Venerdì 16 febbraio 2024

     

    Tempo di Quaresima

     

    Accadde il 16 febbraio…

    889 – Guido da Spoleto sconfigge il rivale Berengario del Friuli ed è incoronato re d’Italia a Pavia.

    1923 – Aperto, alla presenza del suo scopritore Howard Carter, il sarcofago del faraone Tutankhamon.

    1959 – Fidel Castro premier di Cuba dopo aver rovesciato il presidente Fulgencio Batista

    2005 – In Italia entra in vigore il protocollo di Kyoto con l’obiettivo di ridurre, entro il 2010, le quote di emissione dell’anidride carbonica del 6,5% rispetto al 1990.

     

    Aforisma di Gilbert K. Chesterton

    Senza istruzione corriamo il rischio di prendere sul serio le persone istruite.

     

    Preghiera

    Accompagna con la tua benevolenza, Padre misericordioso, i primi passi del nostro cammino penitenziale, perché all’osservanza esteriore corrisponda un profondo rinnovamento dello spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

     

    Santo del giorno

    S. GIULIANA di NICOMEDIA

    Nacque intorno al 285 a Nicomedia, oggi Izmit, in Turchia. Nella sua famiglia d’origine era l’unica cristiana e suo padre era seguace zelante di divinità pagane. A 9 anni, sarebbe stata promessa in sposa al prefetto della città, il pagano Eleusio.

    Secondo gli accordi raggiunti dalle due famiglie, le nozze si sarebbero celebrate quando Giuliana avesse compiuto 18 anni. Ma quel giorno la giovane disse che avrebbe accettato solo se Eleusio si fosse fatto battezzare. Venne quindi denunciata dallo stesso fidanzato come cristiana praticante. Imprigionata, non tornò sulla decisione neppure dopo la condanna a morte.

    Venne quindi decapitata verso il 305, al tempo di Massimiano. L’iconografia la rappresenta spesso insieme ad un diavolo che la tormenta, ma non mancano le raffigurazioni delle torture da lei subite in vita, come l’essere appesa per i capelli o tormentata con il fuoco.

     

    Parola di Dio Matteo 9,14-15

    In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

     

    Riflessione commento a G.K. Chesterton

    “Il quadro completo che i giornali (e di conseguenza i giornalisti) pretendono di darci della vita è necessariamente falso, poiché essi sono in grado di presentarci solo l’insolito. Per quanto dicano di essere democratici, i giornali non si occupano che delle minoranze” (da G.K. Chesterton, The Ball and the Cross).

    Spiegava un giornalista a tanti giovani riuniti nella Basilica di S. Francesco ad Assisi: «Il male è molto più televisivo del bene. È più appariscente, perché è rapido. Se io distruggo le Torri Gemelle con attacchi suicidi, ciò avviene in pochissimi secondi e basta che qualcuno abbia ripreso l’attacco perché esso divenga virale e in un istante il video sia visto da miliardi di persone nel mondo.

    All’opposto, io non potrei mai titolare un articolo – e men che meno girare un video – affermando: “Oggi milioni di mamme e padri hanno amato i loro figli, li hanno accompagnati a scuola e hanno preparato il cibo per loro. Che notizia sarebbe? Nessuno la leggerebbe. Ma se una mamma uccide il suo bambino, ecco che la notizia finisce su tutti quotidiani e su tutti i social. Il bene non è televisivo, perché è lento.

    Per educare un figlio ci vogliono 20 anni, per ammazzarlo, basta un secondo. Il male è rapido e televisivo, ma non è più vero e né più frequente del bene». Ne consegue che dare retta ai giornali alla lunga produce una distorsione grave nella conoscenza della realtà e questo dipende dal fatto di dover “ogni giorno” (giornale significa proprio questo) informare le persone.

     

    Intenzione di Preghiera

    Perché impariamo a unire alla quotidiana lettura dei giornali e all’ascolto e visione dei media, anche la lettur e l’ascolto fedele e approfondito della Parola di Dio.

     

    Don’t Forget! Grandi Figure di Sacerdoti Bergamaschi

    P. ZAVERIO MARIA CARLO COLLEONI

    Nato il 28/05/1927 a Fiorano al Serio

    Voti temporanei 15/8 -1946 – Voti perpetui 09/9 1951 – Ordinazione 07/06 /1952

    Morto 21/08/2022 a Los Angeles (USA)

     

    Zaverio Maria Carlo Colleoni nacque a Fiorano al Serio, in provincia di Bergamo (Italia) il 28-5-1927, da Ernesto Colleoni e Giuseppina Caffi. Entrato nel seminario propedeutico comboniano, fece il noviziato a Venegono. Emise i voti perpetui il 15-8-1946. Nel 1948 arrivò per la prima volta negli USA ed entrò nello scolasticato di Forestville, Cincinnati, Ohio e nel Mount St. Mary’s Seminary, sempre di Cincinnati. Emise i voti perpetui il 9-9-1951. Fu ordinato sacerdote il 7-6-1952 nella cattedrale di Cincinnati. Dopo l’ordinazione, servì come viceparroco nella chiesa di St. Henry, dal 1952 al 1954.

    Da quell’anno fino al 1963, P. Zaverio fu insegnante di latino al Seminario del S. Cuore. A scuola dipinse un bel murale per la cappella principale e collaborò per le vetrate e nell’ideazione del presepe animato, apprezzato da centinaia di visitatori ogni anno. Nel frattempo, aveva preso un master in Filosofia nell’Università dei Gesuiti, la Xavier University, di Cincinnati. Dal 1963 al 1970 fu direttore spirituale dei seminaristi di Teologia a S. Diego.

    Dal 1970 al 1982, fu prima viceparroco e poi parroco della parrocchia di Holy Cross nell’arcidiocesi di Los Angeles (California). Poi, per due anni, 1983-1985, andò a sfidare il freddo della “Windy City” come parroco di S. Vito, Chicago. Ma non amava il freddo e tornò al clima più caldo della California. Dal 1985 al 1991 fu parroco di S. Antonio di Pala tra le tribù degli indiani Cupeño e Luiseño.

    Il suo desiderio era proprio quello di lavorare in un ambiente pastorale e vicino ai poveri, di qualsiasi origine etnica. In seguito, P. Zaverio ritornò nella parrocchia di S. Croce, dove rimase (con brevi interruzioni) fino alla morte avvenuta a Los Angeles il 21/08/2022. Il miglior ringraziamento della gente al suo ‘Padre Zaverio’ è stata la presenza durante il suo funerale, giorno in cui la gente ha “vegliato” il suo corpo per l’intera giornata.

    È stato sepolto nel Pala Cemetery, che appartiene ai nativi americani: P. Zaverio è uno degli unici 6 Comboniani sepolti in questo cimitero. “Generosità, amabilità, onestà e umorismo ci rendono ricchi e lui, per questo, era un milionario”, ha detto una parrocchiana al termine del funerale. Padre Zaverio era prete e uomo straordinario. Spiega il suo amico don Fiorenzo Rossi, «era un tipo particolare padre Xavier.

    Stava in una parrocchia poverissima dove i furti erano all’ordine del giorno. Una notte gli rubarono la portiera della macchina, ma lui non se la prese, disse che gliela avrebbero restituita. E infatti, due giorni dopo, arrivò il ladro a…vendergliela. Gli disse: «Padre, gliela faccio pagare molto meno che in negozio». Padre Zaverio gliela pagò, senza fare una piega. E spiegò: “È una persona che ha tanto bisogno”».

     

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