lunedì 7 ottobre ’19

     

    Frase del giorno

    Recitare il Rosario è trattenersi,raccolti, in un mondo silenzioso e santo. (Romano Guardini)

     

    Iniziamo la Giornata pregando

    Dio, che hai creato l’uomo e la donna, perché i due siano una vita sola, principio dell’armonia libera e necessaria che si realizza nell’amore; per opera del tuo Spirito riporta i figli di Adamo alla santità delle prime origini, e dona loro un cuore fedele perché nessun potere umano osi dividere ciò che tu stesso hai unito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio…

    FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO

    Istituita da papa Pio V per commemorare la vittoria di Lepanto contro i turchi, venne estesa nel 1716 a tutta la Chiesa, ottenendo un enorme adesione popolare: non c’è parrocchia bergamasca che non celebri in questo mese tale festa. 

    Oggi si celebra anche la memoria di S. GIUSTINA MARTIRE di Padova. Appartenente a distinta famiglia, durante la persecuzione di Diocleziano, arrestata per la fede, fu condotta in tribunale. Non riuscendo a farla apostatare, il giudice la condannò alla pena capitale, eseguita nel 304.

    La Parola di Dio del giorno Luca 10,25-37

    Un dottore della legge si alzò per metter alla prova Gesù: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». E Gesù: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai». Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ lo stesso».

     

    Riflessione Per Il Giorno (Martin Buber i racconti dei Chassidim)

    Quando l’amato figlioletto gli si ammalò e i medici non davano più speranza, il Magghid di Kosnitz vegliò tutta la notte, perduto nel proprio dolore. Ma quando venne l’ora della preghiera del mattino, egli disse: “Sta scritto: ‘Ed ella lasciò cadere il fanciullo sotto un arboscello’ (Gn 21, 15). Gli arboscelli, gli arboscelli, il grande arbusto della preghiera! Per una sola parola della preghiera che venga detta con gioia!”. Quando Rabbi Levi Isacco, che allora viveva ancora nel paese di Želichow, poco lontano da lì, seppe di questo, andò al bagno e si tuffò con la santa intenzione che l’animo del Magghid mutasse ed egli pregasse per la guarigione del figlio. E in realtà, mentre il Magghid era in preghiera, il suo animo si mutò ed egli pregò con grande fervore che il figlio guarisse. E i chassidim raccontano che allora non guarì soltanto il piccolo Moshe, figlio del Magghid, ma guarirono tutti i bambini malati, per un largo raggio intorno. 

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché si diffonda sempre di più la pratica della recita quotidiana del S. Rosario.

     

    Don’t forget!

    100 immagini che hanno cambiato il mondo

    DOROTHEA LANGE: MIGRANT MOTHER – Marzo 1936 – Nipomo – California – USA

    The Migrant Mother (titolo originale Destitute Pea Picker – indigente raccoglitrice di piselli) è un ritratto scattato dalla fotografa Dorothea Lange, nel 1936. Lo scatto in bianco e nero ritrae Florence Owens Thompson, insieme ai suoi figli. “La vidi e mi avvicinai alla madre disperata e affamata nella tenda, come se fossi stata attratta da un magnete. Non ricordo come le spiegai la mia presenza o quella della fotocamera, ma ricordo che mi fece delle domande. Ho scattato sei foto, avvicinandomi sempre di più dalla stessa direzione. Non le chiesi il suo nome né la sua storia. Lei mi disse che aveva 32 anni”. Così scrive poi la fotografa, raccontando i particolari dello scatto. È il marzo 1936 e, dopo aver finito un’inchiesta fotografica sui braccianti agricoli della periferia di Los Angeles, su commissione dalla Rural Resettlement Administration sta rientrando. Attraversando la Highway 10, attratta da un cartello che segnala un campo di raccoglitori di piselli, decide di tornare indietro e andare nel campo. Qui trova 2.500 persone tra baracche e tende che cercano di resistere alla fame. Per loro, attirati lì da un’inserzione su un giornale, non c’è lavoro né paga a causa di una gelata che colpisce il raccolto. Tra questa gente, c’è anche la giovane 32enne, protagonista dello scatto. La foto The Migrant Mother in breve tempo, diventa il simbolo della Grande Depressione, ma anche icona della forza di una madre che lotta per sopravvivere.

     

    nell’immagine un dipinto di Faith Ringgold

     

     

     

    Condividi questa!

    Informazioni sull'autore

    Potrebbe piacerti anche

    Nessun commento

    È possibile postare il commento di prima risposta.

    Lascia un commento

    Please enter your name. Please enter an valid email address. Please enter a message.

    WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com