venerdì 18 settembre ’20

     

    nell’immagine un dipinto di Viktor Popkov (1932 – 1974)

     

    XXIVa Settimana t. Ordinario

     

    Proverbio del giorno

    Tutti commettono errori. È per questo che c’è una gomma per ogni matita. (Proverbio giapponese)

     

    Preghiera del giorno (S. Macario il Grande)

    Mio Dio, purifica me, peccatore, che non ho mai fatto il bene davanti a Te; liberami dal male e fa che si compia in me la tua volontà: affinché senza timore di condanna, apra le mie labbra indegne e celebri il tuo Santo Nome: Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

     

    Giuseppe Copertino

    Giuseppe Maria Desa nacque nel 1603 a Copertino (Lc) in una stalla. Rifiutato da alcuni Ordini Religiosi per «la poca letteratura», fu accettato dai Cappuccini, ma dimesso per «inettitudine». Accolto in un altro convento, fu ordinato prete. Aveva manifestazioni mistiche, preghiere e penitenze che ne diffusero la fama di santità. Ebbe il dono della scienza infusa, per cui gli chiedevano pareri anche i teologi e accettò la sofferenza con semplicità. Morì nel 1663. E’ patrono di astronauti (volava) e studenti (passava gli esami a colpi di preghiere). Dati i prodigi che compiva, l’Inquisizione lo convocò: lui si mise a volare davanti a loro che lo rimandarono libero dai sospetti.

     

    La Parola di Dio del giorno (Luca 8,1-3)

    In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demoni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

     

    La Riflessione del giorno (Meister Eckhart: Pensieri)

    Il giusto non cerca niente con le sue opere. Sono servi e mercenari quelli che cercano qualcosa con le loro opere, o che agiscono in vista di qualche perché. Dunque, se vuoi essere formato e trasformato nella giustizia, non cercare e non aver di mira nelle tue opere alcun perché, né nel tempo né nell’eternità, né ricompensa né beatitudine, né questo né quello, perché tali opere sono morte davvero. Perché tutte le cose siano nostre, bisogna che accogliamo Dio ugualmente in tutte le cose, non più in una che in un’altra, giacché egli è uguale in tutte le cose…Dio non cerca il proprio utile; in tutte le sue opere è puro e libero e le compie per vero amore. Lo stesso fa l’uomo che è unito a Dio, e che sta puro e libero in tutte le sue opere, compiendole solo per onore di Dio, senza cercare utile proprio. In lui è Dio che opera. L’uomo che si è distaccato da se stesso e da tutte le cose, che non cerca in niente il suo utile e che compie tutte le opere senza perché e solo per amore – un tale uomo è morto al mondo e vive in Dio e Dio in lui.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché impariamo il rispetto per ogni figlio di Dio di qualunque razza, cultura e fede.

     

    Don’t forget!

    18-09-2000: + don MARIO ZONCA prete del PSV

    Il ricordo e il grazie…

    Galizzi Gino

    Il Fotoreporter che ha portato la Val Brembana nel mondo

    Morto il 30 Marzo 2020

    È morto nella notte del 30 marzo 2020 al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Gino Galizzi, 60 anni, di S. Giovanni Bianco, webmaster del portale Internet Valbrembanaweb, conosciutissimo in Valle Brembana e fotografo anche per L’Eco. Nessuno, probabilmente, in questi anni, più di lui era riuscito a far conoscere e promuovere la Valle Brembana al mondo. Con un portale internet, che, agli albori, nel 1997, rappresentava un unicum nel suo genere. Da quel momento il sito diventa un catalizzatore di iniziative, un punto di riferimento per chi vuole conoscere la valle. Gino era un vulcano di idee, un personaggio fantastico, con un carattere un po’ particolare ma sempre buono. Ha dato tutto se stesso per la sua terra, che amava infinitamente. Le Orobie, lo sci, le nevicate notturne, e poi tutti gli eventi erano immortalati dalla macchina fotografica “del Gino” o dei suoi collaboratori. La valle ha perso un pilastro insostituibile, ma, sicuramente, ciò che ha costruito con tanta passione non andrà perso e tutti se ne ricorderanno. Lascia la moglie Isolina, il figlio Yuri, mamma Giuseppina e i fratelli Diego, Antonella e Fausta.

     

     

     

     

     

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