5a Settimana del Tempo Ordinario
nell’immagine un dipinto di George Grosz – il sopravvissuto
Proverbio del giorno (1.000 proverbi della bibbia)
7 cose sono in abominio al Signore: occhi alteri, lingua bugiarda, mani che versano sangue innocente, cuore che trama iniqui progetti, piedi che corrono rapidi verso il male, falso testimone che diffonde menzogne e chi provoca litigi tra fratelli.
Iniziamo la Giornata Pregando
Signore, tu hai detto: “Io sono la Via, la Verità e la Vita”. Aiutaci a seguire la tua strada, lungo le vie della nostra vita, per incontrarti in quanti hanno fame, sete, bisogno di aiuto. Mandaci il tuo spirito di verità, per illuminare i nostri passi e sostenerci lungo il cammino E aiutaci perché in ogni stagione della nostra vita noi ci sappiamo impegnare per lasciare davvero il mondo un po’ meglio di come lo abbiamo trovato. Amen
FAUSTINO e GIOVITA PATRONI di BRESCIA
Questi due giovani cavalieri, convertiti alla fede cristiana, sono tra i primi evangelizzatori del Bresciano, morti martiri tra il 120 e il 134 al tempo dell’imperatore Adriano.
Ascoltiamo la Parola di Dio (Marco 7,31-37.)
Di ritorno dalla regione di Tiro, Gesù passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decapoli. Gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: «Effatà» cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!».
BREVE COMMENTO AL VANGELO
Solo di Dio, solo di Gesù possiamo dire che: “Ha fatto bene ogni cosa” e di nessun altro. Di nessun uomo, donna o bambino del mondo, di nessun’altra persona saggia, forte, buona che sia è possibile dire questo. Ecco perché di Dio, di Gesù ci si può fidare completamente: egli non ha mai fatto, non farà mai e non fa nulla che non sia buono. Ecco perché lo lodiamo senza fine e possiamo sperare che Egli volgerà al bene ogni cosa, anche quella che noi avessimo fatto male…perché Dio scrive diritto anche sulle righe storte.
Riflessione Per Il Giorno (Da: le lettere di Berlicche)
Le lettere di Berlicche è uno scritto di C. S. Lewis: si tratta di lettere che un diavolo in pensione invia a un giovane diavolo apprendista che ha appena iniziato a lavorare sul suo primo ‘paziente’. L’idea è di mostrare la psicologia della tentazione dal punto di vista dell’altro, cioè del tentatore.
“Vi sono due errori, uguali e opposti, nei quali la nostra razza (cioè tutti coloro che i diavoli hanno sotto controllo) può cadere nei riguardi dei diavoli. Uno è di non credere alla loro esistenza. L’altro, di credervi, e di sentire per essi un interesse eccessivo e non sano. I diavoli sono contenti d’ambedue gli errori e salutano con la stessa gioia il materialista e il mago…Ricordati che noi vogliamo mandrie che finiranno per diventare cibo; Egli vuole servi che diverranno, infine, figliuoli. Noi vogliamo assorbire, Egli vuol concedere in abbondanza. Noi siamo vuoti e vorremmo riempirci: Egli possiede la pienezza e trabocca. La nostra guerra ha per scopo un mondo nel quale il Nostro Padre Laggiù abbia attratto in sé tutti gli altri esseri; il Nemico vuole un mondo pieno di esseri uniti a Lui, ma sempre distinti…E ricorda sempre che a Lui quei piccoli vermi (gli uomini) piacciono veramente, e che pone un assurdo valore assoluto sulla distinzione di ciascuno di loro”.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché malati e familiari ricevano la solidarietà di quanti sono a loro servizio
Don’t Forget
Luigi Orione nacque a Pontecurone nella diocesi di Tortona, il 23 giugno 1872. A 13 anni entrò fra i Frati Minori di Voghera. Nel 1886 entrò nell’oratorio di Torino diretto da S. Giovanni Bosco. Nel 1889 entrò nel seminario di Tortona. Proseguì gli studi teologici, alloggiando in una stanzetta sopra il duomo.
Qui ebbe l’opportunità di avvicinare i ragazzi a cui impartiva lezioni di catechismo, ma la sua angusta stanzetta non bastava, per cui il vescovo gli concesse l’uso del giardino del vescovado. Il 3 luglio 1892, il giovane chierico Luigi Orione, inaugurò il primo oratorio intitolato a S. Luigi. Nel 1893 aprì il collegio di S. Bernardino. Nel 1895, venne ordinato sacerdote. Molteplici furono le attività cui si dedicò. Fondò la Congregazione dei Figli della Divina Provvidenza e le Piccole Missionarie della Carità; gli Eremiti della Divina Provvidenza e le Suore Sacramentine. Mandò i suoi sacerdoti e suore nell’America Latina e in Palestina sin dal 1914. Morì a Sanremo nel 1940. Gesù nella sua vita ha amato tutti gli uomini. Tuttavia all’interno di questo amore totale e inclusivo ha privilegiato il popolo semplice, i poveri e gli emarginati. Ha fraternizzato coi i peccatori per condurli ad una vita buona. In Don Orione ritroviamo questi aspetti di amore al popolo semplice, agli ultimi della società (orfani, malati, disabili, abbandonati; ecc.), insieme ad uno straordinario desiderio si salvare le anime dei peccatori. In Don Orione è fortissimo il senso di appartenenza alla Chiesa, al Papa e ai Vescovi. In sintesi, vi sono due grandi amori che riempiono la vita di Don Orione: L’amore al popolo, ai poveri, agli ultimi e ai peccatori. L’amore alla Chiesa, al Papa e ai Vescovi.
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