venerdì 30 aprile ’21

     

    Quarta Settimana di Pasqua

     

    Proverbio del giorno (Russia)

    Meglio morire della zampata d’un leone che del morso d’un gatto.

     

    Preghiera del giorno

    Apri Signore la mia bocca a benedire il tuo nome. Purificami dai vani, cattivi e importuni pensieri.

    Illumina l’intelletto, infiamma l’anima mia perché possa pregare degnamente e meritare di essere esaudito al cospetto della tua maestà.

    Per Cristo, nostro Signore. Amen.

     

    Santo del giorno

    GIUSEPPE BENEDETTO COTTOLENGO SACERDOTE Bra, Cuneo 1786 – Chieri, Torino 1842.

    Portato fin da piccolo verso i bisognosi, divenuto sacerdote a Torino, aprì a Valdocco le Piccole Case della Divina Provvidenza, prima per i malati rifiutati da tutti, poi per “famiglie“ di handicappati, orfani, ragazze in pericolo e invalidi.

    Le Piccole Case, oltre a dare rifugio e assistenza materiale, tendevano a costruire una identità umana e cristiana nelle persone più emarginate.

    Nacquero i preti della S. Trinità, vari ordini suore, i fratelli di S. Vincenzo ecc.. Apostolo, asceta, penitente, mistico, devoto alla Madonna, fu formatore di vita religiosa e precursore dell’assistenza ospedaliera.

     

    La Parola di Dio del giorno – Giovanni 14,1-6

    Disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore.

    Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».

    Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

     

    Riflessione del giorno

    Non sempre i consigli sono richiesti, ma di questo si dovrebbe tener conto: in un tempo come il nostro in cui trionfano le fake news e si manipolano eventi e dati per fini inconfessabili e poco nobili,  prima di credere alle notizie, bisognerebbe imparare a verificare le fonti e i dati. In molti casi non è poi così difficile.

    Esempi:

    1) si dice che in Italia le vittime della pandemia hanno superato quelle della seconda guerra mondiale. Con una popolazione di 43.800.000 persone, nel secondo conflitto mondiale l’Italia ha avuto 472.000 morti: 319 207 militari e 153.000 civili.

    I morti del covid19 dall’inizio a oggi sono circa 120.000 cioè 1/4 di quelli di 75 anni fa, su una popolazione di 60 milioni.

    Se i morti della guerra erano l’1,6% della popolazione, i morti della pandemia sono 0,2% del totale degli abitanti, ben 8 volte meno.

    2)  Secondo i dati Istat (affidabili) nel 2019 in Italia si sono verificati 315 omicidi, 204 vittime uomini e 111 donne cioè 0,53 omicidi per 100mila abitanti (per fare un confronto il Messico ha avuto 34.582 omicidi con il doppio degli abitanti, ma con tasso di criminalità 50 volte superiore).

    Insomma da anni gli omicidi sono in diminuzione e il nostro paese da questo punto di vista è uno dei più sicuri del mondo.

    Dei 315 omicidi, quelli in ambito familiare sono stati 150 cioè circa la metà…

    Questi dati smentiscono i troppi allarmi circa l’insicurezza in Italia e dicono che il possibilità di essere uccisi è più alta da parte di un congiunto che da parte di un immigrato.   

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Preghiamo per i paesi del mondo in cui la violenza dilaga soprattutto El Salvador, Venezuela, Nigeria, Yemen, Honduras, Guatemala ecc. perché ritrovino la via della pace e della giustizia.

     

    Don’t forget! 

    AREE DI CONFLITTO DEL PIANETA

    Afghanistan
    Osama Bin Laden è giudicato il responsabile degli attentati dell’11 settembre 2001 contro le Twin Towers ed il Pentagono.

    La reazione degli USA e dei loro alleati è stata di abbattere il regime afgano del Mullah Omar e dei Talebani, accusati di proteggere Bin Laden. 

    Nonostante la morte del capo di Al Qayda, il conflitto va avanti da 17 anni, e i morti sono più di 110.000, la maggior parte civili. Solo nel 2019-20 sono stati più di 34mila.

     

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