Quello che ha scoperto l’acqua calda

     

    La capacità di adattamento unita all’arte di arrangiarsi può costituire una risorsa di eccezionale valore, ma a condizione che non si esageri.

    Il problema è che in una comunità di centinaia di ospiti come il Patronato inevitabilmente le esagerazioni non mancano.

    Così è capitato che i pur tolleranti africani si lamentassero del vicino di stanza che fino a tarda notte metteva la musica a tutto volume disturbando il riposo altrui.

    Si è poi scoperto che il tizio aveva trasformato la sua stanza in una mini-discoteca con tanto di palla a specchi e luci stroboscopiche e ingresso a pagamento per pochi, fidati soci.

    Inverno: fa freddo e gli ospiti si lamentano che al mattino non c’è l’acqua calda. L’idraulico controlla, ma tutto sembra in ordine, finché con stupore scopre un ospite convinto che lasciando scorrere per tutta la notte l’acqua calda nel lavandino, la stanza si sarebbe riscaldata un po’ di più.

    Ma questo non è niente in confronto all’incredibile scoperta dell’elettricista chiamato a risolvere il problema dei continui salti di corrente: un ospite aveva trasformato l’armadio della stanza in una mini-serra con lampade accese giorno e notte per creare il clima adatto alla coltivazione di piantine di marjuana… ad uso personale, ovvio!

    Almeno in questo caso il problema è stato rapidamente risolto cacciando il tipo.

     

    don Davide Rota

     

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