II Settimana del Tempo Pasquale
nella fotografia un quadro di Jack Vettriano
Iniziamo la Giornata Pregando
Signore, tu conosci più di noi il nostro cuore e tu sai che nel profondo non cerca e non desidera se non Te. Rendici capaci di rispondere alla tua chiamata e di lasciarci condurre dove tu vuoi, perché in noi si compia il tuo disegno d’amore e di predilezione.
AGOSTINO JEONG YAK-JONG
conobbe il cattolicesimo due anni dopo l’introduzione in Corea. Le prime persone che evangelizzò furono la moglie e i figli. Appassionato di dottrina cristiana, la compendiò in un Catechismo in due volumi nella sua lingua natia. All’esplodere della persecuzione del 1801, finì subito sulla lista dei ricercati. Dopo aver patito numerose torture, venne decapitato a Seul a 41 anni. La moglie e i figli, poco tempo dopo, subirono la stessa sorte.
Ascoltiamo la Parola di Dio (Gv 6,1-15)
Gesù andò all’altra riva del mare di Galilea e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi. Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli…Alzati gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. E quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono 12 canestri coi pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: «Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo.
Riflessione del giorno (Meg Hunter-Kilmer)
A dei bimbi tra i 6 e i 10 anni ho chiesto di riempire lo spazio in bianco della frase: “Dio è ______”. “Dio è straordinario!”, ha dichiarato uno e ho concordato. “Dio è grande” ha suggerito un altro. Certo! “Dio è simpatico!” Qui mi sono fermato. Perché Dio non è simpatico: gentile, misericordioso, buono, ma “simpatico” no, perché implicherebbe che faccia ciò che vogliamo. Il problema è che noi abbiamo fuso quest’immagine di Dio con la verità del suo amore e misericordia, e quindi siamo scioccati dalle leggi morali, dalle conseguenze dei peccati, dalla collera di Dio. “Dio ama tutti!” diciamo e ci aspettiamo che si limiti a sorridere con indulgenza di fronte al nostro peccato. Ma questo non è vero amore. Il vero amore non siede inattivo mentre l’amato distrugge se stesso, ma interviene; non accetta il peccato, non finge che non danneggi i rapporti. Ma l’amore di Dio resta sempre lì: se sei scappato, ti aspetta e non vede l’ora che tu ritorni. Anche se il silenzio di Dio nella preghiera ti fa pensare che ti nasconda il suo volto, Lui è lì. Se questo è vero, la tua vita deve essere diversa e come dice S. Paolo devi “comportarti in maniera degna della vocazione che hai ricevuto”. Non abbiamo bisogno di un Dio simpatico, ma di un Dio buono, anche se fa male, anche se a volte sembra che ci rovini la vita.
Intenzione del giorno
Preghiamo per tutti gli ospiti delle case di riposo e per chi li assiste
Don’t forget…! GIORNATA MONDIALE DEL MORBO DI PARKINSON
Il Parkinson in Italia colpisce circa 250mila persone. E’ stato definito la malattia delle grandi menti: ne sono stati affetti Papa Giovanni Paolo II, il leader palestinese Yasser Arafat e l’ex pugile Muhammad Ali. Si tratta di una patologia neurodegenerativa, nella quale cioè c’è la degenerazione di cellule all’interno del cervello, che rallenta alcuni “automatismi” come guidare e camminare. La patologia si manifesta in genere a partire dai 60 anni di età, ma sempre più di frequente ne risultano affette persone anche più giovani, a partire dai 30-40 anni.
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