Venerdì 31 gennaio 2025

     

    III Settimana Tempo Ordinario

     

    Avvenne il 31 gennaio…

    828 – Giunge a Venezia il corpo di San Marco trafugato da Alessandria d’Egitto

    1888 – Muore a Torino don Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani e futuro Santo

    1929 – Lev Trockij viene esiliato dall’URSS

    1958 – L’Explorer 1 è il primo satellite artificiale statunitense lanciato in orbita con successo.

    2015 – Sergio Mattarella viene eletto 12º presidente della Repubblica Italiana

    2020 – Il Regno Unito cessa di essere Stato membro dell’Unione europea.

     

    Aforisma dal libro del Siracide

    “Non cercare le cose troppo difficili per te, non indagare le cose per te troppo grandi. Bada a quello che ti è stato comandato, poiché tu non devi occuparti delle cose misteriose.”

     

    Preghiera

    O Dio, che hai suscitato il presbitero san Giovanni Bosco come padre e maestro dei giovani, concedi anche a noi la stessa fiamma di carità, a servizio della tua gloria, per la salvezza dei fratelli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Giovanni Bosco aveva appena nove anni (era nato il 16 agosto 1815 a Castelnuovo d’Asti, oggi Castelnuovo Don Bosco) quando ebbe il sogno che gli indicò la sua strada: in un cortile, in mezzo a un gruppo di ragazzi, vide prima Gesù e poi la Madonna, attorniata a bestie feroci poi trasformate in agnelli.

    Da quel momento Giovanni divenne per i suoi coetanei un apostolo in grado di affascinarli con il gioco e la gioiosa compagnia, ma anche di farli crescere nella fede con la preghiera. Divenne sacerdote nel 1841 e nello stesso anno di fatto iniziò l’opera che poi diventò la Società Salesiana, fondata nel 1854. Nel 1872, con santa Maria Mazzarello (1837-1881), fondò l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

    Morì nel 1888. Nel 1934 fu proclamato santo e nel 1988 “Padre e Maestro della gioventù”. È patrono delle scuole professionali e protettore di maestri, insegnanti, scolari, apprendisti, editori e giovani. È  invocato contro le malattie in genere.

     

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    Parola di Dio del giorno Marco 4,26-34

    Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».

    Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».

    Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

     

    Riflessione Don Bosco: La società dell’allegria

    Durante gli anni della scuola, don Bosco comprese presto il valore delle vere amicizie. Sin da subito evitò i compagni che si davano a piccoli furti o a imprese rischiose. E questo gli valse la fiducia della padrona di casa, che gli chiese di aiutare suo figlio con la scuola. Il ragazzo era di carattere irrequieto, gli piaceva molto il gioco, poco lo studio.

    Anche se frequentava una classe superiore alla mia, sua madre mi pregò di dargli ripetizioni. Lo trattai come un fratello. Con gentilezza, giocando con lui, riuscii a portarlo in chiesa a pregare. Nello spazio di sei mesi cambiò. A scuola riuscì ad accontentare i professori e a prendere buoni voti. La madre fu così contenta che mi condonò la pensione mensile. Ero stimato e obbedito come il capitano di un piccolo esercito. Mi cercavano da ogni parte per organizzare trattenimenti, aiutare alunni nelle case private, dare ripetizioni”.

    Coloro che prima avrebbero voluto coinvolgere Giovanni nelle loro bravate ora cominciarono a cercarlo affinché li aiutasse nei compiti. Lo fece, non prestando temi ed esercizi già fatti, ma insegnando loro a farcela da soli, con le loro forze. “Spiegavo ciò che non avevano capito, li mettevo in grado di superare le difficoltà più grosse. Mi procurai in questa maniera la riconoscenza e l’affetto dei miei compagni. Cominciarono a venire a cercarmi durante il tempo libero per il compito, poi per ascoltare i miei racconti, e poi anche senza nessun motivo…Formammo un gruppo, e lo battezzammo SOCIETÀ DELL’ALLEGRIA.

    Il nome fu indovinato, perché ognuno aveva l’impegno di organizzare giochi, tenere conversazioni, leggere libri che contribuissero all’allegria di tutti. Era vietato tutto ciò che produceva malinconia, specialmente la disobbedienza alla legge del Signore. Chi bestemmiava, pronunciava il nome di Dio senza rispetto, faceva discorsi cattivi, doveva andarsene dalla Società. Mi trovai così alla testa di un gran numero di giovani.

    Di comune accordo fissammo un regolamento semplicissimo: 1. Nessuna azione, nessun discorso che non fosse degno di un cristiano. 2. Esattezza nei doveri scolastici e religiosi. Questo avvenimento mi diede una certa celebrità. Nel 1832 ero stimato e obbedito come il capitano di un piccolo esercito”. L’allegria e il divertimento furono, e sono anche oggi, validi strumenti per costruire un bel gruppo di persone e di amici.

     

    Intenzione di preghiera

    Perché S. Giovanni Bosco protegga il Patronato S. Vincenzo e soprattutto i ragazzi e giovani che ne fanno parte e lo frequentano.

     

    Don’t Forget! 31 gennaio – 5 febbraio

    SETTIMANA DON BOSCO DON BEPO

     

    PROGRAMMA

    • 25 GENNAIO: Il Comune di Endine ha intitolato la Biblioteca del paese a PIETRO CAO (1935-1999) per trent’anni collaboratore di don Giovanni Fogaroli ed educatore dei ragazzi della casa di Endine. Pietro Cao è stato anche appassionato scrittore e alcune sue opere hanno ricevuto riconoscimenti letterari.
    • 31 GENNAIO: Ore 18,00 nella Chiesa del Patronato di Clusone, Messa di inizio settimana don Bosco /don Bepo, a un mese dalla morte di don Martino Campagnoni direttore della casa per 63 anni (1961-2024). Saranno presenti oltre ai preti del PSV, anche l’Arciprete di Clusone Giuliano Borlini e le autorità locali. Don Arturo Bellini nell’omelia traccerà il profilo educativo di don Martino alla luce degli insegnamenti di don Bosco. Dopo la Messa rinfresco a buffet.
    • Domenica 2 FEBBRAIO alla S. Messa delle ore 11,00 nell’Auditorium della Casa del Giovane RICORDO del Servo di Dio don BEPO VAVASSORI nel 50° anniversario della sua morte (+5-2-1975) Presiede la celebrazione Davide Pelucchi Vicario generale.
    • 3 FEBBRAIO ore 20,30: don Marco Perrucchini presenta la figura di don Bepo alla casa del Giovane
    • 4 FEBBRAIO in occasione della consegna dei diplomi agli alunni dell’AFP-PSV presso la sede della Confindustria al Km Rosso sarà ricordato don Bepo Vavassori
    • Mercoledì 5 FEBBRAIO nelle S. Messe delle 7,30 (chiesa grande di casa centrale) e delle ore 18,00 (chiesa del Conventino) ricordo di don Bepo nel 50° anniversario della morte
    • Venerdì 7 FEBBRAIO ore 20,30: P.S.V. di Sorisole: spettacolo teatrale ispirato alla figura di don Bepo Vavassori: “Ho promesso una casa a ciascuno” scritto e interpretato da Alberto Salvi e con musiche originali di Luigi Suardi.

     

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