sabato 18 settembre ’21

     

    24a Settimana del tempo ordinario

     

    Aforisma del giorno – Tenzin Gyatso (Dalai Lama)

    Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara.

     

    Preghiera P. David Maria Turoldo

    Padre, donaci di tornare tutti a guadagnarci il pane con le nostre mani, e tornare tutti a gustare quanto sia buono il pane.

    Padre, dona a tutte le case una donna forte e saggia, che insieme all’uomo sia il principio dell’armonia libera e necessaria.

    Padre, dona figli che siano segno di gioia e di pace intorno a ogni mensa: e che tutti possiamo veder fiorire una Chiesa più credibile, una città più umana. Amen.

     

    Santo del giorno

    GIUSEPPE MARIA DESA nacque il 17-6-1603 a Copertino (Le) in una stalla. Il padre fabbricava carri.

    Rifiutato da alcuni Ordini per «la poca letteratura» (aveva abbandonato la scuola per povertà e malattia), fu accettato dai Cappuccini e dimesso per «inettitudine» dopo un anno.

    Accolto come Terziario e inserviente nel convento della Grotella, fu ordinato prete. Aveva manifestazioni mistiche che continuarono tutta la vita e che, unite a preghiera e penitenza, diffusero la sua fama di santità.

    Giuseppe levitava da terra per le continue estasi. Così, per decisione del S. Uffizio venne trasferito di convento in convento fino a quello di S. Francesco in Osimo.

    Giuseppe da Copertino ebbe il dono della scienza infusa, per cui gli chiedevano pareri anche i teologi e seppe accettare la sofferenza con semplicità. Morì il 18-9-1663 a 60 anni; fu beatificato nel 1753 da papa Benedetto XIV e proclamato santo nel 1767 da papa Clemente XIII.

     

    La Parola di Dio del giorno (Luca 8,4-15)

    Poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme.

    Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità.

    Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto».

    Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!». I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola.

    Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché vedendo non vedano e ascoltando non comprendano.

    Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati.

    Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno.

    Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione.

    Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.

     

    Riflessione del giorno (detti e fatti dei padri del deserto)

    C’erano due anziani che abitavano insieme in una cella e non avevano mai avuto motivi di litigio l’uno con l’altro.

    Perciò uno disse all’altro: Orsù, litighiamo almeno una volta, come gli altri. L’altro disse: Non so come iniziare a litigare. Il primo disse: Faremo così: io prenderò questo mattone e lo metterò qui in mezzo a noi.

    Poi dirò: “Questo mattone è mio”. Dopo di che tu mi dirai: “No, è mio”. Perché di solito è così che si fa per litigare.

    Perciò misero il mattone in mezzo. Uno disse: Questo mattone è mio”. L’altro rispose al primo: “Io invece credo che sia il mio”.

    Il primo insistette: “Non è tuo, è mio”. Così l’altro rispose: “Beh, allora, se è tuo, prenditelo!”. E fu così che essi evitarono di litigare.

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Perché il Signore ci aiuti a esercitare la pazienza e a evitare l’ira e le contese con il prossimo.

     

    Don’t Forget! Foto della settimana

    MARTEDÌ 14 SETTEMBRE – PRESOV, SLOVACCHIA

    Papa Francesco arriva sulla papamobile per celebrare una messa.

    (AP PHOTO / GREGORIO BORGIA)

     

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