Venerdì 31 maggio 2024

     

    VIII settimana T. Ordinario (A. pari)

     

    Avvenne il 31 maggio…

    1740 – Federico II di Hohenzollern incoronato re di Prussia.

    1902 – Gli afrikaner firmano un trattato di pace col Regno Unito: finisce la 2.a guerra boera e inizia il controllo britannico sul Sudafrica.

    1961 – Viene creata la Repubblica del Sud Africa.

    1972 – Strage Peteano: bomba dei neofascisti di Ordine Nuovo uccide 3 carabinieri e ne ferisce 2.

    2003 – Viene effettuato l’ultimo volo di un Concorde dell’Air France.

     

    Aforisma di Angelus Silesius

    La rosa è senza un perché; fiorisce perché fiorisce, non si cura di sé stessa, non desidera essere vista.

     

    Preghiera di D. Bonhoeffer: qualunque cosa rechi questo giorno

    Al cominciar del giorno, Dio, ti chiamo. Aiutami a pregare e a raccogliere i miei pensieri su di te; da solo non sono capace. In me c’è buio, ma in te c’è la luce; io sono solo, ma tu non mi lasci; io non ho coraggio, ma tu mi sei d’aiuto; io sono inquieto, ma in te c’è la pace; in me c’è amarezza, in te pazienza; io non capisco le tue vie, ma tu sai qual è la mia strada. Signore, qualunque cosa rechi questo giorno, il tuo nome sia lodato! Amen

     

    Santo del giorno

    Dopo l’annunciazione e ricevuto lo Spirito Santo, Maria lasciò Nazareth e si recò in Galilea a trovare Elisabetta in una città tradizionalmente ritenuta Ain-Karim situata 6 km ad occidente di Gerusalemme.

    Quando Maria giunse nella casa di Zaccaria, Elisabetta ebbe la percezione di trovarsi di fronte alla donna che portava in grembo il Cristo, lodando Maria per esserne stata degna. In risposta alla lode, la Vergine Maria espresse il ringraziamento a Dio attraverso il “Magnificat” riportato da S. Luca nel suo Vangelo e denso di reminiscenze bibliche.

    Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi, cioè fino alla nascita del figlio di lei Giovanni, il futuro Battista. Celebrata dai frati minori fin dal 1263 sotto Papa Urbano IV, l’istituzione di tale festa è dovuta all’Ordine Francescano.

     

    Parola di Dio del giorno Luca 1,39-52

    Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo.

    E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono.

    Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

     

    Riflessione Festa della visitazione

    Il vangelo di oggi ci rivela che Maria è regina della comunicazione e dell’accoglienza. La visita di Maria a Elisabetta, infatti, è il mistero della comunicazione mutua di due donne diverse per età, ambiente, caratteristiche e della rispettosa vicendevole accoglienza. Due donne, ciascuna delle quali porta un segreto difficile a comunicare, il segreto più intimo e più profondo che una donna possa sperimentare sul piano della vita fisica: l’attesa di un figlio. Elisabetta fatica a dirlo a causa dell’età, della novità, della stranezza.

    Maria fatica perché non può spiegare a nessuno le parole dell’angelo. Se Elisabetta ha vissuto, secondo il Vangelo, nascosta per alcuni mesi nella solitudine, infinitamente più grande è stata la solitudine di Maria. Forse per questo parte “in fretta”; ha bisogno di trovarsi con qualcuno che capisca e da ciò che le ha detto l’angelo ha capito che la cugina è la persona più adatta. Quando si incontrano, Maria è regina nel salutare per prima, è regina nel saper rendere onore agli altri, perché la sua regalità è di attenzione premurosa e preveniente, quella che dovrebbe avere ogni donna.

    Elisabetta si sente capita ed esclama: “Benedetta tu tra le donne”. Immaginiamo l’esultanza e lo stupore di Maria che si sente a sua volta compresa, amata, esaltata. Sente che la sua fede nella Parola è stata riconosciuta. La Visitazione ci parla quindi di una compenetrazione di anime, di un’accoglienza reciproca e discreta, che non si logora con la moltitudine delle parole, ma che con semplici accenni di luci, di fiaccole nella notte, permette una comunicazione perfetta.

     

    Intenzione di preghiera

    Per i ministri del popolo di Dio: come Maria di Nazareth, siano solleciti nell’andare incontro ai fratelli portando la gioia del Vangelo e la luce della fede. Preghiamo.

     

    Don’t Forget! Foto dell’anno 2023

    Una donna abbraccia il corpo della nipote di 5 anni uccisa in un attacco israeliano che ha colpito l’ospedale Nasser di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, 17-10-2023.

    MOHAMMED SALEM, REUTERS/CONTRASTO

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