Sabato 24 febbraio 2024

     

    I Settimana di Quaresima

     

    Avvenne il 24 febbraio…

    1525 – Francesco I di Francia è sconfitto e fatto prigioniero dalle milizie a Pavia.

    1582 – Papa Gregorio XIII annuncia il calendario gregoriano.

    1946 – Juan Domingo Perón viene eletto presidente dell’Argentina.

    2008 – Il leader cubano Fidel Castro annuncia il suo ritiro dalle cariche presidenziali

    2022 –  Crisi russo-ucraina: le forze armate della Russia invadono l’Ucraina.

     

    Aforisma di S. Francesco di Sales

    Nella cura delle anime, occorrono una tazza di scienza, un barile di prudenza e un oceano di pazienza.

     

    Preghiera

    Padre d’eterna misericordia, converti a te i nostri cuori perché nella ricerca dell’unico bene necessario e nelle opere di carità fraterna siamo consacrati alla tua lode. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen.

     

    Santo del giorno

    Il re pagano Etelberto sposò Berta, principessa dei Franchi, consentendole di professare la sua religione e, primo dei sovrani anglosassoni, fu convertito da Agostino di Canterbury inviato dal Papa Gregorio Magno.

    Il Venerabile Beda narra di un incontro avvenuto sull’isola Tanatos, all’aperto perché il Re temeva i sortilegi e le magie dei cristiani, e narra di come Agostino gli andò incontro con la croce guadagnando la sua fiducia: il re accettò di convertirsi e si fece battezzare dallo stesso Agostino dopo di che fondò tre diocesi: Canterbury, Rochester e Londra dove iniziò la costruzione della cattedrale di S. Paolo.

    Venerato come Santo insieme alla moglie, non impose mai il cristianesimo ai suoi sudditi. È rappresentato in abiti regali, con lo scettro e la corona. Etelberto rimase un re saggio ed equilibrato e procurò benefici alla sua nazione. Morì il 24-2-616 dopo un regno di più di 50 anni e fu sepolto accanto alla moglie Berta, pure venerata come santa.

     

    Parola di Dio del giorno

    Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.

    Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

     

    Riflessione di P. Michel Quoist

    Se la nota dicesse: non è una nota che fa la musica…non ci sarebbero le sinfonie

    Se la parola dicesse: non è una parola che può fare una pagina…non ci sarebbero i libri

    Se la pietra dicesse: non è una pietra che può alzare un muro…non ci sarebbero le case

    Se la goccia d’acqua dicesse: non è una goccia che può fare il fiume…non ci sarebbe l’oceano

    Se il chicco di grano dicesse: non è un chicco che può seminare il campo…non ci sarebbe il pane

    Se l’uomo dicesse: non è un singolo gesto d’amore che può salvare l’umanità…non ci sarebbero né giustizia né pace, né dignità né felicità nella terra degli uomini.

    Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota…come il libro ha bisogno di ogni parola…come la casa ha bisogno di ogni pietra…come l’oceano ha bisogno di ogni goccia d’acqua…come le messi han bisogno di ogni chicco, così l’umanità intera ha bisogno di te, qui dove sei, unico, e insostituibile.

     

    Intenzione di preghiera

    Per quelli che vivono in paesi dove la pratica della fede è proibita e i cristiani sono perseguitati, perché si sentano sostenuti dalla nostra preghiera, solidarietà e vicinanza.

     

    Don’t Forget! Santi e Beati della Carità

    Santa MARGHERITA di CORTONA

    1247-1297

    Nulla è perduto, se si ama: si può così sintetizzare l’esperienza di S. Margherita da Cortona, che, grazie all’amore, riesce a dare una svolta alla sua vita fino a raggiungere le vette del misticismo e della carità più pura ed illuminata. Nasce nel 1247 a Laviano, paesino non lontano da Cortona, da povera famiglia contadina. Orfana di mamma, è allevata dalla matrigna che la sottopone ad angherie e maltrattamenti. Bellissima e perciò ammirata e corteggiata, a 18 anni scappa di casa con un giovane nobile di Montepulciano, che le spalanca le porte del suo castello e la fa sua amante per 9 anni, ma non la sposa, nemmeno quando nasce un figlio.

    Il giovanotto muore assassinato e si dice sia stato un cagnolino ad aiutare Margherita a ritrovarne il cadavere. La famiglia di lui, dopo il funerale, la caccia di casa e così Margherita, da un giorno all’altro si ritrova senza un tetto e senza di che mangiare. Non può parlare di tornare nemmeno a casa sua, da dove è fuggita e dove tutti si vergognano della sua vita peccaminosa (forse arriva a prostituirsi per sbarcare il lunario, e non ci sarebbe di che stupirsi, viste le condizioni e la mancanza di valori.

    Stabilitasi a Cortona, trova casa e lavoro come ostetrica, e qui avviene la metamorfosi: conquistata dall’ideale francescano, si dedica ai malati poveri che visita e cura a domicilio, scoprendo in sé una volontà e un talento che neppure sapeva di possedere. Raduna attorno a sé un gruppo di volontarie e con loro organizza una rete fittissima di carità per i bisognosi di aiuto. Riesce a coinvolgere nel suo progetto caritativo le famiglie nobili della zona, che le mettono a disposizione somme ingenti con le quali nel 1278 apre il primo ospedale per i poveri di Cortona.

    L’assistenza è garantita dalla confraternita delle Poverelle e dai Mantellati da lei fondata e per la quale ha scritto gli Statuti di impronta francescana ed alla quale offre la testimonianza di una vita tutta votata ai più deboli. Scende anche in piazza, se necessario, per pacificare gli animi e per rasserenare il turbolento clima politico del tempo, ma soprattutto si dedica a un’intensa preghiera e penitenza, che la portano alle più alte vette della mistica, nella Rocca sopra Cortona, dove ha ricavato una piccola cella in cui vive gli ultimi anni in meditazione e solitudine. Qui l’ex concubina muore il 22-2-1297 a 50 anni. È proclamata santa solo nel 1728 diventa così una gloria dell’Ordine Francescano e la patrona di Cortona, che da sette secoli custodisce il suo corpo incorrotto.

     

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