XI Settimana del Tempo Ordinario

     

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    Autoritratto di Andrea Del Sarto – Galleria degli Uffizi, Firenze.

     

    S. LUIGI GONZAGA

    Figlio del duca di Mantova, nato nel 1568, fu educato fin dall’infanzia alle armi. Ma a 10 anni Luigi aveva deciso la sua strada: quella che attraverso l’umiltà, la castità e la vita dedicata al prossimo l’avrebbe condotto a Dio. A 12 anni ricevette la 1.a comunione da S. Carlo Borromeo. Decise di entrare nella Compagnia di Gesù e per riuscirci dovette sostenere anni di lotte contro il padre. Libero di seguire Cristo, rinunciò a titolo ed eredità; entrò nel Collegio Romano dei Gesuiti, e si dedicò a umili e ammalati, distinguendosi durante la peste che colpì Roma nel 1590: trasportando un malato, fu contagiato e morì: aveva 23 anni

    La Parola di Dio del giorno  (Matteo 6,24-34)

    Gesù disse ai suoi discepoli: «…per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?…Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà gia le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena».

    Riflessione Per Il Giorno – Detti dei padri sulla castità

    Altro sono gli inciampi e le cadute posti sulla via della virtù, altro è la morte dell’anima, la completa distruzione e desolazione totale. Ecco come si fa a conoscere se si è nel primo caso: se uno, anche cadendo, non dimentica l’amore del Padre; se, pur essendo carico di colpe, non smette la sua corsa; se non è negligente nell’affrontare di nuovo la battaglia contro le cose dalle quali è stato sconfitto; se non si stanca di ricominciare, ricordando la parola del Profeta: Fino all’ora del mio passaggio da questo mondo, non rallegrarti di me, o mio nemico! Perché sono caduto, ma di nuovo mi rialzo; sono seduto nella tenebra, ma il Signore mi illumina”. Così non cesserà di combattere fino alla morte; non si darà per vinto finché avrà respiro; e anche se la sua nave naufragasse ogni giorno e i risultati ottenuti dal suo commercio finissero nell’abisso, non cesserà di prendere a prestito e caricare altre navi e navigare con speranza. Finché il Signore, vedendo la sua sollecitudine, avrà pietà di lui e gli rivolgerà le sue misericordie e gli darà incitamenti per sopportare e affrontare i dardi infuocati del male. Questa è la sapienza che viene da Dio, e chi è malato di questa è sapiente.

    Preghiera del giorno – preghiera a S. Luigi

    O S. Luigi Gonzaga, che vivesti la castità e la carità evangeliche fino al dono della vita, ti prego e ti scongiuro: fa’ che io, da Te conservato immune da ogni peccato, possa con mente incontaminata, purezza di cuore e illibatezza di corpo, servire sempre castamente Gesù e Maria per poter così amare generosamente il mio prossimo. Amen.

    Don’t forget! …Ricorda!

    S. Luigi Gonzaga è stato a lungo patrono dei giovani di Azione Cattolica (S. Agnese per le ragazze): non c’è chiesa parrocchiale che non abbia la sua statua in una nicchia o altare laterale.

    21/06/1986:  28° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di DON SANDRO SESANA

     

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