Settimana Santa
nella fotografia un quadro di Rosso Fiorentino – la deposizione
Ecco il vessillo della croce, mistero di morte e di gloria: l’artefice di tutto il creato
è appeso a un patibolo.
Ave, o croce, unica speranza, in questo tempo di passione,
accresci ai fedeli la grazia,
ottieni alle genti la pace. Amen
Iniziamo la Giornata pregando
O Dio, che nella passione del Cristo nostro Signore ci hai liberati dalla morte, eredità dell’antico peccato trasmessa a tutto il genere umano, rinnovaci a somiglianza del tuo Figlio; e come abbiamo portato in noi, per la nostra nascita, l’immagine dell’uomo terreno, così per l’azione del tuo Spirito, fa’ che portiamo l’immagine dell’uomo celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen
Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno (Gv 18, 1-19, 42)
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Magdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
Riflessione del giorno (Benedetto XVI)
La morte di Cristo richiama il cumulo di dolore e di mali che grava sull’umanità di ogni tempo: il peso schiacciante del nostro morire, l’odio e la violenza che ancora oggi insanguinano la terra. La passione del Signore continua nella sofferenze degli uomini. Come giustamente scrive Blaise Pascal, “Gesù sarà in agonia fino alla fine del mondo; non bisogna dormire durante questo tempo” (Pensieri 553). Se il Venerdì Santo è giorno pieno di tristezza, è dunque al tempo stesso, giorno quanto mai propizio per ridestare la nostra fede, per rinsaldare la nostra speranza e il coraggio di portare ciascuno la nostra croce con umiltà, fiducia ed abbandono in Dio, certi del suo sostegno e della sua vittoria. Canta la liturgia di questo giorno: “O Crux, Ave, Spes Unica!”, Ave, o croce, unica speranza!
Intenzione del giorno
Preghiamo per i cristiani perseguitati in ogni parte del mondo.
Ore 15,00: Via Crucis nel cortile della Casa Centrale del Patronato Ore 20,30: celebrazione della passione del Signore nella Chiesa della Casa centrale |
Don’t forget I Vangeli narrano che Cristo venne crocifisso tra due malfattori, condannati alla croce per assassinio a scopo di rapina. Luca 23, 39-43 narra che uno dei due si unì alle ingiurie e scherni rivolti dalla folla a Gesù, mentre l’altro, dopo aver ammesso le sue colpe ed essersi pentito dei suoi peccati, implorò il Figlio di Dio perché si ricordasse di lui nel suo regno. Cristo accolse la sua preghiera promettendogli il Paradiso. I testi apocrifi aggiungono molti particolari e danno un nome ai due: Gestas, il primo, e Dismas o Dimas il secondo, divenuto ben presto molto popolare. Nel Medioevo fu venerato in molti luoghi, con il nome di Buon Ladrone o Dismas. |
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