venerdì 4 settembre ’20

     

     

    nell’immagine un dipinto di George Hughes

     

     

    XXIIa Settimana Tempo Ordinario

     

    Proverbio del giorno

    L’amicizia è una strada che scompare nella sabbia se non la si percorre con continuità. (Congo)

     

    Iniziamo la Giornata Pregando

    Padre nostro, per mezzo di tuo figlio Gesù Cristo hai dato la salvezza al mondo. Fa’ che riconosca il bene che si trova davanti a me come compito da portare a termine. La luce dello Spirito Santo mi permetta di essere vigile, al servizio del tuo amore, tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen

     

    Guala Vescovo

    Nato verso il 1180 da nobile famiglia, Guala era già prete quando incontrò S. Domenico che cercava nuovi membri per l’ordine da lui fondato: Guala diventò suo collaboratore. Eletto Vescovo di Brescia nel 1242 si ritirò nel monastero di Astino fino alla sua morte nel 1244.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno Luca 5,33-39.

    I farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere; così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!». Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora digiuneranno». Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è più buono!”».

     

    La riflessione del giorno (Card. Ravasi: Mattutino)

    L’uomo vive secondo 3 modalità: pensando, contemplando, agendo. Quindi, ritenendo che nell’ universo qualcosa corrisponda a queste tre modalità, si forma le idee del vero, del bello e del bene. In una bella rivista intitolata Davar (vocabolo ebraico che significa sia «parola» che «fatto», nella convinzione che le vere parole sono efficaci, generano vita e realtà) trovo la traduzione di un saggio giovanile della straordinaria scrittrice e pensatrice ebrea francese Simone Weil (1909-1943). Ho citato solo le prime righe…e si trattava di una ragazza di soli 17 anni! Mi fermo solo a quella rilevazione per interrogare un po’ tutti: siamo capaci di esercitare le tre modalità fondamentali della persona matura e cioè pensare, contemplare, agire? Forse le pratichiamo ma in modo dissociato. Quante volte, infatti facciamo senza pensare; riflettiamo senza agire; contempliamo sì, ma scivolando nel vuoto e nella inerzia. Anzi, non di rado queste tre qualità decisive non raggiungono mai le rispettive mete. Il pensiero non si preoccupa di cercare in profondità il vero e si aggira solo sulla superficie delle cose. La contemplazione non è riservata al bello che sta attorno a noi e all’armonia dell’essere, ma si perde nei particolari secondari. L’azione non tende al bene ma si accontenta di raggiungere esiti e vantaggi personali. Per questo è necessario prendere in mano il pensare, il contemplare e l’agire per essere veramente persone e non semplici esseri. 

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché impariamo a coltivare correttamente il pensiero, la contemplazione e l’azione.

     

    Don’t forget…

    Compleanno di don JAN HEEFFER nato a Tilburg (Olanda) il 04-09-1948. A lui i più cari auguri!

     

    Il ricordo e il grazie…

    Don Angelo Bernini

    Il Prete “Orso” dal Cuore Grande

    Morto il 28 marzo 2020

    Nato il 19-12-1926 a Vertova, è stato ordinato il 7-6-1952. È stato vicario parrocchiale a Poscante dal 1952 al 1957 e ad Almenno S. Salvatore dal 1957 al 2019. Appassionato al suo orto, Don Bernini era famoso per le sue sfuriate a cui tutti erano ormai abituati. Come un attento Cicerone, amava raccontare a visitatori e fedeli la storia e la devozione dell’antico santuario della Madonna del Castello. Nonostante il carattere un po’ particolare e le omelie molto forti, tutti gli volevano bene e ascoltavano, con entusiasmo e fiducia, i suoi consigli e i suoi insegnamenti. Don Bernini si è interamente dedicato al santuario, vivendo questo ruolo come stile di vita nell’essere custode della Casa di Dio, dove ora riposa in pace. E’ morto di covid a 93 anni di età. Lo affidiamo all’abbraccio misericordioso del Padre nella certezza che in Lui troverà il compimento quella Parola che ha annunciato con zelo e passione, dei Sacramenti che ha celebrato e di quella Carità che ha vissuto con generosità e disponibilità.

     

     

     

     

     

     

     

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