIRI. A Nam Định (Vietnam) Domenico Henares, vescovo dell’Ordine dei Domenicani si impegnò per 49 anni a propagare la fede cristiana.
Francesco Do Minh Chieu, nato da famiglia cristiana in Vietnam, era il suo fedele catechista e collaboratore quando, nel 1838 scoppiò la persecuzione anticristiana sotto l’imperatore Minh Mạng.
I persecutori stendevano sulle strade dei crocifissi e riconoscevano i cristiani dal fatto che evitavano di calpestare la croce e la veneravano.
Francesco, in una di queste strade, si affrettò a togliere tutti i crocifissi perché non venissero calpestati dai passanti, e se li strinse al petto con profonda venerazione.
Fu violentemente percosso, arrestato e condannato alla decapitazione insieme al suo Vescovo “per aver rifiutato di calpestare la croce”.
La Parola di Dio del giorno – Matteo 8,1-4
Quando Gesù scese dal monte, la folla lo seguì. Si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi».
Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». Subito la sua lebbra fu guarita. Poi Gesù gli disse: «Guardati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè a testimonianza per loro”.
Riflessione del giorno (a proposito di Napoleone)
A 200 anni dalla morte di Napoleone Bonaparte si sprecano le celebrazioni. Ma come disse Manzoni, fu vera gloria? Napoleone fece ingresso a Milano il 15 maggio 1796 e i milanesi dovettero raccogliere 80.000 razioni di cibo per i 10.000 militari.
Iniziò poi il saccheggio delle risorse economiche e finanziarie: fu pretesa un’enorme contribuzione di guerra di 25 milioni di lire milanesi, si procedette all’espropriazione delle casse dello Stato, dei fondi comunali; degli istituti di beneficenza e religiosi; dei pegni del Monte di Pietà, il che causò la rovina dell’istituto.
Per non parlare dell’asportazione dei tesori dell’arte: dalla Pinacoteca Ambrosiana il cartone della Scuola di Atene di Raffaello, un disegno di Leonardo da Vinci, quadri di Luini, Rubens, Giorgione ecc. e di preziosissimi manoscritti.
Dalla chiesa di S. Maria delle Grazie vennero rubati l’Incoronazione di spine di Tiziano e il S. Paolo di Gaudenzio Ferrari. Se a Milano la collera dei cittadini fu fatta rientrare in tempi brevi, l’insurrezione si propagò negli altri centri e nelle campagne: il 23 maggio 1796 si sollevarono Pavia, Como, Varese insomma tutte le province Lombarde (meno Cremona) si sollevarono contro gli occupanti francesi. A Binasco i contadini occuparono il paese e cacciarono la guarnigione francese.
Il 24 e 25 maggio, il generale Jean Lannes coi suoi soldati, mise a ferro e fuoco le cascine, fece razzi di animali e viveri, diede alle fiamme un terzo del paese, saccheggiò le chiese, consentì alla truppa lo stupro delle donne e l’assassinio di cento persone che si erano opposte con poche armi ai francesi che ebbero solo la morte di un soldato… Insomma Napoleone non portò soltanto l’albero della libertà, anzi…
Intenzione di preghiera del giorno
Per chi soffre di malattie incurabili: affinché la benedizione di Dio e la carità degli uomini li ripaghi della sofferenza.
Don’t Forget! PAESI IN CONFLITTO: SOMALIA
La Somalia è un paese del Corno d’Africa di 637.657 km2 e con circa 12 milioni di abitanti. Dopo l’uscita di scena del presidente Siad Barre nel 1991, è iniziata una violentissima guerra di potere tra i vari clan del Paese, guidati dai “signori della guerra”, una spirale di violenze che ha provocato quasi mezzo milione di morti.
Dal 1-8-2012 con la nuova Costituzione è nata la Repubblica Federale Somala. Le elezioni presidenziali del 2012, hanno eletto Hassan Sheikh Mohamud, il cui governo controlla circa l’85% del territorio nazionale, grazie al processo di ricostituzione della polizia e dell’esercito.
Sono in atto i colloqui di riconciliazione col governo del Somaliland (molto più progredito e pacificato del resto del paese) al nord (vedi cartina), che rivendica l’indipendenza dal 1991.
Dal 2006 le forze di Somalia e Kenya combattono contro il gruppo di militanti islamici Al-Shabaab. Tra il 2019 e il 2020 sono morte più di 3.700 persone.
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