33a Settimana del tempo ordinario
Aforisma del giorno di D. Bonhoeffer
Se un pazzo lancia la sua auto sul marciapiede, io non posso, come pastore, contentarmi di sotterrare i morti e consolare le famiglie. Io devo saltare e afferrare il conducente al suo volante.
Preghiera del giorno di Genesio Martire, L’ultima preghiera
Non v’è altro imperatore, altro re, altro Dio, all’infuori di Cristo Gesù. Io credo in lui solo, lui solo adoro e sono sempre pronto a morire mille volte per amor suo.
Nessun tormento riuscirà a strapparmi dal cuore la fede in lui. Mi pento di aver deriso la fede cristiana e i santi uomini che la professavano, e di aver tardato tanto a riconoscere e a sottomettermi al mio vero re e Signore. Amen.
Santo del giorno
Nasce attorno al 1240 nel castello di Helfta, in Sassonia, da una delle più delle più potenti famiglie della Turingia, i von Hackeborn. La sorella maggiore, Gertrude, è badessa nel convento di Helfta.
A 7 anni viene accolta come educanda nel monastero benedettino di Rodardsdorf dove la vocazione cresce e la giovane decide di indossare il velo.
Nel 1258 raggiunge la sorella maggiore a Helfta dove, tre anni più tardi, le viene affidata la cura di una giovane monaca che resterà nella storia con il nome di santa Gertrude la Grande e a lei Matilde confesserà le sue visioni mistiche, dalle quali nascerà uno dei libri più noti della mistica medievale: il Libro della grazia speciale.
Matilde cura e dirige il coro del monastero e per questa sua qualità sembra che lo stesso Dante si sia ispirato a lei per la figura di Matelda nel Purgatorio. Muore nel monastero di Helfta nel 1298.
Parola di Dio del giorno Luca 19,45-48
Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.
Riflessione del giorno
La conversione del grande scrittore russo Fedor Dostoevskij (Mosca 1821 – S. Pietroburgo 1881) avvenne dopo la detenzione in Siberia e un grave lutto che lo colpì.
La si può interpretare come un “passaggio” che avvenne quando l’intellettuale russo cominciò a pensare a Gesù non più come l’incarnazione dell’uomo, ma come l’incarnazione di Dio. Solo allora, secondo Dostoevskij, la morte è vinta e l’angoscia trasformata in gioia.
«Amare l’uomo come se stessi, secondo il comandamento di Cristo, non è possibile. Sulla terra la legge della personalità impaccia. L’io è di ostacolo.
Cristo soltanto poteva farlo, ma Cristo era l’ideale eterno sin dall’inizio dei tempi, quell’ideale al quale tende, e deve tendere per legge di natura, l’uomo…ma dopo la comparsa di Cristo come ideale dell’uomo incarnato, è diventato chiaro come il giorno che lo sviluppo supremo, l’evoluzione ultima della personalità deve appunto arrivare a far sì che l’uomo trovi, riconosca e con tutta la forza della sua natura si convinca che l’uso più elevato che egli può fare della propria personalità, della pienezza di sviluppo del proprio io, consiste quasi nell’annientare l’io stesso, nel consegnarlo completamente a tutti e a ciascuno indivisibilmente e senza riserve. E questa è la massima felicità».
Intenzione di Preghiera per il giorno
Perché ci convinciamo che il massimo livello di felicità possibile lo si trova solo in Dio e nel Figlio suo Gesù Cristo.
Don’t Forget! MORTI SUL LAVORO IN ITALIA
Novembre 2021 Roma.
Croci e caschi nella manifestazione nazionale degli edili contro le morti sul lavoro (Foto ANSA di ANGELO CARCONI). Negli ultimi 14 anni in Italia si sono verificati 10 milioni di infortuni sul lavoro con circa 15 mila morti. Ma le sentenze che dovevano rendere giustizia a vittime e familiari sono state solo poche centinaia.
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