sabato 26 maggio ’18

    VII Settimana del tempo ordinario

     

    nell’immagine Madonna col Bambino di Giotto

     

    Proverbio del Giorno

    L’esempio degli antenati è come una bisaccia per il giovane viandante. (Egitto)

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera del mattino)

    Il Dio della pace benedica e custodisca la nostra famiglia. Ci renda capaci di fare la sua volontà in tutte le nostre azioni e accresca in noi ciò che gli è gradito. Il Signore ci benedica, ci preservi dal male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

     

    FILIPPO NERI

    Figlio di un notaio fiorentino, ricevette buona istruzione e fece pratica dell’attività del padre; ma a 18 anni abbandonò gli affari e andò a Roma dove si guadagnò da vivere facendo il precettore, scrisse poesie, studiò filosofia e teologia: nel 1538 cominciò a lavorare coi giovani e fondò una confraternita di laici che si incontravano per adorare Dio, dare aiuto a pellegrini e convalescenti e che diedero vita al grande ospizio della Trinità. Nel 1551 Filippo fu ordinato prete e gli fu attribuito il dono di saper leggere nei cuori. Ma l’occupazione principale era il lavoro tra i giovani. Filippo era assistito da altri chierici che aveva organizzato nella Congregazione dell’Oratorio; per la quale costruì la Chiesa Nuova, a S. Maria “in Vallicella”. La sua influenza sui romani del tempo fu incalcolabile.

     

    La Parola di Dio del giorno (Marco 10,13-16).

    In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso». E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva.

     

    BREVE COMMENTO AL VANGELO

    Conoscendo il mondo antico, stupisce l’atteggiamento di Gesù nei confronti dei bambini: non solo li accoglie, ma li propone a modelli del discepolato. Nell’antichità il bambino non suscitava tenerezza, come ai nostri giorni: sia nella cultura greca che in quella romana ed ebraica, il bimbo era visto come un non-ancora uomo e come tale veniva trattato, la sua educazione veniva affidata alle madri e alle volte accadeva che il bambino venisse considerato proprietà dei genitori e come tale usato o venduto. Una delle felici eredità che il cristianesimo ha lasciato al nostro tempo neo-paganeggiante è proprio il rispetto di ogni uomo e in particolare dell’uomo debole.

     

    Riflessione Per Il Giorno (Steve Jobs)

    L’unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. Se non hai ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare, non fermarti, come capita per le faccende di cuore, saprai di averlo trovato non appena ce l’avrai davanti. E, come le grandi storie d’amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni, quindi continua a cercare finché non lo troverai. Non accontentarti. Sii affamato. Sii folle… Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti i disoccupati, i precari e le persone –soprattutto giovani- alla ricerca di lavoro

     

    Don’t Forget! – La foto della settimana

    MANUEL ARMENIS (GERMANIA) “OLD FRIENDS”

    Amburgo, primavera 2017. E’ la signora più graziosa del vicinato, nonostante il peso degli anni. Sempre ben vestita, con bei colori, di buon umore, sorridente, mai una lamentela anche se ogni giorno è una lotta e una sfida. E mai senza la compagnia del suo migliore amico, il suo cagnolino

    Manuel Armenis è fotografo di strada e risiede ad Amburgo, in Germania. È nato a Mannheim (Germania) nel 1971. Ha studiato a Icart, École de Photographie a Parigi (Francia) e all’Università delle arti di Londra (Inghilterra). Dedica particolare attenzione all’esplorazione della condizione umana all’interno di ambienti urbani quotidiani e comuni.

     

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