XXII settimana T. Ordinario
Avvenne il 6 settembre…
3761 a.C. – Primo giorno del calendario ebraico
3114 a.C. – Primo giorno del calendario maya
1191 – Arsuf (Palestina) le forze cristiane di re Riccardo Cuor di Leone sconfiggono Saladino
1522 – La Victoria, nave sopravvissuta della spedizione di Ferdinando Magellano, ritorna in Spagna, come prima nave ad aver circumnavigato il globo.
1620 – I Padri Pellegrini salpano da Plymouth a bordo della Mayflower diretti in America del Nord
1941 – Germania: gli ebrei obbligati a indossare una stella di David con la parola Jude.
1991 – Leningrado torna ad adottare il vecchio nome di S. Pietroburgo.
Aforisma di S. Francesco di Sales
“La meditazione è madre dell’amore, la contemplazione ne è figlia.”
Preghiera
Dio onnipotente, unica fonte di ogni dono perfetto, infondi nei nostri cuori l’amore per il tuo nome, accresci la nostra dedizione a te, fa’ maturare ogni germe di bene e custodiscilo con vigile cura. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Nato a Garrigue, nella diocesi di Nimes, Bertrando fu uno dei 16 discepoli di S. Domenico nell’apostolato in Linguadoca e tra i primi a vestire il bianco abito di predicatore. Fondò, nel 1217, il convento di Saint-Jacques a Parigi.
Nel 1221 fu designato primo provinciale di Provenza. Il beato Giordano di Sassonia lo descrive così: «Compagno di san Domenico nei viaggi, nella santità e nel fervore». Molti suoi atteggiamenti riflettevano anche nel tratto esterno il comportamento di maestro Domenico che si era proposto di imitare e che aveva seguito nei suoi viaggi. Morì nel 1230 nel monastero cistercense di Bouchet, dove fu sepolto.
Il suo corpo fu traslato dai Domenicani di Orange nel 1414 e fu da loro venerato fino al 1561 quando fu dato alle fiamme durante le guerre di religione. Leone XIII, il 14 luglio 1881, ha concesso la memoria liturgica all’Ordine e alle diocesi di Valence e Nimes, confermando il culto.
Parola di Dio del giorno Luca 5,33-39
I farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere; così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!».
Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno». Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo.
E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».
Riflessione di Romano Guardini
Come ammonizione a coloro che si scandalizzano per le colpe della Chiesa e pretendono che essa sia immune da quei difetti e colpe che denuncia negli altri, riportiamo questo breve e illuminante scritto di un grande teologo come Romano Guardini affinché qualcuno possa farne oggetto di meditazione. «Anche sulla Chiesa incombe la tragedia di tutto ciò che è uomo e quindi difettoso.
L’assoluto e perfetto si fonde con il limitato e imperfetto…Per quanto possa sembrare paradossale, l’imperfezione appartiene alla natura della Chiesa terrena. Si potrebbe quasi osare di riproporre l’equazione: le manchevolezze della Chiesa sono la croce di Cristo. É stato detto che noi ci faremo una ragione dei difetti della Chiesa solo quando ne intenderemo il senso. Forse il senso è questo: i nostri peccati e difetti devono crocefiggere la nostra fede affinché cerchiamo veramente solo Iddio e la nostra salvezza e non noi stessi.
Cosa avverrebbe di noi se davvero le debolezze umane sparissero dalla Chiesa? Chissà, forse diverremmo orgogliosi, egoisti e prepotenti. Non saremmo più fedeli per il solo motivo giusto, cioè per trovar Dio. Le manchevolezze della Chiesa sono la Croce, purificano la nostra fede. Dobbiamo amare la Chiesa così come è, solo allora la ameremo davvero».
Intenzione di Preghiera
Per le vittime della violenza assassina e per i loro carnefici: perché le vittime siano accolte da Dio nella beatitudine eterna e gli uccisori si pentano e riparino al male fatto.
Don’t Forget! MARTEDÌ 3 SETTEMBRE ULAANBAATAR, MONGOLIA
Il presidente russo Vladimir Putin col presidente della Mongolia Ukhnaagiin Khurelsukh. Putin si trova in Mongolia per una visita ufficiale, la prima in un paese sotto la giurisdizione della Corte penale internazionale, il tribunale che nel marzo 2023 aveva emesso un mandato di arresto nei suoi confronti per crimini di guerra commessi in Ucraina.
Teoricamente Putin avrebbe quindi dovuto essere arrestato, cosa che non è successa: la Mongolia infatti dipende fortemente dalla Russia, con cui condivide un lungo confine, soprattutto nei suoi approvvigionamenti di gas e petrolio. Prima della visita di Putin il regime russo aveva ricevuto varie rassicurazioni dalla Mongolia sul fatto che Putin non sarebbe stato arrestato, e non aveva quindi annullato la visita.
VYACHESLAV PROKOFYEV, SPUTNIK, KREMLIN POOL PHOTO VIA AP
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