Venerdì 27 maggio 2022

     

    Sesta settimana di pasqua

     

    Aforisma del giorno di Helen Keller

    Quando una porta si chiude, se ne apre un’altra. Ma spesso guardiamo così tanto con rammarico alla porta chiusa che non ci accorgiamo di quella che si è aperta per noi.

     

    Preghiera del giorno di S. Tomaso d’Aquino

    Mio Dio, non dimenticarti di me, quando io mi dimentico di te. Non abbandonarmi, quando io ti abbandono. Non allontanarti da me, quando io mi allontano da te. Chiamami se ti fuggo, attirami se ti resisto, rialzami se cado.

    Donami, Signore, Dio mio, un cuore vigile che nessun vano pensiero porti lontano da te, un cuore retto che nessuna intenzione perversa possa sviare, un cuore fermo che resista con coraggio ad ogni avversità, un cuore libero che nessuna torbida passione possa vincere.

    Concedimi, ti prego, una volontà che ti cerchi, una sapienza che ti trovi, una vita che ti piaccia, una perseveranza che ti attenda con fiducia e una fiducia che alla fine giunga a possederti. Amen.

     

    Santo del giorno

    S. Agostino di Canterbury

    Abate benedettino a Roma, fu invitato da S. Gregorio Magno ad evangelizzare l’Inghilterra, ricaduta nell’idolatria sotto i Sassoni. Qui fu ricevuto da Etelberto, re di Kent che aveva sposato la cattolica Berta, di origine franca.

    Etelberto si convertì, aiutò Agostino e gli permise di predicare in piena libertà. Nel Natale successivo al suo arrivo in Inghilterra, più di diecimila Sassoni ricevettero il battesimo. Il Papa inviò altri missionari e nominò arcivescovo e primate d’Inghilterra Agostino, che cercò di riunire la Chiesa bretone a quella sassone senza riuscirci perché troppo forte era il rancore dei bretoni contro gli invasori sassoni.

    Suo merito però è stato quello di aver convertito quasi tutto il regno di Kent, di aver imitato la Chiesa delle origini, convertito il re e molti altri alla fede cristiana e istituito in questa terra numerose sedi episcopali.

     

    Parola di Dio del giorno Giovanni 16,20-23

    Disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà.

    Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».

     

    Riflessione del giorno – a proposito di educazione…

    A proposito di educazione dei bambini da parte dei loro genitori accogliamo l’allarme di Stefania Berbenni la quale senza mezzi termini avvisa i papà e le mamme di oggi: “Attenti! perché state allevando una generazione di tiranni”.  

    Infatti nel percorso educativo quello che è venuto a mancare è il dio-padre, è Mosè che dice “Queste sono le leggi”. Le leggi stabiliscono anzitutto i limiti e mettono il bambino nella condizione di scegliere cose più grandi di lui, cose importanti e preziose per la propria vita.

    Ma se come spesso capita si fa diventare il pargolo una specie di sovrano assoluto, succede che prima o dopo il piccolo tiranno salti in aria, diventi aggressivo con i coetanei, stia male. Tutti noi abbiamo bisogno di recinti perché la vita è un po’ come svegliarsi nel buio più totale: io spesso vado avanti a tentoni, non so dove sia la parete che mi contiene, né la voglio toccare per evitare di ammettere il limite che però c’è.

    Ma se non trovo niente, mi viene l’angoscia. Da subito si ottiene l’autorevolezza, spesso i bambini piccoli sfidano, col pianto, o andando dove non devono. Un genitore deve sapere se la richiesta che il figlio piccolo gli rivolge è legittima. Per questo servono i divieti. C’è una frustrazione sana che è quella dei no, il famoso recinto. Io figlio devo sapere fino a dove posso arrivare perché me l’hai detto, perché c’è un codice condiviso in famiglia”.

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Perché accettiamo i limiti che la condizione umana ci impone e li trasformiamo in opportunità.

     

    Don’t Forget!

    Il 24 maggio, festa di Maria Ausiliatrice e di Nostra Signora di Sheshan (presso Shanghai in Cina) – per volontà di Benedetto XVI dal 2007 è la Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina.

    Che ci sia bisogno di pregare per i cristiani cattolici cinesi, lo dimostra il fatto che in questi giorni la Corte di West Kowloon ha accusato il cardinal Joseph Zen Ze-kiun, e 5 esponenti del fronte democratico di non aver registrato correttamente un fondo umanitario di cui erano amministratori fiduciari.

    La polizia li aveva arrestati con la ben più grave imputazione di “collusione” con forze straniere, in violazione della legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino nell’estate 2020. Fino alla sua chiusura nell’ottobre scorso, il Fondo 612 ha assistito migliaia di manifestanti pro-democrazia coinvolti nelle proteste del 2019. Il processo inizierà il 19 settembre.

    La repressione delle libertà democratiche nell’ex-colonia inglese di Hong-Kong è sempre più feroce e che si viva in un autentico clima di paura lo dimostra il fatto che quest’anno non saranno celebrate le tradizionali SS. Messe in ricordo del massacro di Tiananmen del 1989, quando migliaia di studenti e cittadini cinesi furono massacrati a Pechino per aver chiesto libertà e democrazia. Lo stop alle celebrazioni è motivato dal timore di poter violare la legge sulla sicurezza nazionale.

    Condividi questa!

    Informazioni sull'autore

    Potrebbe piacerti anche

    Nessun commento

    È possibile postare il commento di prima risposta.

    Lascia un commento

    Please enter your name. Please enter an valid email address. Please enter a message.

    WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com