XXIV Settimana tempo Ordinario
S. GIUSEPPE COPERTINO
Giuseppe Maria Desa nacque nel 1603 a Copertino (Lecce) in una stalla del paese. Rifiutato da alcuni Ordini per «la sua poca letteratura» (aveva abbandonato la scuola per povertà e malattia), fu accettato dai Cappuccini e dimesso per «inettitudine» dopo un anno. Accolto come Terziario e inserviente in un altro convento, fu ordinato prete. Aveva manifestazioni mistiche preghiere e penitenze che diffusero la fama di santità. Ebbe il dono della scienza infusa, per cui gli chiedevano pareri perfino i teologi e seppe accettare la sofferenza con semplicità. Morì nel 1663.
Il quadro del giorno – 27° dipinto della serie “i 1000 quadri più belli del mondo”
Pala della beata Umiltà: polittico a tempera e oro su tavola (128×57 cm la centrale, 45×32 le formelle laterali) di Pietro Lorenzetti -1341 circa – Uffizi, Firenze.
Il pannello a sinistra fa parte della grande pala d’altare originariamente ospitata nel monastero di S. Giovanni Battista a Faenza fondato dalla Beata di nome Umiltà, al secolo Rosanese Negusanti (Faenza, 1226 circa – Firenze 1310), religiosa italiana, fondatrice del ramo femminile della Congr. vallombrosana dell’Ordine di San Benedetto. E’ opera del pittore Pietro Lorenzetti (Siena 1280/85 – 1348) pittore del Trecento, tra i maestri della scuola senese e fratello minore di Ambrogio. Di lui si sa poco, ma fra le opere attribuitegli quella che presentiamo è certa e testimonia il grande talento e la sua profonda influenza anche sugli artisti posteriori. Il polittico alla base reca l’iscrizione “A. MCCCXVI / HEC SUNT MIRACULA BEATE HUMILITATIS PRIME ABBATISSE ET FUNDATRICIS HUIUS VENERABILIS MONASTERII ET IN ISTO HALTARI EST CORPUS EIUS”.
Il pannello scelto ritrae l’arrivo a Firenze della santa che vi si era recata per fondare un secondo monastero. Nell’angolo superiore sinistro S. Giovanni evangelista in volo indica a Umiltà l’incarico divino da eseguire, mentre nella scena al centro in basso la santa, accompagnata da due compagne, è ritratta nel momento in cui sta per varcare le porte della città. La giustapposizione delle due scene crea un effetto di profondità, mentre lo scorcio degli edifici e della natura suggerisce un effetto prospettico tridimensionale. Il fondo della tavola è ancora d’oro, ma la scena è collocata in un vero ambiente naturale e umano. I personaggi dimostrano come il Lorenzetti, invece di ispirarsi all’eleganza dei grandi maestri senesi Simone Martini e Duccio di Boninsegna, abbia attinto alla grande arte di Giotto. Pietro Lorenzetti è un maestro del colore e tutta la sua opera è armonizzata con grande raffinatezza e infusa con delicata serenità.
Preghiera del giorno – Preghiera di S. Agostino
Tu sei grande, Signore, e ben degno di lode; grande è la tua virtù e la tua sapienza incalcolabile. E l’uomo vuole lodarti, una particella del tuo creato che si porta attorno il suo destino mortale, che si porta attorno la prova del suo peccato e la prova che tu resisti ai superbi. Eppure l’uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti. Sei tu che lo stimoli a dilettarsi delle tue lodi, perché ci hai fatti per te e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te. Amen.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché il dialogo fra cristiani e islamici presenti continui e si approfondisca
…Don’t forget!
Anniversario di morte di don Mario Zonca (18-09-2000) prete del PSV
GIORNATA DIALOGO CRISTIANO-ISLAMICO : iniziativa, radicata in tutta Italia. Si ispira al fatto che il 14.12- 2001, Giovanni Paolo II chiese a tutti di condividere il digiuno di Ramadan. Un messaggio inviato a soli tre mesi dal terribile 11 settembre, che proseguiva quella pedagogia dei gesti scelta dal Papa.
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