XXVII Settimana Tempo Ordinario
Aforisma del giorno da R.D.C. (Rinnovamento della Catechesi) n° 52
«La fede è virtù, atteggiamento abituale dell’anima, inclinazione permanente a giudicare e ad agire secondo il pensiero di Cristo con spontaneità e vigore».
Preghiera del giorno colletta
O Dio, fonte di ogni bene, che esaudisci le preghiere del tuo popolo al di là di ogni desiderio e di ogni merito, effondi su di noi la tua misericordia: perdona ciò che la coscienza teme e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio del giorno
Abacuc 1,2-3; 2, 2-4; Salmo 94; 2 Timoteo 1,6-8.13-14; Luca 17, 5-10
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sradicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stringiti le vesti ai fianchi e servimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”?
Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
Riflessione del giorno
“Servi inutili”: ecco un’affermazione evangelica sconcertante: non è proprio ciò che uno vorrebbe sentirsi dire, dopo una giornata spesa a lavorare senza risparmio. Leggendo bene il testo però si scopre che l’esigente padrone della parabola non considera affatto inutile l’impegno del suo sottoposto, tanto che ne sfrutta fino in fondo tutte le possibilità.
Se alla fine non si ritiene obbligato nei suoi confronti, è perché pensa che non abbia fatto altro che il suo dovere: ma non dice né che l’abbia fatto male, né che il servo sia un buono a nulla. La frase del resto non appartiene al padrone della parabola, ma a Gesù che la rivolge a coloro che ha scelto come testimoni e collaboratori e che egli li ama così tanto, da unire la sua vicenda umana alla loro affinché rimangano con lui per sempre…altro che servi inutili!
Proviamo allora a rileggere l’invito di Gesù ai suoi discepoli in questo modo: “il giorno in cui avendo dato tutto, tu riuscissi a dire di te stesso non sono altro che un povero servitore di cui si può fare benissimo a meno sarai diventato non solo un autentico cristiano, ma anche un uomo libero”. Nelle parole di Gesù è assente ogni traccia di disprezzo verso quei poveruomini che erano, sono e sempre saranno i discepoli e risuona l’invito a imitare i grandi personaggi biblici, come Giovanni il Battista che vedendo spuntare Gesù, si mette subito da parte perché “Egli deve crescere e io diminuire”.
Il servo inutile del Vangelo è chi fa il possibile per non offuscare la presenza del Signore nel mondo; chi si sottomette alla volontà divina affinché non trovi ostacoli nel suo agire a nostro favore; è infine “colui che lascia passare la luce” come rispondeva un bambino alla sua maestra che gli chiedeva chi fossero i santi, ricordando le splendide vetrate della cattedrale gotica appena visitata.
Intenzione di Preghiera per il giorno
Perché ci rendiamo conto che è solo l’amore di Dio a renderci indispensabili e che senza di esso saremmo inutili anche per noi stessi.
Don’t Forget! Oggi si celebrano:
GIORNATA MONDIALE per la NON-VIOLENZA istituita dall’ONU nel giorno della nascita del Mahatma Gandhi il quale così si espresse in proposito: “La non violenza è la più grande forza a disposizione del genere umano; è più potente della più potente arma di distruzione che il genere umano possa concepire”.
GIORNATA MONDIALE per la PACE in GERUSALEMME.
GIORNATA NAZIONALE dei NONNI: nella festa degli Angeli Custodi, il Parlamento italiano ha stabilito di festeggiare i nonni come “angeli custodi” terreni dei loro nipoti.
Santo del giorno
Angelo di Dio che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen
Angeli custodi
Dio affida agli Angeli l’incarico di proteggere i suoi servi e tutto il popolo eletto. Pietro in carcere viene liberato dal suo Angelo, Gesù a difesa dei piccoli dice che i loro angeli vedono sempre il volto del Padre che sta nei Cieli.
Figure presenti nell’universo religioso e culturale della Bibbia – così come di molte religioni antiche – e quasi sempre rappresentati come esseri alati (in quanto forza mediatrice tra Dio e la Terra), gli angeli trovano l’origine del proprio nome nel vocabolo greco anghelos =messaggero. Non a caso, nel linguaggio biblico, il termine indica una persona inviata per svolgere un incarico, una missione.
Ed è con questo significato che la parola ricorre 175 volte nel Nuovo Testamento e 300 nell’Antico, che li suddivide in 9 gerarchie: Cherubini, Serafini, Troni, Dominazioni, Potestà, Virtù, Principati, Arcangeli, Angeli. L’angelo custode –come dice la preghiera a fianco- è scelto da Dio a custodia della vita e della fede di ogni persona che viene al mondo e ognuno di noi ha il suo “personale” che si prende cura di lui.
Nessun commento
È possibile postare il commento di prima risposta.