lunedì 19 aprile ’21

     

    nell’immagine un dipinto di Marianne von Werefkin

     

    Terza Settimana di Pasqua

     

    Proverbio del giorno (aborigeni australiani)

    Rivolgi il tuo sguardo al sole e le ombre cadranno alle tue spalle.

     

    Preghiera del giorno

    Signore, abbiamo bisogno di stare ai Tuoi piedi per essere risanati nel corpo e l’anima. Abbiamo bisogno di guarire, tutti insieme, nel tuo nome Aiutaci a donarci di più gli uni per gli altri, o Signore Gesù, Dio della vita! Amen

     

    BEATO GIACOMO DUCKETT Martire. Nasce in Inghilterra e cresce nella fede protestante.

    Da giovane diventa apprendista stampatore a Londra e viene a contatto col libro «Il fondamento della religione cattolica», che lo porta alla conversione.

    Affrontando con coraggio le difficoltà è mandato in prigione due volte e ogni volta lo stampatore presso cui lavora lo aiuta ad uscire, ma alla fine gli chiede di trovarsi un altro lavoro.

    Dopo essere stato accolto dalla Chiesa cattolica sposa una vedova. Dal matrimonio nascerà un figlio che si farà monaco.

    James si impegna a fondo per la diffusione della stampa cattolica. A causa di questa attività passa nove anni in prigione.

    Alla fine sotto il regno della terribile Elisabetta 1.a viene condannato a morte e impiccato nel 1602.

     

    Parola di dio del giorno – Giovanni 6,22-29

    Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli.

    Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.

    Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù.

    Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.

    Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà.

    Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?».

    Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

     

    Riflessione del giorno (Mons. Ravasi: Mattutino)

    Ci sono maestri-cedro e maestri-palma.

    I primi levano al cielo i loro rami irraggiungibili, carichi di frutti.

    I secondi, invece, hanno i datteri già nei loro rami bassi e anche chi è piccolo può afferrarli e gustarli.

    La Bibbia sceglie spesso simboli vegetali per raffigurare la sapienza; anzi, un saggio come il Siracide arriva al punto di compararla a un parco o a un giardino botanico con alberi odorosi o fruttiferi (24, 13-17).

    A questo punto acquista significato l’aforisma sopra evocato. Nella vita abbiamo incontrato persone colte ma arroganti, capaci di far cadere dall’alto la loro conoscenza così che qualche frammento potesse essere raccolto anche dai semplici che esse guardavano con distacco dal trono della loro intelligenza.

    Sono appunto i maestri-cedro, monumentali e sontuosi come quelle piante. Ma ci sono anche i maestri-palma e dobbiamo confessare di averne avuti tanti nei nostri studi.

    Ed è per questo che noi siamo capaci di vedere più lontano, perché siamo nani sulle spalle di giganti, come si diceva nel Medio Evo.

    Si è maestri-palma perché non si insegna solo quello che si sa, ma anche quello che si è. È proprio qui la differenza tra l’intelligente e il vero sapiente e maestro.

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Preghiamo per chi è chiamato a insegnare ai ragazzi e ai giovani, perché non dica solo quel che sa, ma soprattutto sappia quel che dice.

     

    Dont’t forget!

    CARCERE DI BERGAMO: oggi 19-4-2021 si intitola la casa circondariale di Bergamo a don FAUSTO RESMINI con la partecipazione del ministro MARTA CARTABIA. La Direttrice del carcere: «Don Fausto è stato un riferimento per tutti noi».

     

    Foto storiche – FLOWER POWER 1967. FOTO BERNIE BOSTON

    UNO SCATTO ICONA DEL MOVIMENTO PACIFISTA DI FINE ANNI SESSANTA

     

     

     

     

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