Decima settimana tempo ordinario
Aforisma del giorno di Giovanni Paolo II
La pace richiede quattro condizioni essenziali: verità, giustizia, amore e libertà.
Preghiera del giorno
Ti rendiamo grazie, Signore, per il riposo che ci hai dato, per il nuovo giorno che ci doni, segno del tuo amore. Ti offriamo le opere di questo giorno che iniziamo nel tuo nome, con gioia e fiducia, sorretti dalla speranza che tu sempre sei con noi. Vogliamo ascoltare la tua Parola che ci insegna ad amarti di più nei fratelli che oggi incontreremo, negli impegni ai quali siamo chiamati. Amen.
Santo del giorno
S. BARNABA non era uno dei Dodici apostoli ma, uomo virtuoso e di fede qual era, è a ragione detto apostolo e come tale è venerato.
Era ritenuto una vera e propria autorità e godeva di grande prestigio a Gerusalemme; fu tra i primi a compiere viaggi per portare la Buona Novella a tutti i popoli ed è stato lui a esortare Paolo alla missione.
Uomo mite e colmo di Spirito Santo e di fede, predicò il Vangelo ad Antiochia e introdusse Saulo di Tarso da poco convertito nella comunità dei cristiani. Lo scelse come compagno insieme a Marco nel suo primo viaggio in Asia.
Al ritorno prese parte al Concilio di Gerusalemme che decise di accogliere i gentili nella comunità cristiana e, dopo essere tornato all’isola di Cipro che era la sua patria di origine, vi diffuse il Vangelo, offrendo poi la suprema testimonianza del martirio.
Parola di Dio del giorno Matteo 10,7-13
Disse Gesù ai suoi apostoli: «Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demoni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».
Riflessione del giorno di don Bepo a cura di don Arturo Bellini
“OMNIA VIDÈRE, MULTA DISSIMULARE, PAUCA CORRÌGERE” (vedere tutto, passare sopra molte cose, alcune poche correggerle).
Questa massima scritta da don Bepo su un foglio senza data rivela lo stile del Fondatore del Patronato nel suo rapporto educativo. Non è il caso di voler correggere tutto: si potrebbe diventare insopportabili.
Per molte cose occorre avere pazienza; ma sulle cose importanti è necessario intervenire: si mancherebbe di carità verso i fratelli a non farlo. Anche Papa Giovanni era sulla stessa onda: “Siamo ‘sentinelle” gli uni degli altri, ma con discernimento sempre: una massima questa da tenere bene in vista soprattutto oggi quando con facilità si scatenano tempeste in bicchieri di acqua, perché respiriamo un clima avvelenato che ci spinge a reagire in modi irascibili, rancorosi, invidiosi.
Per un nonnulla ce la leghiamo al dito. Il covid e la guerra non hanno facilitato le cose ma le hanno ulteriormente esacerbate. A volte viene da pensare che stiamo diventando una civiltà delle cattive maniere e delle cattive parole, come se queste fossero un segno di emancipazione.
Ci aiuti l’esempio di don Bepo e Papa Giovanni a trattare ognuno con verità e carità, senza ferire nessuno con parole o con gesti.
Intenzione di preghiera
Perché pratichiamo sempre la gentilezza e il rispetto non dimenticando la massima di S. Francesco di Sales il quale diceva che “attira più mosche una goccia di miele che un barile di aceto”.
Don’t forget!
Si ricorda che domani, domenica 12 giugno 2022 dalle ore 7 alle ore 23, sono aperti i seggi per il voto per le amministrative e per i cinque referendum popolari abrogativi.
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