sabato 19 settembre ’20

     

    nell’immagine un dipinto di Viktor Popkov (1932 – 1974)

     

    XXIVa Settimana t. Ordinario

     

    Aforisma del giorno

    Dio perdona sempre. L’uomo perdona qualche volta. La natura non perdona mai

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (RABINDRANATH TAGORE)

    Fa’ che io preghi, Signore, non per allontanare da me i pericoli bensì per affrontarli senza timore. Fa’ che io preghi, non per implorare la fine del dolore, ma per un cuore che lo vinca. Fa’ che io non implori nell’ansia di essere salvato ma speri nella pazienza per conquistare la mia libertà.

     

    San Gennaro

    Nato a Napoli, nella seconda metà del III secolo, fu eletto vescovo di Benevento, dove svolse il suo apostolato, amato dalla comunità cristiana e rispettato dai pagani. Durante le persecuzioni di Diocleziano si inserisce la storia del martirio: destinato ad essere sbranato dagli orsi, quando il proconsole si accorse che il popolo dimostrava simpatia verso i prigionieri, prevedendo disordini durante i giochi nello stadio, cambiò decisione e fece decapitare i prigionieri. Era il 305

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio   Luca 8,4-15.

    In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!». I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché vedendo non vedano e ascoltando non comprendano.

    Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.»

     

    Riflessione Per Il Giorno (Cardinal Gualtiero Bassetti)

    Come don Roberto Malgesini, il prete degli ultimi ucciso a Como, ce ne sono molti nel nostro Paese. Come don Roberto, non fanno rumore, non fanno notizia. Agiscono nel silenzio, nel nascondimento, come chiede Gesù. Ma sono davvero padri e fratelli, poveri fra i poveri. Attraverso l’amato prete di Como vorrei onorare tutti i sacerdoti d’Italia che prendono sulle loro spalle i malati o le famiglie, come ad esempio hanno mostrato nella fase acuta della pandemia, ma anche i giovani o i poveri che, anche a causa del Covid, continuano ad aumentare in modo preoccupante nella Penisola. Non è il mondo a fissare lo statuto del sacerdote, secondo le concezioni sociali. Il prete è segnato dal sigillo di Cristo e vive nel servizio. Un servizio che è completamente ispirato dalla carità del Signore. Diceva il santo Curato d’Ars: «Il sacerdote dev’essere sempre pronto a rispondere ai bisogni delle anime. Egli non è per sé». Il sacerdote è per la gente. Perciò non può restare lontano dalle preoccupazioni delle persone, soprattutto di quelle più deboli. Don Roberto ci dice che ognuno di noi è chiamato a seguire Gesù senza compromessi, dando testimonianza della bellezza di essere cristiani in maniera radicale e della “misura alta” della vocazione cristiana. Ed è dalla vittoria della fede che nasce lo scandalo del martirio. Perché, come sottolinea il Vangelo, «nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici».

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché abbiamo la forza di rifiutare le illusioni che il mondo offre con generosità a chi non ricerca il bene e la verità, ma solo il piacere e i suoi comodi.

     

    Don’t forget…! La foto della settimana

    Originario di Cosio Valtellina (Sondrio) don ROBERTO MALGESINI da anni svolgeva il servizio nel Comasco, prima a Lipomo e ora a S. Rocco, nella comunità pastorale Beato Scalabrini di Como. Schivo, umile e riservato, sono rarissime le foto che lo ritraggono, perché preferiva non apparire. Non amava parlare, a parlare per lui era il servizio, la sua disponibilità a intervenire in qualsiasi situazione di necessità. Don Roberto aveva frequentato anche il Patronato di Sorisole, per documentarsi e capire le esperienze messe in atto dal nostro don Fausto come “In strada e Servizio Esodo”. Ricordiamo con affetto e con ammirazione questo “martire della carità” e tutti coloro che nel silenzio spendono la loro vita per gli ultimi e gli emarginati. 

     

     

     

     

     

     

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