Dio insultato e la sopportazione del prete

    Un prete in veste talare si avvia verso il Patronato in compagna di alcuni ospiti italiani e stranieri, seguito a poche decine di metri di distanza da un gruppetto di adolescenti. D’improvviso alle loro spalle risuona forte una bestemmia, pesante e volgare: il sacerdote si volta giusto in tempo per vedere i ragazzi darsela a gambe su una via laterale. Inutilmente un ospite tenta di inseguirli: i quattro sono scomparsi, lasciandosi dietro solo l’eco delle risate. E’ evidente che si sentono soddisfatti di essere riusciti con due sole parole urlate nel momento giusto, a umiliare il prete e a offendere il Padreterno. Un giovane islamico commenta: “Nel mio paese questi rischierebbero di vita…perché in Europa si permettono tali comportamenti?”. Spiegargli che dei ragazzini corti di cervello possano impunemente bestemmiare perché l’Europa garantisce a tutti libertà di espressione, è un’impresa disperata, così che un italiano ripiega sulle banalità tipiche di tanti adulti in disarmo educativo: “Sono solo ragazzi, bisogna avere pazienza…prima o poi capiranno”. Ma l’altro non demorde e rivolgendosi al prete: “Io potrei anche sopportare che offendano me, ma lei che è un prete come fa a sopportare che insultino così il suo Dio?”.

    – don Davide –

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