3a Settimana di Avvento anno b
Avvenne l’11-12-…
1642 – Abel Tasman è il primo europeo a mettere piede nell’attuale Nuova Zelanda.
1859 – Torino: don Giovanni Bosco fonda i salesiani, la Società di S. Francesco di Sales
1865 – USA: abolizione della schiavitù con l’approvazione del XIII emendamento alla costituzione
2007 – L’ONU approva moratoria pena di morte: 104 voti favorevoli, 54 contrari e 29 astenuti
2022 – Qatar: l’Argentina campione del mondo di calcio (batte la Francia ai calci di rigore 7-5.
Antifone della novena di natale
“O Signore, guida della casa di Israele, che sei apparso a Mosè nel fuoco di fiamma del roveto, e sul monte Sinai gli hai dato la legge: vieni a liberarci con braccio potente.”.
Preghiera del giorno
Oppressi a lungo sotto il giogo del peccato, aspettiamo, o Padre, la nostra redenzione; la nuova nascita del tuo unico Figlio ci liberi dalla schiavitù antica. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Nell’Historia Francorum la famosa opera di Gregorio di Tours, si racconta che nell’anno 250 furono inviati da Roma sette vescovi per evangelizzare la Gallia, fra questi vi era Graziano.
Graziano si fermò nella Gallia lugdunense e predicò la fede cristiana a Tours per circa cinquant’anni, fondando la diocesi di Tours. Inizialmente incontrò una grande ostilità da parte degli abitanti della città, tanto da essere costretto a celebrare i riti nelle catacombe. Quando morì, fu sepolto in un cimitero cristiano nelle vicinanze di Tours.
Gregorio riferisce: “in ipsius vici cimiterio, qui erat christianorum” (nel cimitero dello stesso villaggio che era dei cristiani). Un secolo dopo, San Martino, che fu il terzo vescovo di Tours, traslò le sue spoglie nella chiesa, costruita dal secondo vescovo san Lidorio, sulla quale venne poi costruita la cattedrale di Tours, inizialmente dedicata a san Maurizio e dal 1357 dedicata a Gaziano e soprannominata “La Gatianne”.
Parola di Dio del giorno Matteo 1,18-24
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa «Dio con noi». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
Riflessione Frammenti di vita
Che l’e-mail abbia contribuito a rivoluzionare i modi della comunicazione è certo; ma l’impressione è che abbia contribuito a cambiare anche il linguaggio…e non in meglio purtroppo. Fra i tanti (troppi!) scritti che infestano la posta elettronica, molti risultano pressoché impossibili da decifrare, zeppi come sono di termini inglesi, acronimi (=sigle), tecnicismi, giri di parole e di frasi, neologismi, espressioni ridondanti e vocali neutre (“ə”) per essere il più inclusivi possibile…
Un esempio: “La Call for Artists rimane per (…) uno dei cuori del progetto nel suo essere una ricognizione nei linguaggi visivi contemporanei, un percorso di partecipazione che nel tempo conferma il suo potenziale eversivo in grado di accogliere e amplificare altri sguardi e immaginari, stratificati in carta sul paesaggio urbano”. È solo una parte di un articolo che mi è stato chiesto di tradurre in termini accessibili ai lettori comuni…ma ammetto di aver gettato la spugna quasi subito.
Io infatti sono nato in tempi poco inclusivi in cui se a scuola avessi scritto una frase del genere, mi sarei beccato un 4 che non ammetteva repliche. E poi c’è di mezzo la parola di Gesù (non uno qualsiasi!): “Sia il vostro parlare “sì quando è sì”, “no quando è no”; il di più viene dal Maligno». (Mt. 5,37).
Intenzione di preghiera
Preghiamo per la Chiesa, perché come S. Giuseppe sia pronta a dire il suo sì anche quando le richieste del Signore le rimangono oscure.
Don’t forget! Illustri personaggi cristiani
ENNIO DE GIORGI (1928–1996)
GRANDE MATEMATICO ITALIANO
Nato a Lecce il 28-2-1928, era nipote del grande medico Cosimo De Giorgi e rimase orfano di padre a 2 anni. Ottenuta la maturità classica presso il Liceo Classico di Lecce nel 1946, intraprese gli studi di Ingegneria a Roma, ma l’anno dopo si iscrisse a Matematica dello stesso ateneo, che seguì fino alla laurea nel 1950. L’anno dopo vinse una borsa di studio dell’Istituto per le applicazioni del calcolo (IAC), dove lavorò con Renato Caccioppoli, e fu nominato assistente del prof. Picone all’Istituto di Matematica dell’università.
Divenne noto nel mondo scientifico quando, nel 1957, risolse il 19º problema di Hilbert (risolto poco dopo con altro metodo anche da John Nash), alla cui soluzione si erano dedicati per oltre ½ secolo numerosi studiosi. Nel 1958 fu vincitore di una cattedra di analisi matematica presso l’Università di Messina, ma l’anno successivo fu chiamato a insegnare alla Scuola Normale Superiore di Pisa, ove restò per tutta la vita. Nel 1960 fu invitato da Robert Oppenheimer all’Institute for Advanced Study (IAS) di Princeton, ma declinò l’invito.
Con la sua opera scientifica, dalle ricerche sulle equazioni alle derivate parziali, al calcolo delle variazioni, alla teoria geometrica della misura, fino agli ultimi studi di logica e fondamenti della scienza, aprì prospettive prima inimmaginabili alla matematica mondiale. Ricevette numerosi premi prestigiosi e riconoscimenti, tra cui, nel 1960 il Premio Unione Matematica Italiana, nel 1973, il Premio Presidente della Repubblica dall’Accademia dei Lincei e, nel 1990 a Tel Aviv, il Premio Wolf.
Fu socio dell’Accademia dei Lincei, della Pontificia Accademia delle Scienze e, dal 1995, dell’Académie des Sciences e della National Academy of Sciences degli USA. Alla sua scuola si formarono numerosi allievi, fu un uomo di grande umanità e impegno civile. Grande era la sua disponibilità nei confronti di chi avesse bisogno di consigli, del suo tempo o del suo denaro. Uomo dalla fede profonda, rifletté molto sul rapporto tra scienza e fede.
Sostenitore della responsabilità degli uomini di cultura nel promuovere amicizia e comprensione tra i popoli, e nel prevenire le guerre, dedicò notevole impegno alla difesa dei diritti dell’uomo. Socio di Amnesty International fin dai primi anni settanta, si adoperò attivamente per la liberazione di altri matematici quali il russo Leonid Plyushch e l’uruguaiano José Luis Massera.
Morì a Pisa il 25-10-1996. È considerato il più grande matematico italiano della seconda metà del XX secolo e uno dei più creativi in assoluto del secolo. “Noi siamo matematici per volontà della Nazione, Ennio è matematico per grazia di Dio” (Guido Stampacchia)
Nessun commento
È possibile postare il commento di prima risposta.