martedì 27 giugno ’17

    XII settimana del tempo ordinario

     

    nell’immagine un quadro di  Jan Gossaert

     

     

    Proverbio del giorno

    Se c’è un rimedio, perché te la prendi? E se non c’è un rimedio, perché te la prendi? (Cina)

     

    Iniziamo la giornata pregando

    Io lo so Signore che tu mi sei vicino, – luce alla mia mente, guida al mio cammino, – mano che sorregge, sguardo che perdona – e non mi sembra vero che Tu esista così. – Dove nasce amore Tu sei la Sorgente; – dove c’è una croce Tu sei la Speranza; – dove il tempo ha fine Tu sei vita eterna – e so che posso sempre contare su di Te! – E accoglierò la vita come un dono – e avrò il coraggio di morire anch’io – e incontro a Te verrò col mio fratello – che non si sente amato da nessuno.

     

    Cirillo di Alessandria (370-444)

    succedette allo zio Teofilo, vescovo di Alessandria d’Egitto tra il 385 e il 412 e fu protagonista assoluto nella Chiesa della prima metà del V secolo. Fronteggiò gli avversari della Cristianesimo da scrittore prolifico e polemico com’era e non si sottrasse nelle dispute contro pagani e giudei, diventando importante punto di riferimento nelle dispute teologiche che segnarono il concilio di Efeso nel 431.

     

    La Parola di Dio del giorno Mt 7,6.12-14

    Gesù disse ai suoi discepoli: ” Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.  Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti. Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!” 

     

    Riflessione Per Il Giorno (Asia News P. Cervellera)

    Da tempo l’ex generale al Sisi preme per una società egiziana in cui cristiani e musulmani abbiano stessi diritti e stessi doveri; in cui le procedure per costruire chiese e moschee siano le stesse; in cui vi siano stesse possibilità di carriera nella società e nell’esercito per i fedeli delle due religioni. Un successo di al Sisi in questo campo sarebbe una rivoluzione nel mondo arabo, data l’importanza dell’Egitto, dal punto di vista numerico e culturale. L’influenza di al Sisi è tale che perfino l’università di Al Azhar, spesso divisa fra modernità e dipendenza dai finanziamenti sauditi, si sta muovendo per condannare l’interpretazione letteralista del Corano, che è alla base di Daesh e di tutto il wahhabismo saudita e che fomenta l’integralismo terrorista islamico.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché gli sforzi di coloro che vogliono la pace trovino sostegno e corrispondenza

     

     

    Don’t forget!

    Il militare Abd al-Fattah al-Sisi, nato al Cairo il 19-11-1954 è il sesto e attuale Presidente della Rep. Egiziana. Secondo Amnesty International la sua presidenza ha segnato un deterioramento nel rispetto dei diritti umani in Egitto, ma secondo altri osservatori ci sono stati progressi sul fronte della libertà di religione e del rispetto delle minoranze. Ha ricoperto diverse posizioni di comando nelle Forze armate egiziane sino a venire nominato Capo di Stato Maggiore e Ministro della Difesa dall’ex Presidente Mohamed Morsi. Ha assunto la Presidenza dopo aver rovesciato Morsi con un colpo di Stato militare il 3 luglio 2013.

     

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