sabato 15 luglio ’17

    XIV settimana del tempo ordinario

     

    nella fotografia un quadro di Jean-François Millet 

     

     

    Proverbio del giorno

    Fa’ quel che devi…e accada quel che può. (Proverbio francese)

     

    Preghiera del giorno (Dall’inghilterra)

    Dio mostraci il mondo così come lo ha fatto il tuo amore: un mondo in cui i deboli sono accolti invece di essere sfruttati e in cui nessuno ha fame ed è povero. Un mondo in cui i tesori e le ricchezze della terra sono condivisi e in cui tutti ne possono godere. Un mondo in cui la pace poggia sulla giustizia ed è l’amore a modellare la giustizia. Dacci il coraggio e la fantasia di crearlo in Gesù Cristo.

     

    Bonaventura

    Giovanni Fidanza nacque a Bagnoregio (Viterbo) nel 1218. Bambino fu guarito da S. Francesco, che avrebbe esclamato: «Oh bona ventura» e quello gli rimase per nome. Studiò a Parigi ed entrò nell’Ordine dei Frati Minori. Insegnò teologia all’università di Parigi e formò intorno a sé una scuola. Nel 1257 venne eletto generale dell’Ordine francescano, carica che mantenne per 17 anni con impegno al punto da essere definito 2° fondatore dell’Ordine. Scrisse opere di carattere teologico e mistico e fu nominato vescovo di Albano e cardinale. Morì nel 1274.

     

    La Parola di Dio del giorno

    Gesù disse ai discepoli: «Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone; è sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone…Non temete dunque, poiché non v’è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato. Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nella Geenna. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia. Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri! Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».  Mt 10,24-33

     

    Riflessione Per Il Giorno (G. Repaci)

    Oswald Spengler ne Il Tramonto dell’Occidente (1918) diceva che ogni civiltà è come un organismo vivente: conosce tre fasi e cioè la nascita, la crescita e infine la morte che non comporta necessariamente l’estinzione fisica ma la caduta nell’irrilevanza storica. La fase ascendente è quella della Kultur mentre quella discendente quella della Zivilisation. Quando alla cultura dell’odio e dell’intolleranza si risponde con slogan tipo «vietato vietare», quando l’apologia della coppia gay si contrappone alla famiglia fondata sul matrimonio fra uomo e donna, quando si pretende di combattere il decadimento dei valori proclamando il principio folle della loro relatività, quando l’aumento dell’odio allo straniero va di pari passo con l’aumento dell’amore agli animali, quando il tanto esaltato dialogo si svolge fra uno che non vuol sentire e uno che non ha più nulla da dire, quando l’uccisione degli esseri viventi in formazione o in decadimento fisico, è considerato un segno di civiltà…allora la situazione è grave, anche se non è seria (E. Flaiano). L’Occidente sembra un malato terminale a cui va tolta la spina…o non ancora? Per chi crede rimane la speranza: come disse Heidegger in una celeberrima intervista a Der Spiegel «soltanto Dio ci può salvare». E di certo salverà anche noi Europei (ma che intenda salvare quest’Europa, nutriamo qualche dubbio).

     

    Intenzione del giorno                                        

    Preghiamo per i ricoveri, le case di cura, gli hospice ecc. per chi vi lavora e per chi vi è ospitato

     

    Don’t forget! ACCUSE FALSE ALLA CHIESA CATTOLICA

    ACCUSA: La chiesa tollera la tortura agli animali.  RISPOSTA: Accusa falsa, infondata, con livello infantile di attacco. Il catechismo cattolico afferma che «far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita», «è contrario alla dignità dell’uomo», non a quella degli animali (2148). È solo la riscoperta della centralità dell’uomo nel Creato, quale vertice della Creazione, che evita maltrattamenti e sofferenze inutili agli animali. Al contrario chi promuove i “diritti degli animali” non eleva questi alla condizione dell’uomo ma abbassa l’uomo alla condizione animale. 

     

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